Ucraina, diretta – Il Parlamento Ue vota per l’invio di armi a Kiev: “Valutare anche i jet”. Il Capo di stato maggiore Usa: “Nessuno può vincere la guerra”

Eurocamera a favore di nuovi invii di armi. Intanto la Cina, tramite il capo della diplomazia Wang Yi, ha fatto sapere di essere "pronta a una soluzione politica". Prima visita del ministro degli Esteri israeliano a Kiev: hanno promesso sostegno per costruire un sistema anti-missili

Aggiornato: 10:05

  • In Evidenza
    13:22

    Parlamento Ue dà via libera alla risoluzione sulle armi “per tutto il tempo necessario”

    Via libera dell’Eurocamera alla risoluzione, presentata ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, in cui si chiede di fornire a Kiev “aiuti militari per tutto il tempo necessario”. Nel testo si invita la Commissione a “prendere in seria considerazione la fornitura di aerei da combattimento, elicotteri, sistemi missilistici e un aumento delle munizioni. Il via libera è arrivato con con 444 voti favorevoli, 26 no e 37 astensioni. La risoluzione chiede di utilizzare i beni russi congelati dall’Ue per ricostruire l’Ucraina, rafforzare le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati e avviare i negoziati di adesione con Kiev quest’anno.

    Leggi tutto
  • 19:44

    Zelensky: “Nessun compromesso con Putin, non mi fido”

    “L’Ucraina sta combattendo per sopravvivere, l’unità è vitale”. Così il presidente Volodymyr Zelensky in un intervista concessa a John Simpson, celebre inviato di guerra della Bbc britannica, a pochi giorni dal primo anniversario dell’inizio dell’invasione di Mosca del 24 febbraio 2022. Incalzato sui margini di una sua disponibilità a un qualche compromesso negoziale, Zelensky ha poi risposto: “La questione non è il compromesso in sé, ma con chi. Con Putin? Con lui no, perché non c’è fiducia. Non posso dialogare con lui, perché non mi fido”.

  • 19:00

    Scambio di 200 prigionieri tra Russia e Ucraina

    Russia e Ucraina si sono scambiati 202 prigionieri, stando alle dichiarazioni rilasciate dal ministero della Difesa russo e dalla presidenza ucraina. Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak – ripreso da Interfax-Ukraine – ha annunciato che 100 militari e un civile ucraini sono stati rilasciati dalla Russia. “Novantaquattro di loro sono difensori di Mariupol, tra cui 63 soldati dell’Azovstal. I loro familiari li stavano aspettando da tanto tempo”, ha dichiarato Yermak. Precedentemente, il ministero della Difesa di Mosca aveva annunciato che 101 militari russi prigionieri erano stati rilasciati dall’Ucraina “in seguito a un processo di negoziati”. “A tutti i rilasciati viene fornita l’assistenza medica e psicologica necessaria”, ha dichiarato il ministero della Difesa russo secondo l’agenzia Interfax.

  • 18:32

    Israele aiuterà Kiev a costruire un sistema di allerta anti-missile

    “Israele conosce perfettamente la nostra lista di bisogni di difesa e di sicurezza. Siamo in attesa delle decisioni che saranno prese”. Lo ha detto, citato da Times of Israel, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al termine dell’incontro, durato un’ora a Kiev, con il suo omologo israeliano Eli Cohen, primo esponente di governo in visita nel Paese. “Israele, come detto in passato – ha sottolineato Cohen, secondo la stessa fonte – resta saldamente solidale con il popolo dell’Ucraina e rimane fedele alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”. Cohen ha quindi annunciato che Israele fornirà 200 milioni di dollari in garanzie di prestito per progetti di infrastrutture sanitarie e civili in Ucraina. Inoltre assisterà l’Ucraina “con lo sviluppo di un sistema di allerta precoce intelligente“.

  • 18:29

    Gran Bretagna e Polonia agli alleati: “Accelerare nell’invio di aiuti militari a Kiev”

    “Accelerare” nell’invio di aiuti militari a Kiev fin “dalle prossime settimane”, in termini sia di nuove armi per contrastare la Russia sia di programmi di “addestramento di piloti ucraini all’uso di jet da combattimento di standard Nato”: è l’appello congiunto rivolto oggi agli alleati occidentali dal premier britannico Rishi Sunak e dal presidente polacco Andrzej Duda, ospite nel pomeriggio a Downing Street per un faccia a faccia, in vista del prossimo vertice dell’Alleanza Atlantica in programma a Vilnius, in Lituania.

