Ucraina, la diretta – Incidente drone-jet sul mar Nero, Lavrov: “Rischi molto seri”. Colloquio tra i ministri della Difesa di Usa e Russia
Cresce il rischio di uno scontro militare dopo l'abbattimento di un drone americano da parte di un caccia della Federazione (l'intervista). Il capo del Pentagono: "Continueremo a volare dove ci è permesso". Ma la stessa Washington ammette: "Collisione probabilmente non intenzionale"
Aggiornato: 12:28
I fatti più importanti
- Shoigu ad Austin: "Voli provocatori, creano condizioni per un'escalation"
- Shoigu ad Austin: "Restrizioni sui voli non rispettate dagli Usa"
- Colloquio tra i ministri della Difesa russo e americano
- Lavrov: "Incidente tra potenze nucleari comporta rischi molto seri"
- Usa: "Collisione drone-caccia probabilmente non intenzionale"
- Austin a Mosca: "Non smetteremo di volare dove è consentito"
- Mosca: "Cercheremo di recuperare il drone americano"
- Media: "Drone Usa abbattuto dai russi era partito dalla Romania"
- Il Foglio: "Allerta servizi, da Russia taglia di 15 milioni di euro su Crosetto"
- Mosca smentisce i nuovi arruolamenti
- Putin informato del drone americano. Nessun contatto con Biden
- Esercitazione di 10 jet russi sopra Kaliningrad
- Media: "Ok della Turchia all'ingresso della Finlandia nella Nato entro maggio"
- Gb: "Aereo russo intercettato era fuori dallo spazio aereo estone"
- Russia, proposta per sospendere accordi sulla doppia tassazione
- I senatori usa chiedono l'invio di F-16 all'Ucraina
- Media russi: "Da aprile Mosca recluterà altri 400mila militari"
- Russia: "Gli Usa cessino le attività militari ai nostri confini"
- Caccia inglesi intercettano un jet russo sopra l'Estonia
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10:47
I senatori usa chiedono l’invio di F-16 all’Ucraina
Un gruppo di 8 senatori statunitensi bipartisan sta facendo pressioni sul Pentagono per inviare jet F-16 in Ucraina. In una lettera al Segretario alla Difesa Lloyd Austin, ottenuta dal giornale statunitense Politico, otto senatori hanno scritto che il conflitto tra Russia e Ucraina è “ora in un momento critico”, sostenendo che i caccia F-16 potrebbero dare a Kiev un vantaggio mentre l’invasione a tutto campo di Mosca entra nel secondo anno. “Dopo aver parlato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco il mese scorso con i leader statunitensi, ucraini e stranieri che lavorano per sostenere l’Ucraina – affermano i senatori – riteniamo che gli Stati Uniti debbano attentamente prendere in considerazione la fornitura di aerei F-16. Questa dotazione potrebbe rivelarsi un punto di svolta sul campo di battaglia”. I senatori hanno chiesto ad Austin di fornire una valutazione entro la fine della settimana su una serie di fattori necessari per trasferire con successo gli F-16 in Ucraina. Gli sforzi bipartisan per convincere l’amministrazione Biden a inviare F-16, o facilitare altri paesi a inviarli in Ucraina, sono stati rafforzati da valutazioni come quelle del generale Christopher Cavoli, il massimo comandante degli Stati Uniti e della NATO in Europa. Il mese scorso Cavoli ha detto ai legislatori a porte chiuse alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che l’invio di armi avanzate, inclusi F-16 e missili a lungo raggio, potrebbe aiutare a rafforzare le difese dell’Ucraina.
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10:47
Colpite infrastrutture civili a Kharkiv
Le forze russe hanno colpito le infrastrutture civili nella regione di Kharkiv, non sono ancora chiari i danni sui quali è in corso una verifica. Lo ha scritto su Telegram il governatore di Kharkiv, Oleg Sinegubov. “Fino ad ora non sono state registrate vittime. I servizi di emergenza sono sul posto. L’entità della distruzione è in fase di verifica”, ha affermato.
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10:46
Tajani: “Serve prudenza per evitare uno scontro Nato-Russia”
“Il rischio in un momento di grande tensione è che per un errore umano ci possa essere un incidente che provoca un’escalation. Ecco perché serve molta prudenza per chi è impegnato ai confini della Nato, ma anche nei confronti dei piloti russi. Bisogna evitare uno scontro diretto, anche se isolato, tra la Nato e la Russia”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato a Sky tg24, dopo che un drone americano è caduto sul Mar Nero nella collisione con un jet russo.
