Messina Denaro, nel secondo covo gioielli e pietre preziose, ma per ora nulla di scritto. L’intestatario è un ex consigliere comunale
Il secondo nascondiglio si trova in via Maggiore Toselli, ai civici 32 e 34, a circa un chilometro in linea d’aria dal primo. Si tratta di una stanza nascosta, una sorta di bunker, realizzato all'interno di un appartamento. Il procuratore nazionale antimafia: "Togliere le intercettazioni sarebbe danno serio. Anche il trojan è necessario"
Aggiornato: 09:39
I fatti più importanti
- Nel secondo covo di Messina Denaro gioielli e smeraldi e diamanti. Per ora nulla di scritto
- Garante della privacy: "La pubblicazione integrale di referti non appare giustificata"
- Messina Denaro forse in videoconferenza al processo di Caltanissetta
- De Lucia: "Ho avuto un breve colloquio con Messina Denaro"
- Il secondo covo: una stanza blindata a cui si accede dal fondo di un armadio
- Il proprietario del secondo covo era stato assolto per mafia
- Da domani 19 gennaio Messina Denaro inizia la chemioterapia
- Messina Denaro non ha intenzione di parlare e non si pente
- Guardia di finanza in secondo covo grazie all'analisi dei dati catastali
- Lunga visita medica per Matteo Messina Denaro: si valuta chemioterapia in carcere
- Ecco chi è il secondo medico indagato
- Perquisito a Trapani il reparto di oncologia dell'ospedale
- Bonafede agganciato un anno fa da Messina Denaro
- Individuato il secondo covo di Matteo Messina Denaro: è a un chilometro dal primo
- Meloni: "Chi sminuisce infanga la memoria di eroi silenziosi"
- Primia ora d'aria per Messina Denato: "Si mostra sorridente"
- L'analisi di Peter Gomez e Giuseppe Pipitone sull'arresto
- Latitanza, i pm ora indagano sulla pista calabra
- I Ris dei Carabinieri ancora al lavoro nel covo di Messina Denaro
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- Melillo: "Intercettazioni fondamentali"
- Pm indagano su agenda e carte mediche
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In Evidenza13:11
Individuato il secondo covo di Matteo Messina Denaro: è a un chilometro dal primo
I magistrati della Procura di Palermo e i carabinieri del Ros hanno individuato un secondo covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro. Oltre all’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, scoperto ieri, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker, ovvero una camera nascosta, all’interno di un’altra abitazione nella stessa area, nel complesso residenziale vicino alla casa di via Cb 31. Il nuovo covo si trova in via Maggiore Toselli, ai civici 32 e 34, a circa un chilometro in linea d’aria dal primo. Il proprietario dell’immobile è arrivato sul posto poco fa. Presenti i carabinieri del Ris e i finanzieri del Gico.
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20:07
Nel secondo covo di Messina Denaro gioielli e smeraldi e diamanti. Per ora nulla di scritto
Gioielli, collane, bracciali e anche pietre preziose (smeraldi e diamanti) di dimensioni consistenti. È quanto sarebbe stato trovato all’interno del bunker scoperto nel secondo covo utilizzato da Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, gli uomini del Gico della Guardia di Finanza e quelli del Ros dei Carabinieri che hanno effettuato la perquisizione. Dovrà essere ora una perizia ad accertare l’autenticità e il valore dei gioielli e delle pietre trovate. Al momento, sottolineano sempre le stesse fonti, non sarebbe invece stato trovato ancora nulla di scritto.
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19:28
Il figlio della cugina del boss: “Ribellarsi alla mafia e gioire di questo arresto è un nostro dovere
In piazza con un foglio bianco, dove simbolicamente riscrivere la nuova storia di Castelvetrano. È l’invito che Giuseppe Cimarosa ha rivolto a tutti per domani pomeriggio alle ore 16, in piazza Ruggero Settimo a Castelvetrano. A due giorni dall’arresto del boss Matteo Messina Denaro il cugino acquisito del super latitante ha pensato di organizzare un’iniziativa in piazza dal valore simbolico: “Si tratta di una manifestazione silenziosa e pacifica nel quartiere dove Matteo Messina Denaro è nato e dove vive ancora il resto della sua famiglia”.
