Ucraina, la diretta – Usa: “Non abbiamo fornito armi per colpire la Russia”. Mosca: “Per ora nessuna prospettiva di negoziato”
La Russia accusa Kiev di un altro attacco su un aeroporto. Nyt: "Ucraina conferma attacco di ieri con droni a basi russe". Zelensky arriva nel Donbass. Ministro degli Esteri russo: "Fuori discussione il ritiro dalla centrale di Zaporizhzhia". Veto di Budapest al pacchetto di aiuti Ue a Kiev
Aggiornato: 13:00
I fatti più importanti
- Usa: "Non abbiamo fornito a Kiev armi per colpire la Russia"
- Accordo tra Ucraina e Moldavia sulla difesa aerea
- Ucraina: "Mosca ha missili per altri attacchi, ma scorte in esaurimento"
- Mosca, sistemi missilistici su un'isola dell'arcipelago Kuril
- Putin riunisce Consiglio di sicurezza dopo attacchi a basi russe
- Ungheria blocca pacchetto Ue per assistenza a Kiev
- Zelensky visita il Donbass
- Cremlino: "Non vediamo prospettive di negoziato. Risponderemo agli attacchi ucraini in Russia"
- ImageSat International pubblica le fote dei danni alla base russa di Dyagilevo
- "Gli Usa hanno modificato i lanciarazzi dati a Kiev"
- "Ora Kiev può colpire il Cremlino?" - ANALISI
- Mosca denuncia un nuovo attacco con drone a Kursk
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15:45
Ucraina: “Mosca ha missili per altri attacchi, ma scorte in esaurimento”
Il capo della direzione dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov ha affermato che la Russia ha missili a sufficienza per diversi massicci attacchi contro l’Ucraina, tuttavia precisando su Telegram che “la scorta di armi ad alta precisione nella Federazione Russa è già in fase di esaurimento. Hanno raggiunto da tempo il minimo critico. Tuttavia, come possiamo vedere, hanno deciso di andare fino in fondo, cioè a zero. Il che, in linea di principio, è molto negativo per la stessa Federazione Russa e i militari sono consapevoli di questo problema”. “La Russia continua a costruire missili – ha aggiunto Budanov – ma la produzione è minuscola rispetto alla quantità che usano e limitata solo a pochi tipi di armi ad alta precisione”.
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13:57
Kiev: “Bielorussia usa migranti per ‘spiare’ il confine”
Le guardie di frontiera bielorusse inviano deliberatamente rifugiati dall’Iran e dal Pakistan ai confini ucraini per esplorare le aree vulnerabili e meno protette. Lo riferisce il ‘Centro di resistenza nazionalè delle forze per le operazioni speciali ucraine, come riportano i media ucraini. “In questo modo, i bielorussi controllano aree vulnerabili e non sufficientemente protette del confine con l’Ucraina, che possono essere utilizzate per il passaggio di unità di sabotatori. Il nemico usa tattiche simili al confine con la Lettonia”, recita il messaggio del Centro di resistenza nazionale, aggiungendo che “sono attualmente in corso misure per proteggere il confine settentrionale. Anche i membri della resistenza bielorussa, che aiutano a monitorare il movimento delle truppe nemiche, mantengono la vigilanza”.
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13:55
Filorussi: “Sei civili uccisi da razzi ucraini a Donetsk”
Almeno sei civili sono stati uccisi in un bombardamento di razzi Grad delle forze ucraine sulla città di Donetsk, secondo quanto reso noto dal sindaco Alexei Kulemzin, citato dall’agenzia Ria Novosti.
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13:35
Mosca, sistemi missilistici su un’isola dell’arcipelago Kuril
Il ministero della Difesa russo ha dispiegato sistemi missilistici mobili di difesa costiera su un’isola settentrionale dell’arcipelago Kuril, parte di una catena di isole strategiche che si estende tra il Giappone e la penisola russa della Kamchatka. Lo ha reso noto lo stesso ministero, come riporta il Guardian. Il Giappone rivendica le isole Kuril meridionali, detenute dai russi, che Tokyo chiama Territori del Nord, in una disputa territoriale che risale alla fine della seconda guerra mondiale, quando le truppe sovietiche le sottrassero al Giappone. Lo scorso aprile il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito che tutte e quattro le isole dell’arcipelago Kuril sono parte integrante del territorio della Federazione russa.
