Ucraina, la diretta – Ok alla risoluzione Onu “per una pace giusta” e il “ritiro incondizionato di Mosca”. Pechino all’Ue: “Basta armi”. Usa valutano invio di jet

"Colloqui segreti a Ginevra per un accordo". Il ministro degli Esteri di Berna, Ignazio Cassis, ha rivelato che sono in corso interlocuzioni "non a livello più alto" per raggiungere un'intesa sul conflitto in Ucraina. Washington valuta la possibilità di divulgare informazioni sulle intenzioni della Cina di fornire aiuto militare a Mosca

Aggiornato: 11:19

  • In Evidenza
    15:26

    Colloqui segreti a Ginevra per un “accordo di pace”

    Colloqui per una soluzione della guerra in Ucraina si stanno tenendo a Ginevra “nella massima discrezione”, ma al momento non ai più alti livelli. Lo ha detto il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis in un’intervista ai media del gruppo Ch Media, ripresa da Ats. “Un giorno questa guerra finirà attraverso un negoziato. Costruire la pace è un affare complicato che necessita molta diplomazia”, ha aggiunto. La Svizzera fa “tutto il possibile” all’Onu, assicura. “Ma siccome la Russia ha diritto di veto, è quasi impossibile fare qualcosa”. Per questo, conclude una soluzione imminente è molto difficile “a meno di un miracolo”.  

    Leggi tutto
  • 22:27

    Ursula von der Leyen: “La richiesta è chiara: la Russia deve porre fine alla sua guerra di aggressione”

    “141 paesi hanno chiesto il ripristino della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Un anno dopo, la comunità internazionale è forte con l’Ucraina. La richiesta è chiara: la Russia deve porre fine alla sua guerra di aggressione”. Così su twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

  • 22:16

    I quattro punti della risoluzione Onu. C’è anche il ritiro completo e incondizionato

    Per la sesta volta in un anno il mondo si riconta al Palazzo di Vetro e si schiera al fianco di Kiev, isolando Mosca con una risoluzione perentoria. Quattro i punti: “La necessità di una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”; l’impegno per la “sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”; “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe dal territorio ucraino”. Infine “la necessità di garantire la responsabilità per i crimini più gravi commessi sul territorio dell’Ucraina ai sensi del diritto internazionale”. La mozione non è vincolante ma ha un alto valore politico e simbolico, anche perché l’Assemblea Generale è diventata l’organo più importante dell’Onu che si occupa dell’Ucraina, visto che il potere di veto di Mosca continua a paralizzare il Consiglio di Sicurezza, che torna a riunirsi domani.

  • 22:07

    Borrell: “Oggi l’Assemblea Generale dell’Onu ha parlato in modo molto chiaro”

    “Oggi l’Assemblea Generale ha parlato in modo molto chiaro, chiedendo di raggiungere una pace completa, giusta e duratura in Ucraina in linea con la Carta Onu”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue Josep Borrell dopo il voto, insieme ai ministri degli Esteri dei paesi europei tra cui Antonio Tajani. “Sono 141 paesi ad aver votato con l’Ucraina, l’Ue e tutti i suoi stati membri hanno giocato la loro parte”, ha aggiunto, sottolineando che il risultato odierno è una “conferma agli occhi del mondo che l’aggressione della Russia deve fermarsi”. 

  • 22:02

    Tajani su risoluzione: “Una grande vittoria in nome della libertà”

    “L’Italia ha votato a favore della “Risoluzione per la pace” in Ucraina che è stata adottata dalle Nazioni Unite con ben 141 voti. Un testo che difende l’Ucraina ma che è soprattutto in favore della pace. Una grande vittoria in nome della libertà”. Questo il primo commento su twitter del ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente al voto all’Onu a New York.

  • 22:02

    Lituania: “La Russia vuole creare sfere di influenza, instabilità e dominio”

    “Il vero obiettivo della Russia è attirare le Nazioni Unite e la comunità internazionale nel suo gioco con il fine di creare sfere di influenza, instabilità e dominio”. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Secondo Landsbergis, la Russia odierna “ricorda il periodo coloniale e va contro l’essenza e la ragion d’essere stessa delle Nazioni Unite. La Russia continuerà la sua aggressione fino a quando si sentirà impune”.

  • 22:01

    Kuleba: “Sarebbe un enorme errore per qualsiasi paese fornire armi alla Russia”

    “Sarebbe un enorme errore per qualsiasi paese fornire armi alla Russia”: così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha risposto a una domanda all’Onu sulla possibilità che la Cina fornisca armi a Mosca. 

  • 21:49

    Cina e India sono tra i 32 paesi che si sono astenuti sulla risoluzione Onu

    Cina e India sono tra i 32 Paesi che si sono astenuti sulla risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Tra gli astenuti ci sono anche Cuba, Pakistan, Angola, Etiopia, Algeria, Sudafrica, Zimbabwe. 

  • 21:48

    I sette paesi che hanno votato contro la risoluzione

    Sono sette i paesi che hanno votato contro la risoluzione in Assemblea Generale Onu che chiede una pace giusta in Ucraina. Oltre alla Russia i no sono arrivati da Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e, per la prima volta, il Mali. 

  • 21:43

    Ok dell’Assemblea generale Onu alla risoluzione per “una pace giusta e duratura”

    L’Assemblea Generale Onu ha approvato con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti una risoluzione in cui si sottolinea “la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”. Il testo “ribadisce l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti” e chiede “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe”. Tra i 75 co-sponsor anche l’Italia.