25 aprile, il corteo nazionale a Milano. L’Anpi: “Siamo in 100mila”. La Russa: “Antifascismo usato in modo strumentale” – la giornata
La premier scrive sul Corriere che "la destra è incompatibile con qualsiasi nostalgia del fascismo" (leggi). La Comunità ebraica di Roma replica: "Si tratta di avere il coraggio dell'antifascismo". Il capo dello Stato a Cuneo: "Dalla Resistenza spinta a superare le ambiguità" (leggi)
Aggiornato: 12:56
I fatti più importanti
- La Russa: "I valori della lotta al fascismo sono in Costituzione"
- La Russa: "Qualcuno ha usato l'antifascismo a fini strumentali"
- La Russa: "I conti col fascismo li abbiamo fatti a Fiuggi"
- La Russa: "Io antifascista? Se si intende un no alla dittatura, allora sì"
- Sala: "Mattarella ha ristabilito la storia"
- Corteo a Milano, l'Anpi: "Oltre 100mila partecipanti"
- La Russa rende omaggio al monumento a Jan Palach
- La Russa: "Oggi festeggiamo la sconfitta del fascismo"
- Corteo a Milano, l'Anpi: "Con noi 80mila persone"
- Milano, Schlein arriva al corteo: accolta dagli applausi
- Sala: "Meloni ci metta la faccia e si dica antifascista"
- Milano, partito il corteo nazionale: in testa presidente Anpi e sindaco
- Grosseto, il sindaco contestato dall'Anpi: costretto a fermare il discorso
- Mattarella: "Resistenza è anche pagare le tasse"
- Mattarella: "Ora e sempre resistenza"
- Mattarella: "Dalla resistenza spinta a superare le ambiguità"
- Mattarella: "Molti morti per servilismo collaborazionisti"
- Mattarella: "Costituzione figlia dell'antifascismo"
- Mattarella: "La Repubblica s'inchina alle vittime"
- Mattarella: "Resistenza fu rivolta morale dei patrioti per riscatto nazionale"
- Conte: "Da Meloni premesse per una festa condivisa"
- Mattarella: "La Costituzione nacque dove caddero i partigiani"
- Landini: "Non c'è bisogno di cambiare il significato della Festa della Liberazione"
- Anpi Roma: "Tutti d'accordo nel chiedere le dimissioni di La Russa"
- Mattarella arrivato al parco della Resistenza di Cuneo
- De Magistris: "Cacciare fascismo e fascisti dalle istituzioni"
- Sala: "La lettera di Meloni non aggiunge nulla"
- Landini: "La storia non si cambia, liberi grazie alla lotta al nazifascismo"
- Dureghello: "Lettera di Meloni? Non si tratta di nostalgie, ma del coraggio dell'antifascismo"
- Mattarella all'Altare della Patria. Presenti Meloni, La Russa e Fontana
- Meloni scrive una lettera: "Destra incompatibile con nostalgia del fascismo"
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09:59
Mattarella depone la corona di alloro – Video
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09:57
Ruotolo (Pd): “Meloni neanche questa volta si è definita antifascista”
“La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella lettera apparsa sul Corriere della Sera di oggi parla del 25 Aprile come della festa della Libertà. Per noi resta la festa della Liberazione perché senza la liberazione dal nazifascismo non ci sarebbe stata la libertà. È evidente quindi che permane una grave reticenza che non è superata dalle parole. Se i conti la destra italiana li ha fatti da tempo come è possibile che un provocatore seriale sia ancora presidente del Senato? La presidente Meloni ribadendo la sua incompatibilità con qualsiasi nostalgia non è riuscita neanche questa volta a definirsi antifascista”. Lo dice Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, cultura, culture, memoria del Partito Democratico
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09:53
Gli auguri di Salvini con le parole di Fallaci
“Buon #25 Aprile a tutti voi”. Lo scrive il vice premier Matteo Salvini che, su Twitter, pubblica una foto dell’Altare della Patria e una citazione di Oriana Fallaci: “La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere”.