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12:44
Putin riunisce Consiglio di sicurezza dopo attacchi a basi russe
Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso oggi temi di sicurezza interna con i membri del Consiglio nazionale di sicurezza. “Oggi abbiamo in agenda una discussione sulle disposizioni di sicurezza interna” , ha detto Putin in apertura della videoconferenza a porte chiuse, riferisce la Tass. La riunione avviene dopo che ieri vi sono stati attacchi a due aeroporti militari all’interno della Russia, presumibilmente compiuti da droni ucraini. Al Consiglio, spiega la Tass, hanno partecipato il primo ministro Mikhail Mishustin, gli speaker delle due camere del Parlamento, Valentina Matviyenko e Vyacheslav Volodin, il vice presidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev, il capo dell’Amministrazione presidenziale Anton Vaino, il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolay Patrushev, il direttore dei Servizi federali di sicurezza Alexander Bortnikov, il direttore dell’Intelligence per l’estero Sergey Naryshkin e il rappresentante speciale russo per l’Ambiente, l’ecologia e i trasporti, Sergey Ivanov.
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12:41
Nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina
Russia e Ucraina hanno compiuto un nuovo scambio di prigionieri, liberando 60 soldati da ciascuna parte. Lo riferisce il sito del quotidiano Kommersant citando il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Da parte loro le agenzie di Mosca si limitano a dire che 60 prigionieri russi sono stati restituiti, senza specificare quanti ucraini siano stati liberati.
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12:28
New York Times: “Ucraina conferma attacco con droni a basi russe”
Fonti ucraine confermano al New York Times che ieri Kiev ha effettuato attacchi con droni contro gli aeroporti in Russia e uno degli attacchi è stato coordinato da forze speciali. Lo scrive il Nyt, citando un alto funzionario ucraino che ha parlato a condizione di anonimato. Ieri l’Ucraina ha usato i droni per attaccare due basi militari russe, gli aeroporti di Engels e Dyagilevo. I droni sarebbero stati lanciati dal territorio ucraino e almeno uno degli attacchi è stato effettuato da forze speciali vicino alla base, che hanno aiutato a dirigere i droni verso l’obiettivo, ha detto la fonte.
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12:27
Germania, obiettivo Nato per la spesa militare entro il 2025
La Germania dovrebbe raggiungere entro il 2025 l’obiettivo Nato di spendere il 2% del proprio Pil in difesa. Lo ha dichiarato oggi in conferenza stampa a Berlino il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, che ha detto che l’obiettivo non sarà probabilmente raggiunto nel 2023 e che potrà essere centrato entro la fine legislatura del governo Scholz, che termina nel 2025. Il portavoce ha sottolineato che vengono fatti grandi sforzi in questo senso. Pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Berlino aveva annunciato la creazione del nuovo fondo da 100 miliardi per il suo esercito e dal discorso per l’occasione del cancelliere Olaf Scholz era emersa l’ipotesi che l’obiettivo Nato del 2% potesse essere coperto in tempi molto più brevi.
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12:20
Ungheria blocca pacchetto Ue per assistenza a Kiev
L’Ungheria ha bloccato l’adozione all’unaniminità, nel consiglio dei ministri dell’Economia in corso a Bruxelles, del pacchetto proposto per l’assistenza macrofinanziaria pluriennale all’Ucraina (leggi).
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11:55
Arrivati in Polonia i primi carri armati comprati da Seul
Il presidente polacco Andrzej Duda e il ministro della Difesa Mariusz Blaszczak hanno partecipato stamani nel porto di Gdynia alla “cerimonia di benvenuto” alla prima parte di carri armati K2 e obici semoventi K9 giunti via mare in Polonia dalla Corea. Si tratta della prima tranche delle armi acquistate dalla Polonia quest’anno nella Corea del sud. Il contratto con Hyundai Rotem del valore netto di 3,37 miliardi di dollari prevede la consegna all’armata polacca di 189 carri armati, nel giro dei prossimi anni; mentre quello con Hanwha Defence Polska prevede la consegna di 672 obici K9 del valore 2,4 miliardi di dollari. Il moderno equipaggio militare rafforzerà la sicurezza di Polonia”, ha detto Duda durante la cerimonia. “Il nostro scopo comune è quello di rendere più forti le forze militari del mondo libero”, ha sottolineato Blaszczak. La festa di san Nicola è molto radicata in Polonia; in questo giorno i regali si fanno sia ai bambini sia ai adulti.