Cimarosa, regista di teatro equestre e gestore di un maneggio, è figlio di Rosa Filardo, cugina di primo grado di Matteo Messina Denaro e di Lorenzo Cimarosa, morto nel 2017 dopo aver collaborato con la giustizia. “Ribellarsi alla mafia e gioire di questo arresto è un nostro dovere di siciliani onesti. Fino a oggi la nostra storia è stata segnata e scritta dagli errori degli altri, da oggi ce la scriviamo da soli”, dice. -
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19:26
Garante della privacy: “La pubblicazione integrale di referti non appare giustificata”
“Anche in casi di vicende di assoluto interesse pubblico, riguardanti persone che si sono macchiate di crimini orribili, la pubblicazione integrale di referti, o la diffusione di dettagli particolareggiati presenti nelle cartelle cliniche relativi a patologie, non appare giustificata”. E’ quanto ribadisce il Garante della privacy che – in merito all’arresto di Matteo Messina Denaro – “richiama l’attenzione di media, siti web e social media al rigoroso rispetto del principio di essenzialità fissato dalle Regole deontologiche per l’attività giornalistica. L’Autorità ha già avviato iniziative di sua competenza”.
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19:26
Carabinieri in casa della figlia del defunto boss Leonardo Bonafede
Gli uomini del Ros dei carabinieri nel pomeriggio sono entrati in un’abitazione nella centralissima via Roma, a Campobello di Mazara, dove abita Laura Bonafede, figlia del boss defunto Leonardo e cugina di Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro, proprietario del primo covo del padrino di Castelvetrano. I militari sono usciti dopo circa un’ora a quanto pare senza portar via nulla.
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18:37
Messina Denaro forse in videoconferenza al processo di Caltanissetta
Il boss Matteo Messina Denaro potrebbe partecipare domani in videoconferenza all’udienza del processo ai mandanti delle stragi di Capaci e via D’Amelio in corso davanti alla corte d’assise d’appello di Caltanissetta. A quanto si apprende, nel penitenziario di massima sicurezza de L’Aquila è già stata allestita una sala attraverso la quale si svolgerà il collegamento.
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18:26
De Lucia: “Ho avuto un breve colloquio con Messina Denaro”
“Ho avuto un breve colloquio con Matteo Messina Denaro, è durato qualche minuto. Gli ho spiegato che è nelle mani dello Stato e gli ho detto che avrà piena assistenza medica. Lui ha ringraziato”. Così il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, parlando a Metropolis.
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17:57
L’amico di infanzia: “L’ho vaccinato e non l’ho riconosciuto”
“Io e Matteo Messina Denaro siamo praticamente cresciuti insieme, sin da piccoli. Vivevamo nello stesso quartiere, giocavamo a pallone. Poi a vent’anni ci siamo persi di vista finché non è venuto in ospedale, sotto il falso nome di Andrea Bonafede, a fare i vaccini. Sono stato io stesso a somministrargli la dose eppure non l’ho riconosciuto, anche perché probabilmente è venuto con la mascherina e con gli occhiali da sole e dopo trent’anni sarebbe stato impossibile riconoscerlo. Ora, ripensandoci, è un pò cambiato ma la fisionomia è sempre quella”. Lo dice a LaPresse un operatore sanitario amico d’infanzia del boss che “ha fatto la prima dose il 18 marzo del 2021 all’hub vaccinale di Castelvetrano”. Messina Denaro “si è vaccinato come paziente fragile – attestato da un certificato oncologico – usando il codice fiscale di Bonafede che, quindi, non ha mai potuto fare neanche una dose”.
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17:38
Sotto interrogatorio il proprietario del secondo covo-bunker
Viene sentito in queste ore Errico Risalvato, 70 anni, il proprietario del secondo covo del boss Matteo Messina Denaro. Il covo si trova in via Maggiore Toselli, 34 a Campobello di Mazara (Trapani). Si tratta di una sorta di ‘bunker’ a cui si accede da una stanza-armadio.
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17:25
Il secondo covo: una stanza blindata a cui si accede dal fondo di un armadio
Una stanza blindata a cui si accede dal fondo scorrevole di un armadio: è il secondo covo del boss Matteo Messina Denaro scoperto dai carabinieri e dal Gico della Finanza in una casa al primo piano di una palazzina a Campobello di Mazara.