Ucraina, la diretta – I paesi Nato: “Pronti ad aumentare la produzione di munizioni”. Borrell: ‘Mosca ha più soldati. Realtà sul campo preoccupante’

L'Alto rappresentante Ue per la politica estera: "Per la prima volta, l’Ucraina non ha il vantaggio di avere più truppe sul terreno". Francia a corto di munizioni. Ue prepara il decimo pacchetto di sanzioni da 11 miliardi: riguarda anche l'Iran. Lavrov: “Politica dell’Occidente in Ucraina verso punto di non ritorno”. Kiev: "Abbattuti palloni aerei nei cieli della capitale"

Aggiornato: 22:39

  • 11:46

    Kiev: “Mosca ritarda la nostra controffensiva con l’attacco a Bakhmut”

    La strategia russa di attaccare Bakhmut e Vugledar, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, mira a ritardare la controffensiva ucraina: lo ha detto oggi il portavoce della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Andriy Yusov, come riporta il Kyiv Independent. Yusov ha inoltre affermato che l’offensiva russa in corso non è paragonabile alla portata dell’invasione del 24 febbraio scorso, poiché la Russia ha problemi di equipaggiamento nonostante abbia mobilitato migliaia di uomini.
    Secondo l’Istituto per lo studio della guerra, gli esperti militari statunitensi sono preoccupati per la determinazione con cui l’Ucraina si ostina a difendere Bakhmut, suggerendo di dare invece la priorità alla preparazione della controffensiva di primavera. 

  • 11:00

    Borrell: “Primavera ed estate decisive, dare carri armati a Kiev”

    “Abbiamo armato l’Ucraina ma dobbiamo continuare con gli aiuti militari e dobbiamo aumentarli”. A dirsene convinto è stato l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, esortando “tutti i paesi che dispongono di carri armati efficaci che accumulano polvere, a darli all’Ucraina prima possibile”. “Perché – ha aggiunto – questa primavera e questa estate saranno decisive, la guerra si deciderà questa primavera e questa estate”.

  • 10:56

    Wallace (Uk): “Se mandassimo jet dovremmo inviare 200 uomini”

    Gli alleati occidentali stanno rispondendo alle richieste di sostegno militare rafforzato dell’Ucraina inviando “migliaia di missili terra-aria, droni e missili a più lungo raggio”: lo ha sottolineato oggi il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, alla Bbc a margine di una riunione della Nato a Bruxelles. Wallace ha aggiunto che queste armi possono avere “gli stessi effetti” dei cacciabombardieri per aiutare Kiev a “rendere impossibili” ulteriori “avanzate della Russia”. Non senza rimarcare ancora una volta gli ostacoli che invece si frappongono al momento a un’ipotetica fornitura di jet da combattimento: per un fatto di tempi tecnici necessari, di disponibilità, ma soprattutto perché – laddove il Regno Unito inviasse un suo contingente di aerei – dovrebbe necessariamente mandare oggi come oggi in Ucraina sul terreno anche “200 militari della Raf”.  

  • 10:54

    Usa valuta invio a Kiev di armi e munizioni sequestrate all’Iran

    L’esercito americano sta valutando la possibilità di inviare all’Ucraina migliaia di armi sequestrate e più di un milione di munizioni che si ritiene fossero destinate ai miliziani sostenuti dall’Iran nello Yemen: lo scrive in esclusiva il Wall Street Journal citando dirigenti americani ed europei. Si tratterebbe di un passo senza precedenti che aiuterebbe Kiev a combattere le forze russe. Dirigenti Usa hanno riferito che stanno cercando di inviare all’Ucraina più di 5.000 fucili d’assalto, 1,6 milioni di munizioni per armi leggere, un piccolo numero di missili anticarro e più di 7.000 micce di prossimità sequestrate negli ultimi mesi al largo della costa dello Yemen da contrabbandieri sospettati di lavorare per Iran. L’inedita mossa aprirebbe un nuovo canale per aumentare la potenza di fuoco a cui gli Usa e i suoi alleati potrebbero attingere mentre faticano a soddisfare il bisogno di supporto militare dell’Ucraina alla vigilia del secondo anno di guerra. 

