Von der Leyen: “120mila morti ucraine”. Poi l’Ue sostituisce il video: “Stime inesatte”. Mosca: “Nel 2023 potenzieremo le infrastrutture per le armi atomiche” – La diretta
Bombe russe nel Donetsk: almeno 5 civili uccisi. Zelensky: "Mosca sta pianificando qualcosa a sud, ma resistiamo". Il Cremlino minaccia gli usa di non dialogare sul trattato Start (armi nucleari) se continueranno gli aiuti militari a Kiev
Aggiornato: 11:23
I fatti più importanti
- Medvedev: "Sciogliere la Nato in quanto organizzazione criminale"
- Usa: "Sosteniamo l'istituzione di un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina"
- Bomba carta contro l'ambasciata ucraina a Madrid: 1 dipendente ferito
- Mosca: "Nel 2023 potenzieremo le infrastrutture per le armi atomiche"
- Portavoce Ue: "120mila ucraini morti? Abbiamo fatto un errore sulle stime"
- VIDEO - Von der Leyen: "100mila morti ucraine". Ma poi sostituisce il video ed elimina la parte sulle vittime
- Jet giapponesi e coreani in volo durante i pattugliamenti Russia-Cina
- Aerei stranieri hanno seguito i jet russi e cinesi per un tratto delle esercitazioni
- Caccia russi e cinesi sono entrati nella zona di difesa aerea della Corea del Sud
- Pattugliamenti arei congiunti di Russia e Cina
- Von der Leyen: "Oltre 100mila militari e 20mila civili ucraini uccisi da inizio guerra"
- Von der Leyen: "Creeremo tribunale per i crimini di guerra russi"
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10:39
Caccia russi e cinesi sono entrati nella zona di difesa aerea della Corea del Sud
Le forze militari sudcoreane hanno annunciato di aver fatto decollare alcuni caccia dopo l’ingresso nella zona di difesa aerea del paese di due caccia cinesi e sei russi. Gli H-6 cinesi sono ripetutamente entrati ed usciti dalla zona di identificazione e difesa aerea al largo delle coste meridionale e nordorientale a partire dalle 5.50 circa ora locale di questa mattina, hanno reso noto gli Stati maggiori riuniti sudcoreani. Diverse ore più tardi sono quindi rientrati nella zona provenienti dal Mar del Giappone, accompagnati da caccia russi, Tu-95 e Su-35. I velivoli non hanno violato lo spazio aereo sudcoreano, è stato precisato.
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10:25
Pattugliamenti arei congiunti di Russia e Cina
Bombardieri strategici russi Tu-95MS e cinesi H-6K hanno condotto operazioni congiunte di pattugliamento sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale durate otto ore, per atterrare poi ciascuno per la prima volta presso aeroporti dell’altro Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, sottolineando che si è trattato di un’operazione prevista da accordi relativi alla cooperazione bilaterale e che non era diretta contro Paesi terzi.
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10:24
I russi nominano un nuovo direttore della centrale di Zaporizhzhia
Yury Chernichuk, un ex ingegnere capo dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, è stato nominato nuovo direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia dalle autorità russe che controllano l’impianto, situato nella cittadina di Energodar. Lo ha annunciato Renat Karchaa, consigliere di Rosenergoatom, l’agenzia di Mosca che gestisce le centrali nucleari. “Non ci sono segnali di un nostro ritiro dalla centrale di Zaporizhzhia o da Energodar”, ha affermato Karchaa in un’intervista alla televisione Rossiya 24 ripresa dall’agenzia Interfax.
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10:08
Russia a Usa: “Basta armi a Kiev o non discuteremo su Start”
La Russia non discuterà il nuovo trattato Start con gli Stati Uniti finché Washington continuerà ad armare l’Ucraina. Lo ha detto alla radio Sputnik la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Il trattato Start riguarda la limitazione degli arsenali di armi di distruzione di massa, come le armi nucleari.
“Gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare più armi nella regione del conflitto in cui è stata coinvolta la Russia – ha affermato la diplomatica russa – Quindi, continueranno a fornire tutte quelle armi e sproneranno il regime di Kiev a commettere più spargimento di sangue, allocando allo stesso tempo fondi per attività estremiste condotte sotto l’autorità di individui (dell’ufficio presidenziale ucraino) che sono ben lungi dall’essere persone razionali, mentre noi ci sediamo per discutere con loro questioni di sicurezza reciproca, comprese quelle che sono nei loro interessi?” . -
10:05
Bombe russe nel Donetsk: 5 civili uccisi
Cinque civili sono stati uccisi e altri 15 sono rimasti feriti nei bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko su Telegram, come riporta Ukrinform.
“Il 28 novembre 2022, i russi hanno ucciso cinque civili nella regione di Donetsk: due a Bakhmut, due a Drobysheve e uno a Lyman. Altre quindici persone sono rimaste ferite”, ha scritto Kyrylenko sottolineando che è ora impossibile avere il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha. -
10:04
Zelensky: “Russi preparano qualcosa nel sud”
“Nonostante le enormi perdite russe, gli occupanti stanno ancora cercando di avanzare nella regione di Donetsk, prendere piede nella zona di Luhansk, spostarsi verso Kharkiv. Stanno pianificando qualcosa nel sud“. A scriverlo, a tarda notte su Telegram è stato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Ma stiamo resistendo – ha aggiunto – e, cosa più importante, non permettiamo al nemico di realizzare le sue intenzioni”.
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09:53
Von der Leyen: “Oltre 100mila militari e 20mila civili ucraini uccisi da inizio guerra”
Sono “oltre 100mila” i militari ucraini uccisi dall’inizio dell’operazione russa in Ucraina, il 24 febbraio. Lo afferma in un video postato sul suo account Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, aggiungendo che i civili uccisi sono 20mila.
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09:52
Von der Leyen: “Creeremo tribunale per i crimini di guerra russi”
“La Russia deve pagare per i suoi crimini orribili. Collaboreremo con la Corte penale internazionale e contribuiremo alla creazione di un tribunale specializzato per giudicare i crimini della Russia. Con i nostri partner, ci assicureremo che la Russia paghi per la devastazione che ha causato, con i fondi congelati degli oligarchi e i beni della sua banca centrale”. E’ quanto annuncia in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. L’esecutivo europeo, nelle prossime ore, invierà ai Paesi membri una proposta ad hoc per permettere che le responsabilità della Russia possano essere giudicate davanti a una Corte.
“Proporremo di istituire una Corte speciale sotto l’egida dell’Onu per indagare e porre a giudizio il crimine d’aggressione della Russia. Stiamo lavorando per avere il più ampio consenso per questa iniziativa”, ha spiegato von der Leyen in un video che ha fatto seguito all’annuncio, sui canali social, della creazione di un tribunale speciale sui crimini russi.