Governo, la diretta – Caro energia, Meloni: “30 miliardi fino a fine 2023”. Ok del governo alla Nadef: il Pil 2022 stimato a +3,7%
Dalla conferenza stampa post Cdm emerge la volontà del governo di investire 9,5 miliardi per il caro energia già dalla prossima settimana, mentre altri 22-23 miliardi sono previsti per il 2023. Giorgetti: "Possibili a fronteggiare i rischi di una possibile recessione. Debito pubblico in calo costante fino al 2025". Sulle deleghe, quella ai servizi al sottosegretario Mantovano
Aggiornato: 11:23
I fatti più importanti
- Meloni: "Delega ai servizi al sottosegretario Mantovano"
- Meloni: "Pronti a migliorare la norma anti-rave. Ma no a critiche pretestuose"
- Piantedosi: "Primo provvedimento sulla nave Humanity. Resti in rada"
- Giorgetti: "Pronti a fronteggiare il rischio recessione"
- Giorgetti: "Previsto un calo del debito fino al 2025"
- Giorgetti: "Nel 2023 circa 23 miliardi di risorse per famiglie e imprese"
- Cdm mette a punto nuova norma sulle trivelle
- Meloni: "30 miliardi per il caro bollette fino alla fine del 2023"
- Governo rivede al rialzo il Pil 2022: +3,7%
- Nadef: deficit programmatico 2022 a 5,6%, 2023 a 4,5%
- Terminato il consiglio dei ministri
- Cdm, per la manovra 21 miliardi interamente a destinati al caro-energia
- Nuovo segretario generale del Cnel: Luigi Fiorentino in pole position
- Energia, in cdm anche emendamento su trivelle a Dl Aiuti ter
- Consiglio dei ministri: all'ordine del giorno Nadef, aggiustamento e dl Ministeri
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21:08
Pichetto: “Dall’estrazione 15 miliardi di metri cubi da sfruttare in 10 anni”
Con l’emendamento sull’estrazione di gas che verrà presentato come emendamento al dl aiuti ter “viene autorizzata l’estrazione da giacimenti nazionali con capacità sopra a 500 milioni mc. Potenzialmente si stima una quantità di 15mld mc sfruttabili nell’arco di 10 anni”. Lo ha detto il ministro dell’ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto al termine del cdm. “Tutto questo deve avvenire al di sotto del 45esimo parallelo con l’unica eccezione che riguarda il ramo Goro del fiume Po”, ha aggiunto.
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21:04
Meloni: “Prezzo del gas scende, ma serve intervento dell’Ue”
“Il prezzo del gas sta scendendo”, ma “non durerà molto se non ci saranno segnali seri e concreti”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm. “L’ultimo consiglio europeo ha fatto registrare passi in avanti”, “il 24 novembre ci sarà un nuovo consiglio dei ministri dell’energia. Speriamo in determinazioni più concrete. Ieri abbiamo acceso molto i riflettori” sulla necessità di “risposte concrete”, ha aggiunto.
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21:00
Giorgetti: “Pronti a fronteggiare il rischio recessione”
“Siamo consapevoli che fare previsioni a lungo termine in questo momento può essere un esercizio di pura accademia e siamo consapevoli e pronti a fronteggiare i rischi di recessione che da più parti a livello globale ed europeo vengono evocate e che ahimé potrebbero toccare anche l’economia italiana”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti al termine del cdm. ci “Ci presentiamo davanti al Parlamento con questo atteggiamento responsabile”, ha aggiunto.
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20:59
Giorgetti: “Previsto un calo del debito fino al 2025”
La Nadef prevede una crescita del Pil dello 0,6% l’anno prossimo “inferiore rispetto a quella che poteva essere la previsione più ottimistica”. Il deficit si attesterà “al 4,5% rispetto al tendenziale del 3,4% creando spazio per fare un intervento che riteniamo doveroso per famiglie e imprese che ammonta a circa 23 miliardi per l’energia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, dopo l’approvazione della Nadef. Il deficit scenderà fino al 3% nel 2025. Il governo prevede anche “un discesa del debito costante fino a 141,2% nel 2025”, ha aggiunto.
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20:58
Giorgetti: “Nel 2023 circa 23 miliardi di risorse per famiglie e imprese”
La previsione di indebitamento netto al 4,5%, aggiornato dal governo e “in aumento rispetto a quello previsto e rispetto al tendenziale previsto al 3,4%, crea spazio per fare quello che riteniamo un intervento doveroso nei confronti di famiglie e imprese, che ammonta a circa 23 miliardi di euro per quanto riguarda l’energia”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa che segue il via libera alla Nadef da parte del Cdm.
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20:57
Meloni: “Prezzi calmierati per le aziende energivore”
“Configureremo un’altra misura sul tema dell’energia come emendamento all’attuale decreto aiuti in conversione”: riguarda “la possibilità di liberare alcune estrazione di gas italiano facilitando le concessioni in essere e immaginandone nuove. Chiederemo ai concessionari che dovessero aderire di mettere a disposizione, in cambio, da gennaio gas tra 1 miliardo e 2 miliardi di metri cubi da destinare ad aziende energivore a prezzi calmierati”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm. “Un prezzo per mettere in sicurezza le aziende più gasivore”, ha aggiunto.
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20:55
Giorgetti: “L’obiettivo è mitigare gli effetti del caro energia”
Nella Nadef “l’obiettivo è di mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese e su cui si concentra larga parte degli interventi con approccio prudente, realistico e sostenibile”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti al termine del Cdm.
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20:49
Cdm mette a punto nuova norma sulle trivelle
Il Cdm ha dato il via libera alla norma sulle nuove concessioni per aumentare l’estrazione di gas. Sarà inserita, sotto forma di emendamento, nel decreto aiuti ter all’esame del Parlamento.
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20:43
Meloni: “30 miliardi per il caro bollette fino alla fine del 2023”
“Già dalla prossima settimana vogliamo dedicare 9,5 miliardi di euro per affrontare il caro energia. Nel 2023 saranno 22 miliardi”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.
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20:21
Governo rivede al rialzo il Pil 2022: +3,7%
La crescita del Pil per il 2022 è prevista al 3,7%, al rialzo rispetto al 3,3% ipotizzato nello scenario tendenziale dall’esecutivo Draghi. E’ quanto si legge, come riportano fonti di governo, nella Nadef approvata dal Consiglio dei ministri. Per il 2023 invece è previsto un +0,6%, lo stesso della precedente versione del documento.