  • 10:41

    Lavrov: “Occidente verso un punto di non ritorno”

    “La politica di Washington e dei suoi alleati europei di trasformare l’Ucraina in una testa di ponte anti-Russia ha raggiunto il punto di non ritorno”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando alla plenaria della Duma, secondo quanto riporta la Tass. La guerra ibrida dell’Occidente mira a circondare la Russia e trasformarla in uno “Stato canaglia”, ha aggiunto, sottolineando che “si stanno rafforzando i legami con la Cina”. Per Lavrov “i tentativi di isolare la Russia sono falliti e anche i nostri nemici devono ammetterlo”, ricordando che il presidente Vladimir Putin adotta una “politica estera finalizzata la rafforzamento della difesa degli interessi nazionali, ma anche della cooperazione internazionale”. E questo nonostante “gli Stati Uniti e i loro alleati stiano conducendo contro di noi una guerra ibrida che è stata preparata per molti anni”. E “lo scopo di questa guerra non è solo sconfiggere il nostro Paese sul campo di battaglia, distruggendo l’economia russa, ma anche circondarci di un cordone sanitario, trasformandolo in una specie di Paese emarginato”. 

  • 10:40

    Borrell: “Ingenua la tesi che fermare gli aiuti a Kiev faciliti la pace”

    “E’ una straordinaria ingenuità chiedere di fermare gli aiuti militari sostenendo che in tal modo si abbrevierà la guerra e si arriverà prima alla pace. E’ solo un eufemismo”. Lo ha osservato l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando alla Plenaria del Pe. “Dobbiamo continuare a sostenere militarmente l’Ucraina ancora di più di quanto fatto finora. Per ottenere la pace bisogna prima vincere la guerra. E allo stesso tempo dobbiamo fare più sforzi diplomatici”, ha aggiunto Borrell. 

  • 10:37

    Borrell: “Putin ha perso battaglia energetica, le nostre sanzioni funzionano”

    “Putin ha già perso la battaglia dell’energia, così come sta perdendo la battaglia politica e morale della guerra, e sta perdendo sul piano militare, anche se l’Ucraina non ha ancora vinto”. A dichiararlo è stato Josep Borrell, Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue, intervenendo a Strasburgo alla plenaria del Parlamento Europeo.
    “Abbiamo approvato nove pacchetti di sanzioni e il decimo è in cantiere, con l’obiettivo di indebolire l’economia russa”, ha ricordato. “Molti dicono che le sanzioni non incidono, è vero che l’economia russa non è crollata, hanno un tasso di crescita del Pil superiore al previsto, ma le cose cominciano a cambiare grazie alle nostre sanzioni, e in particolare al tetto sul prezzo del petrolio”, ha aggiunto citando dati sul calo delle entrate sugli idrocarburi, il deficit pubblico “che sta esplodendo”, l’andamento negativo della bilancia commerciale. 

  • 10:36

    Report Usa: almeno 6mila minori in campi di rieducazione russi

    Il governo russo ha trasferito almeno 6mila bambini dall’Ucraina in strutture di ‘rieducazione’. È quanto si legge nel report dell’osservatorio di ricerca umanitaria della Yale School of Public Health. Lo studio identifica 43 strutture coinvolte, 41 delle quali sono campi estivi preesistenti in Crimea e in Russia. Al loro interno i bambini ucraini vengono rieducati attraverso esperienze accademiche, culturali, patriottiche e attraverso l’istruzione militare, in cui si insegna l’uso di armi da fuoco e veicoli da guerra. In due dei campi identificati, i minori venivano poi dati in adozione a famiglie russe. Secondo il report, il coordinamento di questi centri è opera diretta del governo russo, attraverso funzionari di vari gradi.  

  • 10:26

    Il 22 febbraio discorso di Putin alle Camere

    Le due Camere del Parlamento russo si riuniranno in convocazione straordinaria il 22 febbraio. Lo ha riferito a RIA Novosti una fonte della camera alta russa.
    Secondo il senatore Vyacheslav Timchenko, l’incontro sarà dedicato all’adozione di leggi sull’integrazione di nuove regioni nel campo giuridico della Russia. Questi documenti devono essere approvati prima dell’1 marzo, ha aggiunto. Il 21 febbraio, a ridosso dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un discorso alle Camere. 

  • 10:07

    Von der Leyen: “In arrivo nuove sanzioni, anche per l’Iran”

    “Proporremo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri”: lo ha annunciato Ursula von der Leyen al Pe parlando delle sanzioni alla Russia in arrivo entro il 24 febbraio. Misure che, però, riguarderanno anche Teheran. “Ci sono anche centinaia di droni di fabbricazione iraniana usati dalla Russia sui campi di battaglia in Ucraina che uccidono civili ucraini: è atroce! – ha continuato la presidente della Commissione Ue -. Quindi per la prima volta proponiamo anche di sanzionare entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia rivoluzionaria iraniana. È nostro dovere sanzionarli e confrontarci con l’Iran sulla fornitura di droni e sul trasferimento di know-how per costruire siti di produzione in Russia”.