Brasile, assalto al Parlamento: arrestate 1.500 persone. Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida. Telefonata Biden-Lula
Migliaia di bolsonaristi hanno occupato e vandalizzato i palazzi del potere, poi sgomberati. Lula: "Terrorismo fascista" (la cronaca della notte). Il predecessore condanna i fatti: "Atti illegali". Rimosso il governatore della capitale. Rubata la Costituzione originale del 1988
Aggiornato: 12:08
I fatti più importanti
- Telefonata Lula-Biden, colloquio anche con ex presidente Usa Clinton
- Ministro Giustizia: "Arrestate finora circa 1.500 persone"
- Sullivan: "Nessuna richiesta estradizione Bolsonaro"
- Congresso vuole inchiesta su ruolo di Bolsonaro
- Bolsonaro ricoverato in un ospedale in Florida
- Lula e leader istituzioni condannano "atti terroristici"
- Dem Usa: "Estradare Bolsonaro in Brasile. Ha usato lo stile Trump per ispirare i terroristi"
- Polizia arresta 1.200 persone nel campo dei fan di Bolsonaro
- L'audio del vice della Sicurezza: "Accordo con i manifestanti, tutto calmo"
- La polizia è arrivata al campo dei bolsonaristi
- Rubata la Costituzione originale del 1988
- Corte suprema: smantellare tutti i "campi bolsonaristi"
- Almeno 46 feriti, tra loro 6 sono gravi
- LE REAZIONI - Meloni condanna: "Attacco inaccettabile". Biden: "Usa con Lula"
- Corte suprema ordina smantellamento campi dei bolsonaristi
- Corte suprema rimuove il governatore di Brasilia
- Polizia: "Finora 300 arresti"
- L'esercito blocca la polizia all'ingresso dell'area dove sono accampati i Bolsonaristi
- Bolsonaro condanna l'assalto: "Azioni illegali"
-
In Evidenza15:02
Dem Usa: “Estradare Bolsonaro in Brasile. Ha usato lo stile Trump per ispirare i terroristi”
Prime richieste in Usa per estradare Jair Bolsonaro in Brasile. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla Cnn che Bolsonaro ha usato “il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo”. “Ora Bolsonaro è in Florida…dovrebbe essere estradato in Brasile… Gli Usa non devono dare rifugio a quest’uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile”. Sulla stessa lunghezza d’onda la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez. “Quasi due anni dopo che il Capitol è stato attaccato da fascisti, vediamo i movimenti fascisti all’estero tentare di fare la stessa cosa in Brasile”, ha osservato Ocasio-Cortez, chiedendo che gli Usa “cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida”. L’estradizione è valutata dal dipartimento di giustizia dell’amministrazione Biden ma non è escluso che la Camera, ora controllata dai repubblicani con un ruolo decisivo dei trumpiani, possa tentare di mettersi politicamente di traverso.
-
22:26
Telefonata Lula-Biden, colloquio anche con ex presidente Usa Clinton
Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden, e i due hanno discusso dell’assalto ‘golpista’ avvenuto ieri a Brasilia. Lo riferisce la tv brasiliana GloboNews. Lula aveva detto poco prima di aver parlato con l’ex presidente Usa Bill Clinton, con il premier del Portogallo António Costa e con presidente cubano Miguel Diáz-Canel.
-
20:10
Ministro Giustizia: “Arrestate finora circa 1.500 persone”
Il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha reso noto che finora sono “circa 1.500” le persone arrestate nell’ambito dell’assalto ai palazzi del potere avvenuto ieri a Brasilia. Secondo il ministro, ci sono 50 squadre al lavoro per raccogliere testimonianze e dare seguito agli arresti. Il ministero della Giustizia ha aperto un canale per l’invio di denunce via mail da parte di chiunque voglia segnalare eventuali ipotesi di reato. Sono già pervenute più di 13.000 segnalazioni. Ieri sono stati compiuti 209 arresti in flagranza di reato e altre 1.200 sono state arrestate oggi, per la maggior parte persone che si trovavano nell’accampamento di bolsonaristi installato vicino alla caserma dell’esercito. Inoltre, la polizia stradale federale ha sequestrato 40 autobus, alcuni dei quali “in viaggio”.
-
-
19:25
Usa: “Nessuna informazione su collegamenti con assalto Capitol Hill”
Gli Stati Uniti “non hanno alcuna informazione” riguardo a eventuali collegamenti tra gli insorti di Brasilia e “altre figure” coinvolte nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Lo ha riferito il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.
