Ucraina, la diretta – Droni sulle città russe: uno abbattuto vicino a Mosca, esplosioni in una raffineria. Putin: sabotatori ucraini. Bakhmut, “i soldati di Wagner cercano di sfondare”

Nella notte esplosioni in un impianto petrolifero sul Mar Nero: secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti un drone sarebbe stato avvistato poco prima dell’incendio sulla raffineria di Rosneft, che si trova a Tuapse. Kiev: “Respinti sessanta attacchi russi nelle ultime ore”

Aggiornato: 10:02

I fatti più importanti

  • 12:10

    Russia: “Abbattuti due droni ucraini a Krasnodar, dove si trova raffineria”

    Il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa dai sistemi di difesa elettronica mentre erano diretti contro infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. In precedenza Ukrainska Pravda aveva riferito che esplosioni erano state udite nella regione, seguite da un incendio in una locale raffineria del colosso petrolifero controllato dal governo russo, Rosneft. 

  • 11:58

    Peskov: “La Nato agisce come un nemico”

    La Nato è entrata in un confronto armato diretto con la Russia attraverso la fornitura di armi all’Ucraina ed “agisce come un blocco unico che non è un avversario, ma un nemico”. L’accusa parte dal Cremlino: per il portavoce, Dmitry Peskov, “l’intelligence della Nato lavora contro la Russia 24 ore al giorno e le sue armi…vengono consegnate all’Ucraina a titolo gratuito per sparare contro l’esercito russo e contro i cittadini, le città e i villaggi ucraini”. “Sono compromessi che si fanno e si attuano dopo decisioni collettive nel quadro della Nato su nuove forniture nuove consegne di armi con un aumento costante del loro livello tecnico”, ha affermato Peskov parlando con ‘Izvestia’. “Non c’è bisogno di nascondere nulla” ha aggiunto, e “bisogna chiamare le cose con il loro nome”. Peskov ha pertanto giustificato la decisione di Putin di congelare la partecipazione al New Start sostenendo che “la situazione è cambiata drammaticamente” per la Russia da quando è stato adottato.
    “Quando è emerso quel documento, quando ci furono i negoziati, gli arsenali nucleari di Francia e Regno Unito furono messi da parte, dato che non sono paragonabili in potenza e volume a quelli di Russia e Stati Uniti. Questi paesi, Francia, Regno Unito, Stati Uniti stanno nella stessa organizzazione, che sta di fatto in guerra con noi”, ha poi proseguito lamentando il fatto che Nato e Stati Uniti hanno condannato l’annuncio di Putin sul New Start ma “non hanno dimostrato alcuna disposizione a tener conto delle preoccupazioni della Russia”.

  • 11:53

    Peskov: “Nessun tentativo di ripristinare Urss”

    Non è in corso alcuno sforzo per ripristinare l’Unione Sovietica. Ad assicurarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista a Izvestia. Peskov ha però riconosciuto che “esistono forme moderne di integrazione”, la “più avanzata delle quali” è quella esistente tra Russia e Bielorussia. “Ciò corrisponde totalmente agli interessi dei popoli dei due paesi. Putin e Lukashenko ne hanno discusso. Il processo di integrazione è in corso. Sono stati compiuti molti passi positivi e sono stati ottenuti dei successi”, ha affermato.

  • 11:42

    Zelensky: “È ora di decidere l’avvio dei negoziati per l’adesione all’Ue”

    “Un anno fa, nel quinto giorno della guerra su larga scala, abbiamo presentato la domanda di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Abbiamo ottenuto la candidatura. Quest’anno è il momento di decidere l’avvio dei negoziati di adesione. È con l’Ucraina che il maestoso progetto di un’Europa pacifica, libera e unita sarà completato. Siamo insieme nella lotta, e quindi saremo insieme nella vittoria. Viva l’Europa. Viva la libertà”: lo scrive oggi su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  

  • 11:41

    San Pietroburgo, atterrati i primi voli

    I primi voli sono atterrati all’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo dopo la revoca della chiusura temporanea dello spazio aereo. È quanto risulta dai dati del portale Flightradar e dal tabellone online del porto aereo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.  

