Von der Leyen: “120mila morti ucraine”. Poi l’Ue sostituisce il video: “Stime inesatte”. Mosca: “Nel 2023 potenzieremo le infrastrutture per le armi atomiche” – La diretta
Bombe russe nel Donetsk: almeno 5 civili uccisi. Zelensky: "Mosca sta pianificando qualcosa a sud, ma resistiamo". Il Cremlino minaccia gli usa di non dialogare sul trattato Start (armi nucleari) se continueranno gli aiuti militari a Kiev
Aggiornato: 11:23
I fatti più importanti
- Medvedev: "Sciogliere la Nato in quanto organizzazione criminale"
- Usa: "Sosteniamo l'istituzione di un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina"
- Bomba carta contro l'ambasciata ucraina a Madrid: 1 dipendente ferito
- Mosca: "Nel 2023 potenzieremo le infrastrutture per le armi atomiche"
- Portavoce Ue: "120mila ucraini morti? Abbiamo fatto un errore sulle stime"
- VIDEO - Von der Leyen: "100mila morti ucraine". Ma poi sostituisce il video ed elimina la parte sulle vittime
- Jet giapponesi e coreani in volo durante i pattugliamenti Russia-Cina
- Aerei stranieri hanno seguito i jet russi e cinesi per un tratto delle esercitazioni
- Caccia russi e cinesi sono entrati nella zona di difesa aerea della Corea del Sud
- Pattugliamenti arei congiunti di Russia e Cina
- Von der Leyen: "Oltre 100mila militari e 20mila civili ucraini uccisi da inizio guerra"
- Von der Leyen: "Creeremo tribunale per i crimini di guerra russi"
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In Evidenza11:47
VIDEO – Von der Leyen: “100mila morti ucraine”. Ma poi sostituisce il video ed elimina la parte sulle vittime
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18:29
Medvedev: “Sciogliere la Nato in quanto organizzazione criminale”
La Nato deve “pentirsi davanti all’umanità ed essere sciolta come organizzazione criminale”. Lo scrive sul suo canale Telegram l’ex presidente russo Dmitry Medvedev. L’ex presidente, attualmente vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, ha aggiunto che se l’Alleanza atlantica fornirà i sistemi di difesa Patriot all’Ucraina, essi diventeranno un obiettivo dei bombardamenti russi. “Spero che gli impotenti atlantici lo capiscano”, ha concluso.
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17:34
Usa: “Sosteniamo l’istituzione di un tribunale speciale per i crimini russi in Ucraina”
Gli Stati Uniti sostengono l’idea proposta dall’Ue di istituire un tribunale ad hoc per giudicare i crimini commessi dalla Russia in Ucraina. “Sosteniamo l’idea di uno sforzo internazionale per mettere Mosca di fronte alle sue responsabilità”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa.
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17:31
Usa: “Missili a lungo raggio a Kiev? Non vogliamo escalation della guerra”
Gli Stati Uniti non hanno inviato missili a lungo a raggio a Kiev perchè non vogliono “vedere un’escalation nella guerra in Ucraina perchè sarebbe un male per gli ucraini, per la regione e per la nostra sicurezza nazionale”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa.
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16:24
Lavrov: “Evitare lo scontro armato tra potenze nucleari”
“Qualsiasi scontro militare fra Paesi con arsenali nucleari deve essere evitato, anche con armi convenzionali. L’escalation può diventare incontrollabile”, ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un discorso pronunciato alla conferenza “dialoghi per il futuro”, a Mosca. “Noi continueremo a difendere la sicurezza e la stabilità globali”, ha aggiunto, denunciando che “siamo nel momento più difficile della storia del mondo, non lo nascondiamo ma non ne abbiamo neanche paura”.
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15:32
Mosca: “Ci saranno risposte adeguate se verranno confiscati beni russi in Ue”
Mosca adotterà misure “adeguate” in risposta all’eventuale decisione della Ue di confiscare capitali russi. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, dopo che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva accennato alla possibilità di confiscare beni russi bloccati in Europa per pagare i danni in Ucraina. “Avvertiamo ancora una volta – ha detto la Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti – che se si arriverà a una vera confisca di proprietà di cittadini russi, imprese o riserve di Stato del nostro Paese, allora misure adeguate seguiranno inevitabilmente da parte russa”.
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15:30
Bomba carta contro l’ambasciata ucraina a Madrid: 1 dipendente ferito
Un impiegato dell’ambasciata ucraina a Madrid è rimasto ferito dopo aver manipolato un pacchetto risultato essere una probabile bomba-carta: lo hanno affermato fonti della polizia spagnola alle agenzie Efe e Afp. La persona coinvolta nell’episodio ha ricevuto assistenza sanitaria, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
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14:08
Blackout parziale nella regione russa di Kursk dopo i raid ucraini
Due distretti della regione russa di Kursk, vicino al confine con l’Ucraina, sono rimaste parzialmente senza energia elettrica ieri a causa di un bombardamento delle truppe di Kiev. Lo ha detto il governatore della regione, Roman Starovoit, citato dall’agenzia Ria Novosti. I due distretti colpiti sono quelli di Sudzhansky e Korenevsky, ha precisato Starovoit sul suo canale Telegram. In precedenza il governatore aveva detto che era stato colpito anche il villaggio di Tetkino, una parte del quale era rimasto senza elettricità.
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14:08
Kiev: “Mosca bombarda le abitazioni a Kherson. Morta una donna”
In mattinata i bombardamenti russi hanno colpito condomini nel centro di Kherson uccidendo una donna nel suo appartamento e ferendo un’altra persona, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale Yaroslav Yanushevich, citato da Unian. Sempre nella regione di Kherson, è stato preso di mira l’acquedotto di Dnipro-Mykolaiv. “Gli occupanti continuano a bombardare due importanti sezioni dell’acquedotto, c’è distruzione. Hanno anche sparato contro la nostra squadra di ingegneri. La situazione è difficile”, ha detto Vitaliy Kim, capo dell’amministrazione militare regionale in un briefing, citato da Ukrinform.
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14:06
Blinken: “Gli attacchi dimostrano che la Russia non pensa alla via diplomatica”
Gli ultimi barbari attacchi russi contro obiettivi civili in Ucraina mostrano che Putin non è interessato a una soluzione diplomatica del conflitto. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a Bucarest.