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09:26
Michel: “Per l’Ue non c’è equidistanza tra Usa e Cina”
Per l’Ue “non c’è equidistanza tra gli Usa e la Cina”, perché gli europei sono “alleati fedeli” di Washington. La Repubblica Popolare “è una realtà”, un “grande attore” sulla scena internazionale, davanti al quale bisogna “restare a schiena dritta”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.
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09:25
Michel: “Usa alleato storico, ma con la Cina si deve dialogare”
Sul tema della competitività “dobbiamo lavorare a lungo termine. Dobbiamo accelerare nell’unione del mercato di capitali e lavorare sull’innovazione, sulla quale dobbiamo fare di più e meglio. E il terzo punto è la questione del commercio. Per diversi anni il commercio è stato un punto sacro per l’Ue, un motore potente: oggi però facciamo sempre più fatica a vedere l’applicazione di accordi commerciali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, al Parlamento europeo. “Non c’è equidistanza tra Usa e Cina, siamo un alleato storico e fedele dei primi. Nel contempo la Cina è una realtà, un soggetto importante. Per questo da una parte dobbiamo guardarci negli occhi con la Cina nella difesa dei valori fondamentali, impegnarci per ridurre le dipendenze Ue, dialogare con Pechino sulle questioni globale, dal cambiamento climatico alla salute”, ha spiegato Michel.
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09:24
Mig russo decolla dalla Bielorussia: allerta aerea in tutta l’Ucraina
Su tutte le regioni delll’Ucraina è scattato l’allarme aereo dopo che il velivolo da guerra Mig-31k russo è decollato dalla Bielorussia. Lo riporta il gruppo di monitoraggio Belarusian Gayun, come riporta Unian.
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09:24
Michel: “Nessun passo della Russia verso la pace”
“Le forze russe lanciano tra 20mila e 50mila granate al giorno negli ultimi mesi. L’Ucraina ha bisogno di munizioni ed ecco perché abbiamo lavorato sulla proposta dell’Estonia per sostenere le forniture di munizioni all’Ucraina. Noi vorremmo vedere un’escalation verso la pace ma la Russia non ha bloccato quella per la guerra. Serve una decisione dell’aggressore ma non vediamo passi del Cremlino e continuiamo a combattere una battaglia per la pace. Noi sosteniamo la proposta di pace del presidente Zelensky”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al Pe.
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08:46
12 attacchi missilistici e 40 raid aerei russi in 24 ore
Nelle ultime 24 ore la Russia ha lanciato contro l’Ucraina 12 attacchi missilistici, 40 raid aerei oltre a più di 100 razzi da lanciatori multipli, che hanno provocato vittime e danni nelle oblast di Kramatorsk e di Donetsk, secondo un bilancio mattutino dello Stato maggiore interforze di Kiev, citato dal Kyiv Independent. Bombardamenti su Zatoka, sulla regione di Odessa, Ivanivka, sulla regione di Kherson hanno creato danni alle infrastrutture, fra cui a un asilo nido. Kiev rivendica di aver respinto 90 attacchi nemici e di aver bersagliato nove basi temporanee russe, tre sistemi di difesa antiaerea e tre postazioni di comando di Mosca sul suo territorio.
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08:36
Media russi: “Da aprile Mosca recluterà altri 400mila militari”
A partire dal primo aprile, la Russia inizierà un nuovo reclutamento di militari a contratto, il ministero della Difesa ha inviato ordini alle regioni indicando il numero di persone che dovranno firmare: i media regionali russi hanno scritto che un totale di 400.000 militari a contratto dovranno aggiungersi all’esercito, secondo i piani del ministero della Difesa della Federazione. Lo riporta il sito di Radio Svoboda. Secondo il quotidiano Vyrstka gli uffici di registrazione e arruolamento stanno cercando di compensare le perdite dell’esercito russo.
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08:35
Esercitazioni militari di Russia, Cina e Iran nel Golfo dell’Oman
Le forze armate di Cina, Iran, Russia e di altri Paesi terranno, da oggi, 15 marzo, fino al 19 marzo un ciclo di esercitazioni congiunte navali, denominate ‘Security Bond – 2023’, nel Golfo di Oman. Si tratta, ha riferito una nota del ministero della Difesa di Pechino, di operazioni sviluppate sui cicli già tenuti da Cina, Iran e Russia nel 2019 e nel 2022.