Israele, la diretta – Netanyahu annuncia il rinvio della riforma della giustizia: “Evitare la guerra civile”. Scontri tra estremisti di destra e polizia
Nella notte oltre 700mila persone in piazza e lunedì mattina sciopero generale. Netanyahu a colloquio con chi lo sostiene, ma l'estrema destra di Ben Gvir lo minaccia: "Se si ferma noi fuori dall'esecutivo". E "Bibi" perderebbe la maggioranza. Due manifestanti entrano alla Knesset
Aggiornato: 21:32
I fatti più importanti
- LA GIORNATA - Netanyahu cede e rinvia la riforma della giustizia
- Scontri tra manifestanti pro-riforma e polizia a Tel Aviv
- Netanyahu annuncia il rinvio della riforma della giustizia
- Alle 19 il discorso di Netanyahu alla Knesset
- Manifestanti di destra si riuniscono a Gerusalemme
- Netanyahu arrivato alla Knesset
- Otzma Yehudit disposta a ritardare la riforma in cambio di una Guardia Nazionale controllata da Ben-Gvir
- La Borsa di Tel Aviv chiusa per sciopero
- Almeno 80mila persone fuori dalla Knesset
- Sciopero anche nelle ambasciate: molte chiuse
- Due manifestanti entrano alla Knesset
- Allerta per gli scontri davanti alla Knesset
- La catena di scioperi nel Paese
- Proteste in tutto il Paese. Migliaia alla Knesset
- La più grande catena di market si unisce allo sciopero
- Il punto - Dal ministro cacciato agli scioperi
- Si allarga la protesta: fermi anche porti e ospedali
- L'estrema destra: "Via dal governo senza riforma"
- Il maggior sindacato annuncia sciopero generale
- Il governo discute il congelamento della riforma
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19:22
Netanyahu annuncia il rinvio della riforma della giustizia
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso di sospendere la seconda e terza lettura alla Knesset della riforma della giustizia e dare “tempo” per un esame allargato nella prossima sessione parlamentare per “raggiungere un’intesa”. Lo ha detto in un discorso alla nazione.
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18:32
Alle 19 il discorso di Netanyahu alla Knesset
Il premier Benyamin Netanyahu parlerà alle 20.05 (le 19.05 in Italia) sulla situazione politica in Israele. Lo ha fatto sapere l’ufficio del premier. Il discorso di Netanyahu era atteso questa mattina, poi durante il corso della giornata, è slittato di volta in volta. Secondo i media e il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, Netanyahu potrebbe annunciare un rinvio della riforma fino alla ripresa dei lavori della Knesset dopo la pausa per la Pasqua ebraica ai primi di maggio.
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17:46
Manifestanti di destra si riuniscono a Gerusalemme
Migliaia di simpatizzanti della destra sionista stanno convergendo a Gerusalemme per partecipare ad una grande manifestazione di sostegno alla riforma giudiziaria indetta dai partiti ‘Sionismo religiosò e ‘Potenza ebraicà che fanno parte della coalizione governativa di Netanyahu. Questa dimostrazione è stata definita “di emergenza” per rispondere con una prova di forza sul terreno alla precedente dimostrazione di fronte alla Kenesset degli oppositori di Netanyahu, a cui hanno preso parte secondo la polizia quasi 100 mila persone. “Basta con lo strapotere della Corte Suprema – si legge in uno degli striscioni della destra. – Riforma subito”. E anche: ‘”l popolo ha deciso, riforma adesso”. Altri espongono cartelli in cui affermano: “Non vogliamo essere cittadini di serie B”. Un sito ortodosso, che sostiene questa manifestazione, ha scritto: “Chi è col Signore, venga a noi. Non ci faremo rubare la Torah e la nostra sacra Terra”.
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17:29
Netanyahu arrivato alla Knesset
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato alla Knesset dopo aver ritardato per più di sette ore il suo discorso sulla riforma giudiziaria. Lo scrive il Times of Israel.
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17:27
Otzma Yehudit disposta a ritardare la riforma in cambio di una Guardia Nazionale controllata da Ben-Gvir
Il partito di estrema destra Otzma Yehudit di Itamar Ben Gvir ha detto di essere disponibile a rinviare la riforma fino alla ripresa della Knesset, dopo la Pasqua ebraica, a patto che il governo esamini subito la creazione di una ‘Guardia nazionale’ sotto la guida dello stesso Ben Gvir. Lo riferiscono i media secondo cui la formazione ha diffuso una lettera con l’impegno in questo senso firmata dal premier Benyamin Netanyahu al termine dell’incontro con Ben Gvir. “Ho accettato di rimuovere il mio veto – ha scritto – in cambio di questo impegno”.
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17:23
Manifestanti bloccano le strade verso Gaza Street
I manifestanti che protestano contro la riforma giudiziaria son in marcia verso Gaza Street effettuando un blocco stradale.
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15:44
La Borsa di Tel Aviv chiusa per sciopero
La Borsa di Tel Aviv resterà chiusa domani. Lo ha annunciato la Federazione del lavoro Histadrut, il principale sindacato israeliano, spiegando che a partire da martedì la borsa di Tel Aviv sarà completamente chiusa. Una dichiarazione che segue l’annuncio di questa mattina quando l’Histadrut ha spiegato di voler coordinare uno sciopero dei lavoratori di vasta portata per impedire l’attuazione della revisione giudiziaria voluta dal governo Netanyahu.
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15:28
Il ministro delle Finanze: “Non rinunciamo alla riforma”
Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze e leader di Sionismo religioso, non intende rinunciare alla riforma giudiziaria. “Non dobbiamo fermare per alcun motivo la riforma. Siamo la maggioranza – ha affermato su Twitter -, non dobbiamo arrenderci alla violenza, all’anarchia, agli scioperi selvaggi, alla disobbedienza. Ci troviamo tutti alle 18 alla Knesset. Non consentiremo che ci rubino i nostri voti e il nostro Stato”. Anche Ben Gvir ha annunciato di partecipare alla manifestazione.
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15:03
Almeno 80mila persone fuori dalla Knesset
Sono almeno 80.000 i manifestanti che sono radunati fuori dalla Knesset, il parlamento israeliano, per protestare contro la riforma del sistema giudiziario voluta dal governo guidato da Netanyahu. Lo riferisce il sito Haaretz, citando fonti della polizia.
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14:38
Sciopero anche nelle ambasciate: molte chiuse
Anche le ambasciate israeliane nel mondo, compresa quella in Italia, partecipano allo sciopero generale contro la riforma della giustizia. “L’Histadrùt, il maggiore sindacato israeliano, ha dato indicazione di scioperare a tutti i dipendenti governativi, incluse le missioni diplomatiche israeliane nel mondo. L’Ambasciata d’Israele rimarrà chiusa da oggi fino a nuovo avviso e non saranno forniti servizi consolari”, scrive su Twitter l’ambasciata israeliana a Roma. Simili messaggi sono stati diffusi da altre ambasciate. Un portavoce dell’ambasciata negli Stati Uniti ha confermato la chiusura, scrive Times of Israel.