-
19:00
Anche il nipote di Bolsonaro tra i manifestanti a Brasilia
Il nipote dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Leonardo Rodrigues de Jesus – noto come “Leo Indio” – è stato identificato tra i manifestanti che hanno partecipato all’assalto dei palazzi del potere a Brasilia. Lo scrive la Cnn online. Indio ha postato domenica sul suo profilo Instagram diversi video e foto che lo ritraggono in piedi tra la folla che circonda il Congresso brasiliano. In un selfie, Indio appare con una maglietta verde e un berretto nero e gli occhi visibilmente rossi. In una didascalia poi modificata, Indio afferma che i suoi occhi erano rossi a causa dei gas lacrimogeni “sparati dalle forze di sicurezza” che “hanno concentrato la loro attenzione su tutti i manifestanti”. Ha anche negato di essere coinvolto in “qualsiasi vandalismo” e ha affermato che i responsabili della distruzione degli edifici governativi “erano vandali mascherati e codardi travestiti da patrioti”.
-
18:51
Sullivan: “Nessuna richiesta estradizione Bolsonaro”
Gli Usa non hanno ricevuto alcuna richiesta ufficiale dal Brasile su una possibile estradizione dell’ex presidente Jair Bolsonaro dopo l’assalto dei suoi sostenitori al parlamento. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, precisando che le autorità americane non sono in contatto diretto con Bolsonaro, ricoverato in un ospedale di Orlando per dolori addominali, secondo O Globo. “Naturalmente, se ricevessimo tali richieste, le tratteremmo come facciamo sempre, le tratteremmo seriamente”, ha aggiunto.
-
-
18:37
Congresso vuole inchiesta su ruolo di Bolsonaro
Nel Congresso brasiliano si sta lavorando per formare una commissione di inchiesta sul ruolo di Jair Bolsonaro nell’assalto condotto da migliaia di suoi sostenitori contro le sedi delle istituzioni democratiche di Brasilia. Una delle prime azioni della commissione sarà la richiesta del ritorno in Brasile dell’ex presidente che ora si trova in Florida. “Bolsonaro potrà essere convocato, deve venire a rispondere dei crimini che ha commesso. Dopodiché sarà indagato”, ha dichiarato l’ex presidente del Senato, Renan Calheiros, intervistato dal giornale Valor. Calheiros, che ha partecipato alla commissione speciale che ha indagato sulla gestione da parte del governo di Bolsonaro della pandemia, ha indicato che crede che i lavori della nuova commissione di inchiesta potranno iniziare ai primi di febbraio. Al centro delle indagini non vi sarà solo il ruolo di Bolsonaro, ha aggiunto: “Abbiamo l’opportunità di indagare tutto, chi ha collaborato all’interno delle Forze Armate, gli imprenditori che hanno finanziato queste azioni e chi ha collaborato tra i politici”.
-
18:19
Bolsonaro ricoverato in un ospedale in Florida
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato ricoverato all’AdventHealth Celebration, un ospedale fuori Orlando, in Florida, per forti dolori addominali. Lo scrive il portale O Globo, ricordando che dall’intervento a cui si è sottoposto dopo l’accoltellamento del 2018, Bolsonaro è stato ricoverato altre volte a causa di dolori addominali. La più recente a novembre, quando è stato ricoverato all’Ospedale delle Forze Armate a Brasilia.
-
18:15
Ministero Salute: 70 i feriti nell’assalto
Sono settanta le persone che sono rimaste ferite nell’assalto dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro al quartiere delle istituzioni federali a Brasilia. Lo riferisce alla Cnn il ministero della Salute brasiliano precisando che sei persone sono rimaste ferite in modo grave e sono state ricoverate in ospedale, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Tra i feriti ci sono anche giornalisti e agenti della polizia.
-
-
16:46
La condanna dell’attacco di Biden, Trudeau e Obrador
“Canada, Messico e Usa condannano gli attacchi dell’8 gennaio alla democrazia del Brasile e al pacifico trasferimento dei poteri. Stiamo con il Brasile mentre salvaguarda le sue istituzioni democratiche”: lo affermano in una nota congiunta Joe Biden, Justin Trudeau e Andres Manuel Lopez Obrador, a margine del loro vertice a Città del Messico. “I nostri governi sostengono la libera volontà del popolo brasiliano”, proseguono, dicendosi “impazienti di lavorare con il presidente Lula per ottenere risultati per i nostri Paesi, per l’emisfero occidentale ed oltre”.