Ucraina, la diretta – Droni sulle città russe: uno abbattuto vicino a Mosca, esplosioni in una raffineria. Putin: sabotatori ucraini. Bakhmut, “i soldati di Wagner cercano di sfondare”

Nella notte esplosioni in un impianto petrolifero sul Mar Nero: secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti un drone sarebbe stato avvistato poco prima dell’incendio sulla raffineria di Rosneft, che si trova a Tuapse. Kiev: “Respinti sessanta attacchi russi nelle ultime ore”

Aggiornato: 10:02

I fatti più importanti

  • 11:07

    Russia, a fuoco nella notte la raffineria di petrolio del colosso statale Rosneft

    Esplosioni sono state udite la notte scorsa nella città russa di Tuapse, nella regione di Krasnodar, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft: lo riporta Ukrainska Pravda, che cita alcuni canali Telegram del Paese. “C’è stata un’esplosione alla raffineria di petrolio di Tuapse, poi una seconda, le finestre delle case vicine sono saltate, non è chiaro cosa stia bruciando ma sembra si tratti di fusti di petrolio”, si legge in uno dei messaggi. Le autorità locali hanno confermato sul social network VK che c’è stata un’esplosione nella raffineria, aggiungendo che non c’è “alcun motivo di preoccupazione”. Secondo l’agenzia di stampa RIA Novosti, un drone sarebbe stato avvistato sull’area prima dell’incendio. 

  • 10:30

    Peskov: “Putin aperto a contatti, ma da Macron e Scholz nessuna iniziativa”

    Vladimir Putin resta “aperto” a contatti ma da Emmanuel Macron e Olaf Scholz non è arrivata alcuna iniziativa per un dialogo con il presidente russo. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista a Izvestia: “Abbiamo sentito tanto da Scholz e Macron che si sono impegnati a continuare a trattare con Putin per trovare una via d’uscita alla situazione, ma non ci sono state iniziative negli ultimi tempi”. Putin, ha sottolineato il portavoce, “è sempre stato aperto a ogni comunicazione che possa aiutare la Russia in qualche modo a raggiungere i suoi obiettivi”.

  • 10:27

    Attacchi russi nella notte: due morti

    Due persone sono morte e altre 16 sono rimaste ferite durante gli attacchi russi in Ucraina nelle ultime 24 ore: lo hanno reso noto le autorità locali, come riporta il Kyiv Independent. Un civile è stato ucciso e altri nove sono rimasti feriti a Kurakhivka, nella regione di Donetsk, ha riferito oggi il governatore Pavlo Kyrylenko. A Sviatohirsk, sempre nel Donetsk, le forze russe hanno colpito la notte scorsa un dipartimento del Servizio di emergenza statale, uccidendo un operatore e ferendone altri quattro, ha aggiunto Kyrylenko. Nella regione di Kherson, inoltre, sono rimaste ferite tre persone, ha reso noto l’Amministrazione militare regionale, aggiungendo che sono state danneggiate una scuola, alcune case e condomini nella città di Kherson.  

  • 10:18

    Kiev: “A Bakhmut i russi provano a sfondare”

    La situazione intorno alla città di Bakhmut, nel Donetsk, è “estremamente tesa” e le unità del Gruppo Wagner stanno provando a sfondare le difese. Lo ha dichiarato il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, dopo che ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva affermato che a Bakhmut la situazione sta “diventando sempre più difficile”. “Nonostante le perdite significative, il nemico ha lanciato le unità d’assalto più preparate di Wagner, che stanno cercando di sfondare le difese delle nostre truppe e di circondare la città”, ha dichiarato Syrskyi su Telegram, secondo quanto riporta il Guardian.  

  • 10:15

    San Pietroburgo, chiuso poi riaperto spazio aereo per “oggetto non identificato”

    Per qualche ora lo spazio aereo su San Pietroburgo, in un raggio di 200 chilometri, è stato chiuso. Lo ha fatto sapere una fonte vicina all’Agenzia per il trasporto aereo alla Tass. Poco prima le autorità cittadine avevano annunciato, in una dichiarazione su Telegram, uno stop temporaneo dei voli in arrivo e in partenza all’aeroporto di Pulkovo. Lo stop temporaneo di tutti i voli all’aeroporto Pulkovo e la chiusura dello spazio aereo intorno all’aeroporto stesso è dovuto all’individuazione in aria di un oggetto non identificato, come potrebbe essere un drone. La notizia, al momento non confermata, viene riportata dal sito russo Baza, secondo il quale dei caccia si sarebbero alzati in volo sulla città. Sempre secondo Baza, sarebbe scattato il cosiddetto piano ‘Tappetò, che viene applicato in caso di attraversamento illegale dei confini e quando nello spazio aereo compaiono oggetti non identificati, che implica che tutti gli aerei devono immediatamente atterrare o lasciare l’area.