Ucraina, la diretta – Nato: “Piano di aiuti militari pluriennale a Kiev”. Mosca: “Siamo in una fase di guerra calda con gli Usa”

Il vice ministro degli Esteri russo attacca gli Stati Uniti, "direttamente coinvolti in una guerra ibrida con la Russia in una varietà di settori". Zelensky in visita a Varsavia. Lukashenko da Putin a Mosca. L’ambasciatore cinese presso l’Ue Fu Cong: “Non siamo schierati con la Russia"

Aggiornato: 10:54

  • 15:28

    Cnn: “Mosca ha problemi a reclutare militari addestrati”

    Funzionari occidentali hanno dichiarato alla Cnn di ritenere che la Russia abbia un problema a reclutare ulteriore “personale militare addestrato”. “La Russia ha riconosciuto di aver bisogno di 400.000 uomini in più, e non solo per il conflitto (in Ucraina), ma anche per far fronte alle nuove formazioni che saranno poste sul nuovo confine con la Nato e la Finlandia”, hanno detto i funzionari in un briefing tenuto oggi, rispondendo a una domanda dell’emittente statunitense. Le fonti della Cnn hanno affermato di aver visto la Russia aumentare la durata della coscrizione e ampliare la fascia d’età, ma hanno notato che non hanno fatto alcuno sforzo per lanciare una seconda mobilitazione: “Non è chiaro se la popolazione sia in grado di sostenere un altro ciclo di mobilitazione e se il Cremlino voglia effettivamente testare la capacità di resistenza della popolazione, ma il fatto che non l’abbia fatto ci indica che ha qualche preoccupazione al riguardo”, hanno detto i funzionari, aggiungendo che, oltre a far sì che le persone in Russia si arruolino nell’esercito, Mosca ha avuto difficoltà a fornire loro un addestramento. “Abbiamo visto unità russe addestrate in Bielorussia, abbiamo visto altre forze russe localizzate essere spinte direttamente al fronte senza alcun tipo di addestramento”, hanno detto. “Hanno un problema reale nel generare manodopera militare addestrata”.

  • 13:25

    Ambasciatore della Cina in Europa: “Non siamo dalla parte della Russia nel conflitto in Ucraina”

    L’ambasciatore cinese presso l’Ue Fu Cong ha dichiarato in un’intervista al New York Times che la Cina non è dalla parte della Russia nella guerra in Ucraina e ha ridimensionato l’espressione ‘amicizia senza limitì siglata alla vigilia dell’invasione russa in Ucraina. Alcune persone, sostiene il diplomatico, “hanno deliberatamente frainteso questo perché c’è la cosiddetta amicizia o relazione ‘senza limitì”. Ma, ha aggiunto, “il ‘no limit’ non è altro che retorica”. Quanto alla telefonata che non arriva tra il presidente ucraino Zelensky e il presidente cinese Xi, Fu Cong sostiene: “So che la gente si è fissata sulla telefonata presidenziale” ma “il fatto che il presidente Xi non parli con Zelensky non significa che la Cina sia dalla parte della Russia sulla questione ucraina”. 

  • 13:16

    La Spagna rinvia la consegna dei Leopard

    La Spagna invierà nella seconda metà di aprile i primi sei carri armati Leopard promessi all’Ucraina. Lo ha precisato in dichiarazioni a Tve il ministro della Difesa, Margarita Robles, confermando quello che viene considerato come un rinvio nella fornitura. Gli altri quattro tank dei dieci totali promessi sono in manutenzione e saranno inviati nei prossimi mesi all’esercito ucraino. Nei giorni scorsi la stessa Robles in un’audizione in Parlamento aveva precisato che i primi sei Leopard sarebbero stati inviati a Kiev subito dopo Pasqua.

  • 12:40

    Ucraina, azienda statale di armi aumenta la produzione nonostante gli attacchi agli impianti

    La conglomerata militare statale ucraina Ukroboronprom ha aumentato la sua produzione nonostante i suoi impianti abbiano subito più di 150 attacchi dall’inizio dell’invasione del Paese da parte delle forze russe nel febbraio del 2022: lo ha detto il direttore generale del gruppo, Yurii Husiev, come riporta il Kyiv Independent.
    Il manager ha spiegato che attualmente 119 aziende operano sotto la bandiera di Ukroboronprom, rendendo le loro strutture un obiettivo primario per le forze russe. Nonostante le sfide, ha sottolineato Husiev, la conglomerata è riuscita a incrementare la sua produzione collaborando con aziende private e trasferendo alcuni dei suoi stabilimenti. “Anche se tutte le nostre fabbriche sono state colpite da 150 attacchi, non è cessata alcuna produzione. Anzi, non solo stiamo continuando le operazioni, ma stiamo anche aumentando il loro volume di produzione”, ha affermato. Ukroboronprom collabora con 100 aziende che in precedenza non avevano nulla a che fare con le Forze Armate, ha aggiunto sottolineando che il gruppo sta anche lavorando con i capi delle amministrazioni militari regionali per soddisfare le esigenze dell’esercito. 