  • 11:40

    Peskov: “La maggioranza schiacciante dei russi è con Putin”

    “L’immensa maggioranza della società russa appoggia totalmente” Vladimir Putin e “sostiene pienamente gli obiettivi” dell’invasione dell’Ucraina. Ad affermarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Il regime esistente a Kiev – ha poi accusato in un’intervista a Izvestia – favorisce i nazisti” “Ci sono forze in Ucraina a cui non piace l’attuale regime”, ha proseguito citando ad esempio l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, scambiato a settembre con 215 prigionieri di guerra ucraini. “Medvedchuk ha i suoi seguaci, anche se non sono così tanti come vorremmo. Anche perché quelli che sono in Ucraina hanno paura ed è pericoloso che alzino la testa. Verrebbero distrutti immediatamente, uccisi”.

  • 11:31

    Stoltenberg: “Kiev sarà nella Nato, ma nel lungo periodo”

    “Quando la guerra finirà, dobbiamo essere sicuri che la storia non si ripeta e che Putin non possa invadere l’Ucraina un’altra volta”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando della necessità di rafforzare le capacità di autodifesa di Kiev. “Gli alleati hanno stabilito che il futuro dell’Ucraina è nella Nato, ma si tratta di una prospettiva di lungo termine”.  

  • 11:29

    Raffineria Rosneft “attaccata con drone”

    Un’esplosione, seguita da un incendio, è avvenuta questa mattina in una raffineria della compagnia Rofsnet nella città di Tuapse, nella regione russa di Krasnodar. Lo hanno riferito fonti locali, mentre sul canale Telegram dei siti Baza e Shot si sostiene che l’impianto sarebbe stato attaccato con droni carichi di esplosivo. E una fonte dei servizi di emergenza russi avrebbe confermato all’agenzia di stampa Ria Novosti che “un drone è stato rilevato” nei pressi del terminal.

  • 11:26

    Russia: “Su San Pietroburgo esercitazione aerea”

    Le forze russe del distretto aereo occidentale, di cui fa parte San Pietroburgo, hanno compiuto oggi un’esercitazione, facendo alzare in volo i caccia per identificare e intercettare un obiettivo fittizio. Lo annuncia il ministero della Difesa, citato dalle agenzie russe. Dovrebbe essere questo il motivo della chiusura dello spazio aereo su San Pietroburgo, anche se il ministero non lo chiarisce.  

  • 11:25

    Attacco ad aereo radar russo in Bielorussia. 007 Londra: “Perdita significativa”

    La perdita di un aereo radar russo – avvenuta in Bielorussia – risulterà significativa e limiterà ulteriormente le operazioni aeree delle forze di Mosca. Lo scrive l’intelligence britannica, nel suo ultimo rapporto sulla situazione sul terreno diffuso dal ministero della Difesa di Londra. “Il 19 gennaio scorso, un sistema russo di allarme aereo rapido, A-50 Mainstay (Aew) accompagnato da due caccia Mig-31K Foxhound è stato visto lasciare la base aerea di Machulishchy, in Bielorussia e partecipare alle manovre congiunte russe-bielorusse tra il 16 gennaio e il primo febbraio”, vi si legge. “Il 26 febbraio, il gruppo partigiano bielorusso Bypol, e i leader dell’opposizione in esilio hanno riferito che un A-50 Mainstay era stato danneggiato da un attacco condotto da aerei senza equipaggio (Uav) nella base aerea di Maschulishchy”, prosegue, citando la rivendicazione del gruppo. “Bypol ha riferito di due esplosioni e di danni alle sezioni anteriore e centrale dell’A-50 Mainstay così come all’antenna radar”.
    “L’A-50 Mainstay – precisa – è una piattaforma russa di preallarme e controllo aviotrasportato. Il suo ruolo è costruire un quadro aereo riconosciuto e fornire il coordinamento agli aerei da combattimento in zona”. “L’attribuzione e i danni dell’attacco non sono stati ufficialmente confermati”, fa presente il rapporto. “Tuttavia – sottolinea – la perdita di un A-50 Mainstay sarebbe significativa perché fondamentale per le operazioni aeree russe in quanto fornisce un’immagine dello spazio aereo di combattimento. Quanto avvenuto probabilmente lascerà in servizio 6 A-50 operativi, limitando ulteriormente le operazioni aeree russe”.