Ucraina, la diretta – Cremlino: “Aperti a trattative, ma Kiev le vieta per legge”. Ucraina nazionalizza aziende strategiche

Il portavoce del Cremlino Peskov segnala la disponibilità della Russia ai negoziati, ma ribadisce la contrarietà di Kiev. Il ministero della Difesa ucraino riferisce dei piani di Mosca per acquisire missili balistici dall’Iran e inviarli in Crimea e nei porti russi sul Mar Caspio

Aggiornato: 09:58

  • 18:44

    Ankara su accordo grano: “Proporremo estensione di un anno”

    La Turchia proporrà l’estensione di un anno dell’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar, in un’intervista alla Cnn Turk. “Offriremo di estendere l’accordo per un altro anno”, ha affermato Akar in vista della scadenza dell’intesa, fissata al 19 novembre. 

  • 18:43

    Energoatom: “Problemi seri per centrale se esplode diga di Kakhovka”

    L’eventuale esplosione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka potrebbe avere serie ripercussioni per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riferisce l’agenzia ucraina per la gestione del nucleare Energoatom, come riportano i media ucraini. Energoatom, che sta conducendo uno studio sulle possibili conseguenze di un’esplosione della diga, ha spiegato che eventuali danni potrebbero portare a un calo irreversibile del livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovsky che fornisce acqua di raffreddamento alla centrale di Zaporizhzhia.  

  • 16:58

    Putin: “80 mila mobilitati in Ucraina”

    Circa 80mila cittadini russi mobilitati sono nella zona dell’’operazione speciale’ in Ucraina, e 50mila di questi stanno prendendo parte alle ostilità. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con il governatore della regione di Tver Igor Rudenya, come riporta Interfax. “Ora abbiamo circa 50mila unità da combattimento. Il resto non sta ancora prendendo parte alle ostilità. Ma ce ne sono fino a 80mila nella zona. Il resto è tutti nei campi di addestramento”, ha spiegato Putin.  

  • 16:57

    Widodo: “Non credo che Putin sarà al prossimo G20”

    Il presidente indonesiano Joko Widodo ha ammesso oggi per la prima volta che il presidente russo Vladimir Putin potrebbe non recarsi la prossima settimana a Bali per il G20. Parlando con il “Financial Times”, Widodo ha detto di avere “la forte impressione” che Putin non sarà al summit dei leader del gruppo. In un briefing con i giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto oggi che entro la settimana sarà annunciata la decisione di Putin sulla sua partecipazione al G20. Nei giorni scorsi il presidente indonesiano aveva parlato sia con il leader russo che con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha condizionato la sua partecipazione al summit all’assenza di Putin.

  • 16:56

    Kiev, “negozieremo con il prossimo leader russo”

    “L’Ucraina non ha mai rifiutato di negoziare”. Lo ha ribadito Mykahilo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sostenuto che la Russia rimane “aperta” a negoziati con l’Ucraina, denunciando che l’ostacolo all’avvio delle trattative è il rifiuto di Kiev a sedersi al tavolo. “La nostra posizione” in merito ai negoziati è “nota”, ha ribadito Podolyak, sottolineando che prima le truppe russe devono ritirarsi dall’Ucraina e “poi viene tutto il resto”. “Putin è pronto? Ovviamente no – ha aggiunto – Pertanto siamo costruttivi nella nostra valutazione: parleremo con il prossimo leader della Federazione Russa”.

  • 16:24

    Media: “Propaganda russa si prepara a giustificare il ritiro da Kherson”

