Caos centrodestra, contatti Fdi-Fi: “Lunedì incontro tra Meloni e Berlusconi”. Ronzulli: “Il mio caso non esiste, uniti al Colle” la diretta
Settimana decisiva per la formazione del nuovo esecutivo: dopo le scintille Meloni-Berlusconi, in serata voci di tregua. La senatrice azzurra: “La coalizione andrà unita al Colle, il mio caso non è mai esistito e comunque non esiste più”.
Aggiornato: 12:21
I fatti più importanti
- Ronzulli: “Centrodestra unito al Colle, il mio caso non esiste”
- Calenda: "Non saremo la stampella della destra se Berlusconi rompe"
- Governo, lunedì incontro Meloni-Berlusconi nella sede di FdI - IL PUNTO
- Orlando: "Disegno della destra non è folklore, è pericoloso"
- Giorgia Meloni: "Sarà un percorso a ostacoli, ma non ci arrendiamo"
- Mirabelli (Pd): "Grave che i figli di Berlusconi trattino. Con Meloni parlano di Mediaset?"
- Sisto (Fi): "B. e Meloni? Tra amici mandarsi a quel paese è un must..."
- Richetti: "Noi esclusi da vicepresidenza Camere, denunceremo a Mattarella"
- Ghetto di Roma, Meloni: "Rastrellamento vile e disumano"
- Verso il nuovo governo: da Crosetto a Salvini, ecco tutti i nomi
- Crosetto (Fdi): "Nessuno vuole fare un governo senza Forza Italia"
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12:33
Sisto (Fi): “B. e Meloni? Tra amici mandarsi a quel paese è un must…”
“Il mancato voto di Forza Italia per l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato è stato un gesto di affetto e protezione nei confronti di Silvio Berlusconi che lamentava di non essere stato trattato bene nelle trattative per la formazione del governo Meloni”. Così il senatore di Fi e sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ospite del Caffè della domenica di Maria Latella su Radio 24. “Fra amici mandarsi a quel paese è un must, episodi così devono accadere per rafforzare la coalizione, la mancanza di sottotitoli legittima altro, una virgola viene scambiata per punto esclamativo”.
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12:31
Ghetto di Roma, Salvini: “Antisemitismo non dev’essere mai tollerato”
“Il rastrellamento del ghetto di Roma sarà sempre una pagina buia e incancellabile della nostra storia. Oltre al nostro ricordo e alla nostra solidarietà alla Comunità ebraica, dobbiamo garantire l’impegno affinché certi orrori non si ripetano. L’antisemitismo non dev’essere mai sottovalutato o – peggio – tollerato”. Così il leader della Lega Matteo Salvini in una nota, ricordando il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943.
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12:29
Richetti: “Noi esclusi da vicepresidenza Camere, denunceremo a Mattarella”
“Quando saremo chiamati per le consultazioni, denunceremo a Mattarella l’atteggiamento di Pd e M5s non rispettoso delle opposizioni, che sono tre. Essere esclusi dagli uffici di presidenza delle Camere è lesivo della rappresentanza plurale delle istituzioni”. Lo annuncia Matteo Richetti, presidente di Azione, a SkyTg24.
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11:04
Rosato (Iv): “Non saremo stampella di nessuno, opposizione costruttiva”
“Non saremo la stampella di nessuno, certo non della destra. Ciò non toglie che voteremo i provvedimenti che condivideremo e cercheremo di migliorare quelli che non condivideremo”. Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un’intervista al Quotidiano Nazionale. “Pensiamo infatti che l’opposizione debba essere utile, e l’utilità non sta nei decibel con cui si urla, ma nei risultati che si ottengono rispondendo alle attese del Paese”.
