Naufragio Crotone, Piantedosi alla Camera: “Prima chiamata d’emergenza solo alle 4. Grave falsità che il governo impedisca soccorsi” – la diretta
Il ministro dell'Interno a Montecitorio assolve tutti i corpi dello Stato coinvolti nei fatti di Cutro: "Guardia Costiera sapeva che in mare c’era la Finanza". La sua ricostruzione: "Da Frontex nessuna segnalazione”. Provenzano (Pd): "Operazione di polizia e non di soccorso è una scelta politica“. Baldino (M5s): "Meloni ha deciso di mimetizzarsi"
Aggiornato: 11:02
I fatti più importanti
- Baldino (M5s): "Salvini scappa come un coniglio"
- Baldino (M5s): "Meloni ha deciso di mimetizzarsi"
- Provenzano (Pd): "Mancato intervento guardia costiera è scelta politica"
- Piantedosi: "Da Frontex no segnalazione pericolo"
- Proteste dai banchi dell'opposizione
- Piantedosi: "Naufragio dipeso da gestione criminale dei trafficanti"
- Piantedosi: "Non volevo colpevolizzare le vittime"
- Schlein e Conte in Aula per ascoltare informativa Piantedosi
- Piantedosi: "Sistema Sar si attiva solo su segnalazione di emergenza"
- Piantedosi: "Grave falsità che governo impedisce soccorsi"
- Piantedosi: "Solo alle ore 4 per la prima volta si concretizzò esigenza di soccorso"
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13:25
Piantedosi: “Tutela della vita ha sempre la priorità”
“L’esigenza di tutela della vita ha sempre la priorità, quale che sia l’iniziale natura dell’intervento operativo in mare. In altre parole, le attività di law enforcement, che fanno capo al Ministero dell’Interno, e quelle di soccorso in mare, che competono al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, esigono la cooperazione e la sinergia tutte le volte che i contesti operativi concreti lo richiedono, e in primis quando si tratta di salvaguardare l’incolumità delle persone in mare”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.
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13:23
Piantedosi: “Brusca virata scafisti, poi l’urto con la secca”
Nei momenti immediatamente precedenti al naufragio la navigazione “era proseguita fino alle 3.50, allorquando, a circa 200 metri dalla costa, erano stati avvistati dalla barca dei lampeggianti provenienti dalla spiaggia e a quel punto gli scafisti, temendo la presenza delle forze dell’ordine lungo la costa, effettuano una brusca virata nel tentativo di cambiare direzione per allontanarsi dal quel tratto di mare. In quel frangente, la barca, trovandosi molto vicino alla costa ed in mezzo ad onde alte, urta, con ogni probabilità, il basso fondale (una secca) e per effetto della rottura della parte inferiore dello scafo, comincia ad imbarcare acqua”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.
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13:20
Piantedosi: “Solo alle ore 4 per la prima volta si concretizzò esigenza di soccorso”
Intorno alle 4 di domenica “sull’utenza di emergenza 112 giunge una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall’operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Crotone. È questo il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.
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13:15
Piantedosi: “Scafisti volevano evitare controlli”
“Sulla base degli elementi acquisiti dal Ministero della giustizia, gli scafisti decidono di sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte, temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli; il piano prevedeva l’arrivo a ridosso della riva sabbiosa, con il successivo sbarco e la fuga sulla terraferma”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.
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13:15
Piantedosi: “Fiducia per accertamenti giudiziari”
“Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari“. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro.
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13:10
Piantedosi: “Grato alla Calabria per solidarietà e generosità”
“Appresa la notizia del naufragio, mi sono immediatamente recato a Cutro per testimoniare, a nome del governo, il cordoglio per le vittime e la vicinanza ai superstiti, nonché alle Amministrazioni locali. Anche in questa sede desidero rivolgere una parola di profonda gratitudine alla Calabria che, da sempre, accoglie con solidarietà e generosità i tanti migranti che sbarcano sulle sue coste e che affronta questa tragedia con compostezza e dignità non comuni”.
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13:08
Piantedosi: “Rinnovo cordoglio per le vittime”
“Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, iniziando la sua informativa alla Camera sui fatti di Cutro. Il numero dei morti “non è ancora definitivo”, ma “gli aggiornamenti giunti dalla Prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. Di questi, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, 8 sono ricoverati in ospedale, 2 minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e 3 soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati”.
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13:06
Iniziata l’informativa di Piantedosi
È cominciata pochi minuti dopo le ore 13 l’informativa del ministro dell’Interno Piantedosi alla Camera sul naufragio di migranti al largo delle coste di Steccato di Cutro.