Ucraina, la diretta – Mosca: “Contatti con Washington, siamo aperti al dialogo”. Usa: “Parliamo con la Russia per evitare catastrofe nucleare”

Il ministero degli Esteri russo spiega che i contatti tra il Cremlino e gli Usa non si sono interrotti. Bombe nel Donetsk e a Nikopol. Zelensky vuole estendere mobilitazione e legge marziale. La Turchia critica Svezia e Finlandia per "non aver fatto abbastanza" per entrare nella Nato. Stoccolma: "Manterremo le promesse fatte ad Ankara"

Aggiornato: 13:27

  • 14:53

    Kiev: “Trattiamo se Mosca lascia tutti i territori occupati”

    Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, ha ribadito che l’Ucraina negozierà con la Russia soltanto quando questa avrà ritirato le sue truppe da tutti i territori ucraini, compresi quelli occupati nel 2014. In un’intervista a Radio Svoboda ripresa dal Guardian, Podolyak ha sottolineato che l’Ucraina sta vincendo e quindi sedersi ad un tavolo per negoziare in questo momento non avrebbe senso. “Nessuno sta forzando l’Ucraina a intraprendere un negoziato infruttuoso o nell’accettare ultimatum della Russia”, ha spiegato. Quindi ha aggiunto che Mosca ha offerto a Kiev soltanto ultimatum e che l’Ucraina è convinta che qualsiasi tregua creata in seguito a tali ultimatum finisca per risultare comunque temporanea.  

  • 14:40

    Sullivan: “Parliamo con Mosca per evitare catastrofe nucleare”

    Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha ribadito che la Casa Bianca tiene aperte le linee di comunicazione con Mosca per scongiurare la possibilità di una catastrofe nucleare. “Lo abbiamo fatto quando è stato necessario chiarire potenziali malintesi e cercare di ridurre i rischi e ridurre la possibilità di catastrofi come il potenziale uso di armi nucleari”, ha detto ieri Sullivan in un evento all’Economic Club di New York dopo l’esclusiva del Wall Street Journal che aveva rivelato di colloqui tra il funzionario della Casa Bianca e i consiglieri per la sicurezza di Vladimir Putin. 

  • 13:37

    Zelensky vuole estendere mobilitazione e legge marziale

    Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha depositato in Parlamento le proposte di legge per l’approvazione dei suoi decreti di estensione della legge marziale e della mobilitazione generale in Ucraina. Lo riferisce Ukrinform. Il testo e i documenti di supporto non sono ancora stati resi pubblici. Il 15 agosto, la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) aveva esteso esteso la legge marziale e la mobilitazione in Ucraina per 90 giorni, fino al 21 novembre. 

  • 12:59

    Sondaggio, “in Russia calano le persone favorevoli alla guerra”

    È in calo in Russia il numero delle persone favorevoli al proseguimento dell’operazione militare speciale, indica un sondaggio indipendente di Russian Field and Chronichles di cui dà notizia Meduza. Al suo picco a marzo-aprile, il sostegno per la guerra ha iniziato a scemare gradualmente alla fine dell’estate. Si è quindi passati da una percentuale di favorevoli alla guerra del 25 per cento al 16. Coloro che si dicono favorevoli alla pace sono passati dal 23 al 27 per cento. La maggioranza dei russi dice invece di avere fiducia nella leadership, che sosterrebbe sia in caso di una nuova offensiva che di cessazione delle ostilità. I più critici della guerra sono le donne, i giovani e le persone con redditi bassi. I sondaggi condotti dai centri di ricerca affiliati al governo, ma anche da Levada, che è indipendente, hanno sempre indicato un sostegno per la guerra oscilla fra il 70 e l’80 per cento. 

  • 12:31

    Russia: “Non ci sono le condizioni per la ripresa dei negoziati con Kiev”

    La Russia non pone condizioni per la ripresa dei negoziati con l’Ucraina, ma serve solo la buona volontà di Kiev. Lo ha affermato Andrei Rudenko, viceministro degli Esteri della Federazione russa, come riporta Interfax. “L’Ucraina ha adottato una legge che le proibisce di tenere colloqui di pace con la Russia. Questa è la loro scelta, abbiamo sempre dichiarato la nostra disponibilità a tali negoziati, che sono stati interrotti non per colpa nostra”, ha detto Rudenko, aggiungendo che “da parte nostra non ci sono condizioni, tranne quella principale: che l’Ucraina mostri buona volontà”

  • 12:30

    Viceministro russo: “Non stiamo trattando con gli Usa”

    Russia e Stati Uniti non stanno effettuando negoziati sull’Ucraina: lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, rispondendo a una domanda della Tass. “No, non lo facciamo”, ha detto Rudenko secondo l’agenzia di stampa statale russa.

  • 12:29

    Russia: “Non poniamo condizioni preliminari alle trattative con Kiev”

    La Russia “non pone condizioni preliminari” all’apertura di trattative con l’Ucraina, “tranne che Kiev dimostri buona volontà”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Andrey Rudenko, citato dall’agenzia Interfax.

  • 12:27

    Filorussi: “Nei prossimi giorni a Kherson ci sarà una risoluzione degli eventi”

    Il governatore filorusso Kyrylo Stremousov ha annunciato che a Kherson nei prossimi giorni “si aspettano una risoluzione degli eventi”. Secondo Stremousov ci sarebbe una tregua al fronte e ha ammesso che ‘non tutto è così semplicè. Lo riferiscono i media ucraini.

  • 11:36

    Zelensky parteciperà al G20 da remoto

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà al G20 “molto probabilmente in modalità online”. Lo afferma l’addetto stampa presidenziale Sergei Nikiforov, come riporta Ukrainska Pravda. “In qualche modo Vladimir Zelensky prenderà parte al vertice del G20. Non posso dire di più”, ha detto Nikiforov.

  • 10:59

    Kiev: “L’integrità territoriale ucraina è la condizione principale per riavviare il dialogo con Mosca”

    La “condizione principale” per la ripresa dei negoziati con la Russia è il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina: lo scrive su Twitter il segretario del Consiglio di sicurezza e di difesa ucraino, Oleksii Danilov, sottolineando che Kiev ha anche bisogno della “garanzia” di armamenti moderni. “Russia, negoziati. La principale condizione del Presidente dell’Ucraina è il ripristino dell’integrità territoriale. Garanzia: difesa aerea moderna, aerei, carri armati e missili a lungo raggio. Strategia: passi proattivi, i missili russi devono essere distrutti prima del lancio in aria, a terra e in mare”, scrive Danilov.