Ucraina, la diretta – Papa: “Ceceni e buriati parte più brutale delle truppe russe”. Zakharova: “Non è russofobia, è perversione”
Il maggior numero di rifugiati registrato in Polonia, Germania e Repubblica Ceca. L'amministrazione russa di Energodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, smentisce le notizie secondo cui le forze di Mosca avrebbero lasciato l'impianto. Cremlino: "Favorevoli a mediazione Vaticano, ma Kiev no"
Aggiornato: 16:41
I fatti più importanti
- Allarme aereo in tre regioni dell'Ucraina
- Mykolaiv senza acqua potabile
- Portavoce ministero Esteri Russia: "Parole del Papa su ceceni e buriati? Perversione"
- Stoltenberg: "Putin vuole usare l'inverno come arma"
- Usa: "Il rinvio dei colloqui sul nucleare è una decisione unilaterale di Mosca"
- Mosca: "Rinviati i colloqui con gli Usa sul disarmo nucleare"
- Ambasciatrice Usa a Nato: "Improbabile un negoziato Mosca-Kiev"
- Kiev, 40% della popolazione senza corrente
- Cremlino: "Favorevoli a mediazione Vaticano, ma Kiev no"
- Gb: "Kherson ancora vulnerabile, resta nel raggio dei russi"
- Onu: "4,7 milioni di rifugiati ucraini chiedono protezione in Europa"
- Zaporizhzhia, russi: "Falso, non ce ne andiamo dalla centrale"
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11:00
Cremlino: “Favorevoli a mediazione Vaticano, ma Kiev no”
Il Cremlino “accoglie con favore” l’offerta di mediazione del Vaticano, ma è l’Ucraina che non è favorevole. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Sappiamo – ha detto Peskov, citato dall’agenzia Interfax, rispondendo a una domanda sull’offerta di mediazione del Vaticano – che un certo numero di statisti e Paesi stranieri si dichiarano pronti a fornire il loro aiuto e, naturalmente, accogliamo con favore tale volontà politica. Ma nella situazione che abbiamo ora de facto e de jure da parte dell’Ucraina, tali interventi non possono essere richiesti”.
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10:22
Gb: “Kherson ancora vulnerabile, resta nel raggio dei russi”
Kherson è ancora vulnerabile perché la città rimane nel raggio dell’artiglieria russa. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo rapporto quotidiano su Twitter a proposito della città ucraina recentemente liberata. “La città è vulnerabile – spiega il ministero della Difesa di Londra – perché rimane nel raggio della maggior parte dei sistemi di artiglieria russi, che ora stanno sparando dalla sponda orientale del fiume Dnipro, da dietro le linee difensive recentemente rafforzate. Una parte significativa dei danni compiuti sulla città è stata probabilmente causata dall’uso da parte della Russia di sistemi di missili tipo BM-21 Grad”. L’esercito britannico sottolinea che Kherson continua a essere bombardata quotidianamente dall’artiglieria russa: 10 persone sono morte in città solo il 24 novembre. Dopo la liberazione, il 21 novembre, il ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, ha invitato gli abitanti a evacuare la città per l’inverno. Secondo le autorità, 15 persone sono morte a Kherson dal 20 al 25 novembre a causa dei bombardamenti russi.
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10:21
Sindaco Kiev: “Possibile evacuazione parziale”
Le autorità di Kiev “non escludono lo scenario peggiore” a causa degli attacchi russi alle infrastrutture del paese e considerano la possibilità di un’evacuazione parziale della capitale nel caso proseguissero le interruzioni dei rifornimenti di acqua e corrente elettrica. “Non escludo lo scenario peggiore. Non ci sarà un’evacuazione totale, forse una parziale, però non verrebbe definita tale. Sarebbe un ricollocamento temporaneo di alcuni gruppi nelle periferie e altri luoghi dove i servizi sono disponibili”, ha dichiarato il sindaco Vitaly Klitschko in un’intervista RBK-Ukraine. Klitschko ha quindi esortato i residenti a “considerare diversi scenari e a tenersi pronti”, visto che – “in base alle informazioni dell’esercito il nemico pianifica attacchi insidiosi contro le infrastrutture per intimidire gli ucraini imponendo loro buio e freddo”. “Sarebbe un errore se non ci preparassimo per diversi scenari. Se un anno fa, in questo periodo, qualcuno avesse parlato di ciò che sarebbe successo in futuro, le uccisioni, la guerra, le violazioni e il genocidio, non sarebbe stato descritto come una persona sana di mente. Oggi si tratta della terribile e dura realtà”. Klitschko ha quindi chiesto alla popolazione di rifornirsi di acqua potabile, cibo, vestiti invernali, telefoni e computer.
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10:19
Onu: “4,7 milioni di rifugiati ucraini chiedono protezione in Europa”
Oltre 4,75 milioni di rifugiati ucraini si sono già registrati per la Protezione Temporanea o per simili programmi di protezione nazionale in Europa: lo ha reso noto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), come riporta Ukrinform. Secondo l’Unhcr, il numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina, registrati per la Protezione Temporanea o per analoghi programmi di protezione in Europa, ha raggiunto quota 4.751.065. Nell’Unione europea, il maggior numero di rifugiati è stato registrato in Polonia, Germania e Repubblica Ceca.
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10:19
Zaporizhzhia, russi: “Falso, non ce ne andiamo dalla centrale”
La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia rimane sotto il controllo russo: lo ha reso noto l’amministrazione russa della città occupata di Energodar, che ospita l’impianto, come riporta il Guardian. L’annuncio segue le dichiarazioni di ieri del presidente della compagnia nucleare ucraina Energoatom, Petro Kotin, alla tv nazionale secondo cui ci sono segnali che le forze di Mosca potrebbero prepararsi a lasciare l’impianto occupato. “Nelle ultime settimane stiamo effettivamente ricevendo informazioni secondo cui sono apparsi segnali che indicano che forse si stanno preparando a lasciare (la centrale). Si ha l’impressione che stiano facendo le valigie e rubando tutto quello che possono”, aveva detto Kotin. “I media stanno attivamente diffondendo (notizie) false secondo cui la Russia starebbe pianificando di ritirarsi da Energodar e lasciare (la centrale nucleare) – ha risposto oggi l’amministrazione russa della città -. Queste informazioni non sono vere”. “Nelle ultime settimane stiamo effettivamente ricevendo informazioni secondo cui sono apparsi segnali che indicano che forse si stanno preparando a lasciare (la centrale). Si ha l’impressione che stiano facendo le valigie e rubando tutto quello che possono”, aveva detto Kotin. “I media stanno attivamente diffondendo (notizie) false secondo cui la Russia starebbe pianificando di ritirarsi da Energodar e lasciare (la centrale nucleare) – ha risposto oggi l’amministrazione russa della città -. Queste informazioni non sono vere”.