Ucraina, il Cremlino: “Tank sono prova del coinvolgimento nel conflitto”. Francia: “Non siamo in guerra”. Berlino: “Leopard a Kiev per marzo”
Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 24 droni kamikaze Shahed lanciati dalla Russia su tutto il territorio nazionale: lo ha reso noto su Facebook il Comando aeronautico delle forze armate di Kiev, come riporta Ukrainska Pravda. Secondo i filorussi 8 missili sono stati lanciati verso il Lugansk
Aggiornato: 12:25
I fatti più importanti
- Il Canada invierà 4 carri armati Leopard a Kiev nelle prossime settimane
- Francia e Italia verso l'accordo per la fornitura del sistema anti missile a Kiev
- Zelensky: "Putin non è nessuno, non mi interessa parlargli"
- Almeno 11 morti negli attacchi missilistici russi
- Francia: "Non siamo in guerra contro la Russia"
- Kiev: "Ultimi raid russi con missili ipersonici Kinzhal"
- Zelensky: "Niente trattative senza ritiro russo"
- Polonia: in primavera primi carri armati Abrams da Usa
- Berlino: "Consegna Leopard alla fine di marzo, inizio aprile"
- Il Cremlino: "I carri armati all'Ucraina non cambierà lo status dell’operazione militare russa"
- Il Cremlino: "Carri armati a Kiev è la prova del coinvolgimento diretto dell’Occidente nel conflitto"
- Il sindaco di Kiev: "Un morto e due feriti"
- Zelensky: "Incontro con Putin? Non è interessante per me"
- Kiev: "Abbattuti 15 missili sulla capitale"
- Kiev: "Più di 30 missili della Russia contro di noi"
- Kiev: "La Russia sta preparando una seconda ondata di mobilitazione in Crimea"
- Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 24 droni kamikaze Shahed lanciati dalla Russia
- Allarme antiaereo su gran parte dell’Ucraina, inclusa la capitale Kiev
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14:33
Kiev: “Ultimi raid russi con missili ipersonici Kinzhal”
La Russia ha usato i missili ipersonici “Kinzhal” nei raid odierni sull’Ucraina. Lo ha dichiarato il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhnyi, precisando che l’esercito ha distrutto 47 missili lanciati dalla Russia, 20 dei quali nell’area della capitale Kiev. In una nota Zaluzhnyi ha aggiunto che tre dei quattro missili aerei guidati (X-59) lanciati dai russi “non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi”.
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13:54
Il giornale indipendente Meduza nell’elenco delle “organizzazioni indesiderate” dalla Russia
La procura generale russa ha bollato come “organizzazione indesiderata” la società con sede in Lettonia che pubblica la testata indipendente online Meduza: lo riferisce lo stesso giornale in lingua russa sul suo sito web. Le autorità russe, che stanno inasprendo la censura e la repressione del dissenso, dichiarano che Meduza “rappresenta una minaccia alle fondamenta dell’ordine costituzionale e alla sicurezza” statale. Nel 2021, il giornale in Russia era già stato dichiarato “agente straniero” sulla base di una legge che secondo molti consente di fatto al governo di Mosca di prendere di mira persone ed enti scomodi per il potere. Secondo Radio Liberty, la definizione di “organizzazione indesiderata” vieta di fatto di lavorare in Russia.
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12:39
Zelensky: “Niente trattative senza ritiro russo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito l’intenzione di non negoziare con il suo omologo russo Vladimir Putin fino a quando non ritirerà tutte le sue truppe dal’Ucraina. In un’intervista rilasciata all’emittente britannica Sky News e diffusa sia in inglese, sia in ucraino, Zelensky ha espresso l’intenzione di negoziare con un nuovo governo a Mosca.
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12:33
Kiev: abbattuti 47 missili su 55 lanciati dai russi
L’Ucraina ha intercettato e abbattuto 47 missili dei 55 che sono stati lanciati dai russi questa mattina. Lo rendono noto fonti dell’esercito di Kiev.
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12:32
Kiev: nella notte colpito sito energia in regione Zaporizhzhia
Un sito di infrastrutture energetiche nella regione di Zaporizhzhia è stato colpito da missili russi la notte scorsa: lo ha reso noto l’amministrazione statale regionale, come riporta il Kyiv Independent. Le forze russe hanno lanciato due attacchi missilistici sulla comunità di Pavliv, situata nella parte nord-orientale della regione. Secondo notizie preliminari, sono stati usati missili S-300. Come riportato in precedenza, due infrastrutture energetiche vicino a Odessa e una nella regione di Kiev sono state colpite negli attacchi russi di questa mattina.
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12:08
Polonia: in primavera primi carri armati Abrams da Usa
La Polonia riceverà i primi carri armati Abrams dagli Stati Uniti in primavera. Lo ha annunciato il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak, ai microfoni della polacca Radio1. Sarà il primo lotto dei 58 carri armati che arriveranno nel Paese quest’anno. “Abbiamo già addestrato i primi carristi della 1ª Brigata corazzata di Varsavia”, ha aggiunto Blaszczak, “l’addestramento è in corso da tempo”. Il ministro della Difesa ha specificato che la Polonia riceverà prima gli Abrams usati della vecchia generazione e alla fine del prossimo anno il modello più moderno. Come ha spiegato, le prime macchine “colmeranno le lacune che si sono create dopo la consegna dei carri armati T72 all’Ucraina”.
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11:15
Berlino: “Consegna Leopard alla fine di marzo, inizio aprile”
La Germania prevede di consegnare i suoi carri armati Leopard all’Ucraina “alla fine di marzo, inizio aprile”: lo ha reso noto il governo.
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10:36
A Odessa l’attacco missilistico russo ha colpito e danneggiato due infrastrutture energetiche
A Odessa l’attacco missilistico russo ha colpito e danneggiato due infrastrutture energetiche. Lo riferisce Yuri Kruk, capo dell’amministrazione militare del distretto di Odessa, come riporta Ukrinform. Secondo Kruk, non ci sono state vittime.
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10:24
La fornitura di energia elettrica a Kiev e in tre regioni dell’Ucraina è stata interrotta
La fornitura di energia elettrica a Kiev e in tre regioni dell’Ucraina è stata interrotta a seguito degli attacchi russi di questa mattina. Lo afferma un operatore energetico ucraino.
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10:23
Il Cremlino: “Zelensky da molto tempo si preparava alla guerra”
Il presidente russo Vladimir Putin non considera più possibili colloqui con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, “che da molto tempo si preparava alla guerra”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe.