Ucraina, la diretta – Cina agli Usa: “Ostacolate i colloqui di pace”. Washington: “Se armate Mosca rischio conflitto globale”. Von der Leyen andrà a Pechino con Macron
Podolyak: "Telefonata tra Xi e Zelensky? È complicato". Intanto, dopo Sanchez, altri due leader Ue andranno a Oriente. Il premier spagnolo: "Documento cinese interessante, Pechino deve essere ascoltata". Von der Leyen andrà a Pechino con Macron
Aggiornato: 10:20
I fatti più importanti
- Biden: "La Cina non ha dato armi alla Russia"
- Sanchez: "Piano cinese ha spunti interessanti"
- Von der Leyen andrà in Cina con Macron
- Usa: "Se la Cina arma Mosca si rischia un conflitto globale"
- Medvedev: "Pronti ad arrivare fino a Leopoli se serve"
- Pechino: "Gli Usa ostacolano i colloqui di pace, che intenzioni hanno?"
- Raid missilistico russo nel Donetsk, cinque morti
- Podolyak: "Meloni ha spiegato all'Ue i rischi di non aiutare l'Ucraina"
- Medvedev: "Istruttori militari occidentali in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi"
- "A Kherson 74 attacchi in 24 ore, un morto"
- Medvedev: "Con uranio impoverito gli ucraini aprono il vaso di Pandora"
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10:17
Podolyak: “Telefonata Xi-Zelensky? È complicato”
Sull’attesa telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping “ci sono dei piani” ma anche delle “difficoltà” per la posizione di Pechino. Lo afferma il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, citato da Ukrainska Pravda. “È abbastanza complicato. La Cina non ha ancora trovato la sua nuova collocazione politica, ovvero, se vuole farsi carico della questione di un accordo tra Russia e Ucraina o se rimarrà prudentemente in disparte”, ha affermato Podolyak.
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10:16
Medvedev: “Istruttori militari occidentali in Ucraina sarebbero obiettivi legittimi”
Specialisti militari occidentali che dovessero essere inviati in Ucraina per l’uso delle nuove armi fornite diventerebbero “obiettivi legittimi” degli attacchi russi. Lo ha detto l’ex presidente Dmitry Medvedev. Dal punto di vista delle leggi di guerra, ammette Medvedev, la fornitura di armi non costituisce di per sé un coinvolgimento diretto in un conflitto. “Ma se specialisti militari vengono mandati con queste armi, questo è un chiaro segno che un Paese è coinvolto nel conflitto”, sottolinea.
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10:14
“Cinque droni russi su Kryvyi Rih, uno abbattuto”
Nella notte le forze russe hanno colpito l’area di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipropetrovsk, lanciando cinque droni di cui uno è stato abbattuto. Lo riferiscono le autorità militari ucraine locali. “I militari del comando aereo “Est” hanno abbattuto uno “Shahed”. Cinque Uav hanno colpito un bersaglio”, ha scritto su Telegram Serhiy Lysak, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk. Al momento non sono state segnalate vittime. Le conseguenze dell’attacco sono in corso di accertamento.
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10:12
“A Kherson 74 attacchi in 24 ore, un morto”
Il capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson riferisce su Telegram che nelle ultime 24 ore le forze russe hanno lanciato “74 attacchi, sparando 423 artiglieria pesante e proiettili Grad Mlrs”, sulla regione, mentre nella città di Kherson, bombardata quattro volte, “12 proiettili si sono abbattuti su quartieri residenziali, case private, condomini e una struttura sanitaria. Una persona è stata uccisa”.
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10:10
Filorussi: “Avvistati sempre più jet ucraini nel Donbass”
Gli addetti all’osservazione aerea delle forze armate russe hanno notato un uso crescente di jet militari da parte delle forze ucraine nella zona di Kupyansk, nel Lugansk, in Donbass: lo scrive la Tass, che cita una fonte militare filorussa locale. “I nostri posti di osservazione di difesa aerea hanno comunicato un numero crescente di voli di caccia militari nemici”, ha dichiarato all’agenzia russa Andrei Marochko, ufficiale in pensione della milizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, che ha parlato di avvistamenti di Sukhoi Su-24 e Su-27 e di Mig-29 ucraini di fabbricazione sovietica.
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10:07
Medvedev: “Con uranio impoverito gli ucraini aprono il vaso di Pandora”
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, l’ex capo dello Stato Dmitry Medvedev, ha esortato gli ucraini a riflettere prima di consentire ai loro alleati occidentali di fornire munizioni all’uranio impoverito. “Penso che in questo momento sarebbe bello anche per la stessa popolazione, che è rimasta all’interno dello stato ucraino, chiedersi: vogliono che vengano usate armi del genere? Dopotutto, aprono il vaso di Pandora”, ha detto Medvedev in un’intervista con i media russi e gli utenti di VKontakte, rispondendo a una domanda della Tass. “Sono loro che lo fanno, e non viceversa”.