    Durante l’incontro – come riferisce Number 10 in una nota – i due leader si sono elogiati a vicenda per il “ruolo guida” attribuito ai rispettivi Paesi nella risposta all’invasione russa dell’Ucraina un anno fa”. E hanno confermato di essere “totalmente allineati” in una strategia di “sostegno fermo” a Kiev. Piena intesa pure sull’importanza d’un via libera “unanime” dei partner Nato all’ingresso nell’Alleanza di Svezia e Finlandia. Sunak ha infine confermato l’impegno di Londra per la sicurezza collettiva europea, sottolineando la recente “estensione alla Polonia” dello scudo di protezione dei cieli denominato UK’s Sky Sabre.

  • 17:24

    Capo di stato maggiore Usa: “Nessuno è in grado di vincere la guerra”

    Né l’Ucraina né la Russia saranno in grado di vincere la guerra. Lo sostiene in un’intervista al Financial Times il capo di stato maggiore Usa, il generale Mark Milley, per il quale il conflitto può solo finire al tavolo dei negoziati. “Sarà praticamente impossibile per i russi raggiungere i loro obiettivi ed è improbabile che la Russia riesca a conquistare l’Ucraina. Non succederà”, ha dichiarato il leader militare sottolineando anche come “è molto, molto difficile che le forze di Kiev riescano a cacciare quelle di Putin dai loro territori”. Milley ha anche spiegato che a quasi un anno dalla guerra in Ucraina, il Pentagono sta facendo un inventario delle sue scorte di armi per valutare se sia necessario aumentare le spese per far fronte ai bisogni, soprattutto di munizioni, di Kiev.

  • 17:14

    Assemblea Onu verso risoluzione per la pace

    Alla vigilia dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina l’Assemblea generale dell’Onu dovrebbe votare la prossima settimana una risoluzione che chiede una cessazione delle ostilità e una pace che garantisca “sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale” dell’Ucraina. Non ci sono veti nell’Assemblea, che è composta da 193 membri, quindi è certo che la risoluzione verrà adottata alla fine della sessione speciale d’emergenza di alto livello in programma per il 23 febbraio. La grande domanda è quanti ‘sì’ otterrà il testo. Il documento è stato fatto circolare da fonti Ue.

  • 16:09

    Meloni non sarà alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza

    La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a quanto si apprende, sabato non sarà alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Oggi era attesa la conferma definitiva.

  • 15:41

    Il 3 marzo Scholz alla Casa Bianca da Biden

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si recherà alla Casa bianca dal presidente Usa Joe Biden il 3 marzo. Lo riferisce la Casa Bianca. “La visita del Cancelliere è un’opportunità per riaffermare i profondi legami di amicizia tra gli Stati Uniti e la Germania, nostro alleato nella Nato. A un anno dalla brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i leader discuteranno dei nostri sforzi per sostenere l’Ucraina, imporre alla Russia i costi della sua aggressione e rafforzare la sicurezza transatlantica”, fa sapere la Casa Bianca, aggiungendo che Scholz e Biden “esamineranno inoltre la nostra continua cooperazione su una serie di questioni di sicurezza regionale e globale, compresa la collaborazione sulle sfide comuni poste dalla Cina e la cooperazione nell’Indo-Pacifico”.

  • 14:36

    La Russia ha espulso quattro diplomatici austriaci

    La Russia ha espulso quattro diplomatici austriaci come risposta a un analogo provvedimento preso dal ministero degli Esteri di Vienna ai primi di febbraio. Lo ha riferito l’agenzia Tass, citando una nota del ministero degli Esteri, secondo cui i quattro austriaci sono stati dichiarati “persona non grata” e dovranno lasciare la Russia entro il 23 febbraio. Nel corso del colloquio con l’ambasciatore austriaco a Mosca, Werner Almhofer, le autorità russe hanno inoltre posto l’accento sulle difficoltà nell’ottenere i visti per le delegazioni russe che si recano a Vienna per partecipare a eventi multilaterali.