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10:47
Bonetti (Iv): “Zan? Il Pd non lo usi come una bandierina”
“Le cariche istituzionali non si scelgono in base a criteri ideologici. Spero che il Pd non faccia con Zan quello che fa con le donne, utilizzandole come bandierine o nomi da bruciare”. Lo afferma – in un’intervista a La Stampa – Elena Bonetti, esponente di Italia Viva, rispondendo a una domanda sulla proposta di eleggere Alessandro Zan alla vicepresidenza della Camera. Secondo Bonetti, “alle cittadine e ai cittadini non servono i simboli. La politica di contrapposizione del rosso contro il nero ha fallito in campagna elettorale, suggerirei a Letta di non riproporla”. Parlando del neopresidente della Camera Lorenzo Fontana, che è stato anche suo predecessore come ministro della Famiglia, Bonetti spera “lasci le sue convinzioni fuori dall’istituzione che è chiamato a servire. Se così non dovesse essere, troverà la nostra ferma opposizione”. E aggiunge: “come ministro, Fontana ha sostenuto posizioni ideologiche, identitarie e radicali. Al contrario io ho cercato la concretezza e il dialogo”. Si dice anche molto preoccupata per le sue posizione sui diritti delle persone Lgbtq: “L’omotransfobia lede il rispetto della dignità della persona previsto dalla Costituzione. Chi interpreta un ruolo istituzionale così alto deve rispettare questo principio. Ed è quello che mi aspetto anche dal nuovo presidente”. Voterete i provvedimenti del prossimo esecutivo? “Sì, se utili al Paese. Per esempio, sul reddito di cittadinanza, se vogliono abolirlo, valuteremo quello che propongono. Ovviamente non voteremo mai la fiducia a Meloni“, conclude.
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10:43
Casini: “Partenza da brividi, il governo nascerà debole”
Alla fine, nonostante le tensioni tra Meloni e Berlusconi, “il governo si farà per forza”, ma il rischio è che “risulti troppo debole per affrontare le sfide che ha di fronte”. Lo dice – in un’intervista a La Stampa – il senatore Pierferdinando Casini, aggiungendo che in 40 in Parlando non ha mai visto una “partenza da brividi” di questo tipo. Aggiunge che il neopresidente della Camera Lorenzo Fontana “deve al più presto chiarire la sua posizione sulla guerra tra Russia e Ucraina, non può fare finta di niente”. Parlando dello scontro tra Berlusconi e Meloni, Casini afferma che “il fatto che, senza nemmeno aver ricevuto l’incarico, la premier in pectore già faccia aleggiare la minaccia di un ritorno al voto, perché messa sotto scacco dagli alleati, è un inedito nella storia della Repubblica e dice tutto” e “anche la disputa sulla presenza di ministri tecnici, con i nomi più autorevoli che declinano l’offerta, è il segnale di una complessiva debolezza dell’impianto”. Alle opposizioni, “più impegnate a litigare tra loro che a costruire non dico un’alternativa” ma almeno “una concertazione”, Casini imputa un atteggiamento ridicolo e un grande regalo a Meloni”. Quanto “agli scienziati” che, dall’opposizione, hanno votato La Russa, presto capiremo se lo hanno fatto per “uno scambio, per un piccolo mercato di poltrone” ma “siamo davvero alla carità“.
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10:41
Rampelli: “Per ricucire lo strappo sul piano personale ci vorrà qualche giorno”
“Credo che per ricucire sul piano personale ci vorrà qualche giorno. Su quello politico il problema non esiste”, “Lorenzo Fontana è stato votato da tutta la coalizione. Lo strappo è già stato ricucito”. Così Fabio Rampelli, in un’intervista al Corriere della Sera sull’alleanza tra Meloni e Berlusconi, aggiungendo l’auspicio “che ciascuno mantenga saldo il principio di responsabilità“. “Fratelli d’Italia, come credo tutto il centrodestra, ha vinto le elezioni e vuole un governo di qualità con personalità autorevoli per gli italiani. Spero – afferma – che nessuno voglia fare sgambetti”. Andrete insieme al Colle per le consultazioni? “Mi auguro di sì – risponde – e faremo il governo in tempi rapidi”. Gli viene poi chiesto se La Russa e Fontana sono la scelta giusta. “Erano giuste le scelte dei presidenti Boldrini, Bertinotti, Violante e Nilde Iotti. Ognuna di queste personalità ha rappresentato una parte – osserva Rampelli -, ma una volta elette hanno lodevolmente rappresentato le istituzioni con imparzialità”.