  • 12:39

    Cremlino: “Ad ora non ci sono le condizioni per i negoziati”

    “Per ora la Russia non vede le precondizioni per i colloqui con l’Ucraina”. Lo ribadisce il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass. 

  • 12:29

    Peskov: “Colloqui Putin-Lukashenko anche sull’Ucraina”

    Il presidente russo Vladimir Putin e quello bielorusso Alexander Lukashenko “scambieranno sicuramente opinioni” sulla proposta di Minsk di arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina e avviare negoziati, durante i loro colloqui previsti oggi e domani a Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Tass.  

  • 12:28

    Zelensky in visita a Varsavia

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Polonia: lo rende noto la presidenza polacca. Si tratta della prima visita ufficiale del leader ucraino nel Paese dall’inizio della guerra. In mattinata Zelensky incontrerà il presidente polacco Andrzej Duda. Oltre al presidente polacco, Zelensky incontrerà il primo ministro Mateusz Morawiecki e “ci saranno molti altri incontri bilaterali e multilaterali”, ha reso noto l’addetto stampa del presidente, Sergei Nikiforov, come riportano i media nazionali. Il leader ucraino incontrerà anche imprese polacche, volontari e sindaci delle città confinanti con l’Ucraina. “E, cosa più importante, la sera ci sarà un grande discorso del presidente per i polacchi e gli ucraini che sono permanentemente o temporaneamente in Polonia – ha sottolineato Nikiforov -. Questa è davvero la prima visita del presidente in Polonia… vale a dire, andiamo in Polonia intenzionalmente per la prima volta dall’inizio della guerra”. Secondo Nikiforov, il tema della difesa avrà la precedenza nei colloqui. “La difesa verrà prima di tutto, ovviamente – ha affermato -. Parleremo di difesa, economia, traffico transfrontaliero, in particolare, comunicazioni ferroviarie, maggiori opportunità per attraversare il confine. Parleremo molto di economia e ci sarà un incontro con le imprese. Parleremo dei nostri affari europei, delle sanzioni. C’è un lungo elenco di argomenti”. 

  • 12:25

    Donetsk, bombe russe uccidono 6 civili

    Sei persone sono morte e altre 7 sono rimaste ferite nel bombardamento russo sulla regione di Donetsk. Lo afferma l’Ufficio del procuratore generale ucraino, come riporta Ukrainska Pravda. Nell’attacco sono state colpite soprattutto zone residenziali. I morti sono “due minatori a Toretsk, uno spedizioniere di montagna e un’infermiera, una commessa di Krasnogorovka e altri tre uomini che vivevano nel villaggio Lastochkino, nel distretto di Pokrovsky”, si legge nel messaggio del procuratore.  

  • 12:24

    Podolyak: “La guerra finirà fino a quando non sarà liberata la Crimea”

    Tutti pensavano che la Crimea sarebbe stata di nuovo ucraina tra 20 o 50 anni, ma la guerra iniziata dalla Russia ha creato i prerequisiti per la possibile liberazione della Crimea già ora. La guerra continuerà fin quando anche la Crimea non sarà liberata. Ne è convinto Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina. In un’intervista a Radio Liberty, si dice sicuro che la Russia non abbia le risorse per tenere Crimea, Donetsk e Luhansk. “Tra sei mesi l’Ucraina entrerà in Crimea e, prima di tutto, sarà necessario sottoporre a processo i collaboratori di Mosca. La Crimea sarà parte dell’Ucraina e coloro che non accettano di vivere in Crimea secondo le regole dell’Ucraina possono lasciare la penisola. E il ponte di Kerch sarà smantellato”. “Sicuramente in pochissimo tempo – ha precisato Podolyak – sei mesi, o cinque, o sette, saremo in Crimea. Forse questo è troppo ottimistico, ma è un ottimismo realistico. Lo ripeto ancora una volta, la Russia non ha risorse sufficienti per contenere la situazione. Non ci sarà una guerra per la Crimea – ha aggiunto – Ci sarà una guerra per il diritto di esistere nel mondo democratico, nel quadro del diritto internazionale. C’è una guerra in corso per questo. Questa non è una guerra per il territorio, il territorio è solo uno degli elementi. Questa è una guerra perché nessuno può venire a casa tua e dire: ‘Guarda, ho un po’ più di pistole, ho un po’ più di missili da crociera, quindi dammi quello che voglio’. La guerra in corso è per il diritto all’esistenza del mondo civilizzato. E in questo mondo civilizzato non c’è posto per la Russia di oggi. E quindi, ovviamente, la guerra continuerà fino a quando l’intero territorio dell’Ucraina non sarà liberato”.

  • 12:21

    Mosca: “Siamo in una fase di guerra calda con gli Usa”

    Russia e Usa sono entrati in una fase di “conflitto caldo”, ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov alla radio Sputnik. “Ora siamo nella fase di un caldo conflitto con gli Stati Uniti. Stiamo assistendo al coinvolgimento diretto di questo Stato in una guerra ibrida con la Russia in una varietà di settori. Alcune forme di questa guerra sono semplicemente senza precedenti – semplicemente non esistevano e non potevano esistere durante la Guerra fredda“, ha denunciato Ryabkov secondo quanto riporta Ria Novosti.