    I vertici russi stanno approntando manuali propagandistici per preparare l’opinione pubblico al ritiro da Kherson. Lo scrive il sito indipendente Meduza, citando fonti vicine al Cremlino. Le fonti ritengono il ritiro uno scenario “indesiderabile” ma “probabile” se vi sarà una forte avanzata ucraina. La decisione finale, che non è stata ancora presa, spetterà al presidente russo Vladimir Putin. Secondo un primo manuale, la propaganda dovrà sostenere che l’Ucraina è pronta a tutto per riconquistare Kherson, senza tener conto delle vite umane, e impegnerà “decine di migliaia di soldati” nell’impresa. I russi vogliono invece “preservare le vite di civili e soldati”. Secondo questa narrativa, gli ucraini vogliono trasformare Kherson “in una trappola” per i russi. In particolare Kiev viene accusata di voler far esplodere la diga di Kakhova: in questo caso gli insediamenti civili verrebbero allagati, i militari russi si troverebbero circondati e “non sarebbero in grado di combattere, verrebbero semplicemente spazzati via”. L’altro manuale invita i propagandisti a “fare attenzione” al recente discorso dello storico e diplomatico Anatoly Torkunov, membro del Consiglio Scientifico del Consiglio di sicurezza russo, il quale ha ricordato come la ritirata di Pietro il grande a Poltava fu “il punto di svolta” che permise poi la vittoria russa nella storica battaglia del 1709. L’articolo di Meduza arriva mentre la forze filorusse hanno annunciato oggi che oggi è partita l’ultima imbarcazione per portare i civili di Kherson sulla riva sinistra del fiume Dnipro nell’ambito dell’evacuazione organizzata da Mosca. Molti abitanti hanno deciso di restare e aspettare le forze ucraine. In precedenza è stata Kiev ad accusare Mosca di voler far esplodere la diga di Kakhova. 

  • 15:40

    Kiev nazionalizza aziende strategiche per ‘necessità militari’

    Lo Stato ucraino prenderà il controllo di diverse aziende “d’importanza strategica”, tra cui il produttore di idrocarburi Ukrnafta e il costruttore aeronautico Motor Sich, per aiutare gli sforzi bellici nel contrastare l’invasione russa. Lo ha annunciato il governo di Kiev. “E’ stato deciso di espropriare i beni di società di importanza strategica per farle entrare nella proprietà dello Stato”, ha dichiarato in una conferenza stampa il segretario del Consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov.  

  • 15:37

    Ucraina, “blackout di emergenza per altre due settimane”

    I blackout di emergenza in Ucraina continueranno per altre due settimane. Lo riferisce il direttore esecutivo della società Dtek, Dmytro Sakharuk, citato da Unian, secondo cui c’è una grande carenza di elettricità nelle regioni centrali e settentrionali del Paese. Sakharuk ha spiegato che i tecnici saranno in grado di riparare il sistema elettrico nel prossimo futuro, se non ci saranno altri bombardamenti. I russi hanno iniziato a bombardare le infrastrutture energetiche dell’Ucraina il 10 ottobre e il governo ucraino ha esortato la popolazione a consumare l’elettricità con parsimonia, oltre ad attuare interruzioni programmate di corrente elettrica. Secondo le stime, citate dai media ucraini, il 40% delle infrastrutture energetiche è distrutto o danneggiato. 

  • 13:59

    Filorussi: completata evacuazione da Kherson

    L’ultima nave di civili ha lasciato la città di Kherson per approdare sulla riva sinistra del Dnepr. Lo ha annunciato su Telegram, Kirill Srtemousov, vice-governatore dell’amministrazione filorussa della regione, come riporta Tass. Srtemousov ha dichiarato conclusa l’evacuazione organizzata dei residenti, che ora potranno lasciare Kherson solo con mezzi propri.

  • 13:08

    Helsinki: “Nessuna arma nucleare in Finlandia dopo l’ingresso nella Nato”

    La Finlandia non ha intenzione di ospitare armi nucleari sul suo territorio una volta entrata nella Nato e non ci sono segnali che qualcuno le offra alla Finlandia: lo ha detto il presidente del Paese, Sauli Niinistö, durante il suo discorso di apertura del corso di difesa nazionale. Lo riporta l’emittente radiotelevisiva nazionale Yle. Tuttavia, Niinistö ha sottolineato che le armi nucleari sono una parte essenziale della deterrenza della Nato, ma solo come mezzo di prevenzione. Una guerra nucleare non può essere vinta e non dovrebbe mai aver luogo, ha sottolineato.