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09:52
Dureghello: “Lettera di Meloni? Non si tratta di nostalgie, ma del coraggio dell’antifascismo”
“Non si tratta di nostalgie ma del coraggio del valore assoluto dell’antifascismo, innegabilmente riconosciuto da noi tutti e riconosciuto dalla Costituzione che ci rende ancora cittadini liberi e democratici”. Così la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, commentando la lettera al Corriere della Sera della premier Giorgia Meloni, dopo la cerimonia a Porta San Paolo in occasione del 25 aprile. “Credo che davvero ci sia uno sforzo da parte di tutti per unire. Il 25 aprile è di tutti. Non ci sono stati colori politici, differenze di religione, nessun distinguo tra chi ha scelto in quegli anni di sacrificarsi per la libertà di tutti. Ritroviamo questo valore di unità, nessuno se ne appropri né da una parte né dall’altra”, aggiunge Dureghello, commentando anche le parole dei giorni scorsi del presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Penso che dobbiamo essere qua a presidiare e impedire qualunque allontanamento dai valori originari. Non credo che nelle istituzioni oggi questo sia presente ma siamo qui a rivendicare che presidieremo”.
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09:49
Terminata la cerimonia all’Altare della Patria
Al termine della cerimonia del 25 aprile, il presidente della Repubblica Mattarella, affiancato dal ministro della Difesa Crosetto, ha ricevuto nuovamente gli onori militari e ha ascoltato ancora una volta l’inno nazionale. Successivamente il presidente Mattarella ha salutato con una stretta di mano la premier Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la presidente della Corte Costituzionale Costituzionale Silvana Sciarra, trattenendosi per un breve scambio di battute ai piedi dell’Altare della Patria. Il capo dello Stato ha lasciato Piazza Venezia e in mattinata è atteso in Piemonte per le celebrazioni del 78/mo anniversario della Liberazione.
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09:48
Mattarella a Cuneo poi a Boves: il programma
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio all’Altare della Patria in occasione dell’Anniversario della Liberazione. Insieme a lui i presidenti del Senato, Ignazio La Russa; della Camera, Lorenzo Fontana; del Consiglio, Giorgia Meloni; della Corte costituzionale, Silvana Sciarra; il ministro della Difesa, Guido Crosetto; il capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone; i vertici delle Forze Armate e altre autorità civili.
Al termine della cerimonia, il Capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa, si recherà a Cuneo, dove alle 11 renderà omaggio al Monumento della Resistenza, visiterà in forma privata il Museo Casa Galimberti, quindi al Teatro Torselli interverrà alla cerimonia commemorativa del 25 aprile. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, Mattarella sarà a Borgo San Dalmazzo, al Memoriale della deportazione Museo Memo4345, che racconta la Shoah e ricorda in particolare gli ebrei deportati da questo paese.Poi sarà a Boves al Monumento alla Resistenza. Qui si consumò un massacro di civili innocenti da parte dell’esercito nazista il 19 settembre 1943. Altri due eccidi, sempre nello stesso paese della provincia di Cuneo, avvennero tra il 31 dicembre 1943 ed il 3 gennaio 1944. A scatenare i rastrellamenti e la repressione dei militari tedeschi furono il rapimento di due soldati delle SS e la morte di un terzo per mano della formazione partigiana locale comandata da Ignazio Vian, una delle prime a sorgere in Italia.
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09:46
Mattarella depone la corona di alloro al Milite Ignoto
Il presidente della Repubblica Mattarella ha deposto la corona di alloro al Milite Ignoto per le celebrazioni del 25 aprile all’Altare della Patria. Si è poi fermato davanti al monumento per un momento di raccoglimento. Il presidente è stato seguito dalla premier Giorgia Meloni, dal presidente del Senato Ignazio La Russa, dal presidente della Camera Lorenzo Fontana e da altre cariche istituzionali. tra cui il ministro della Difesa Crosetto. Dopo la deposizione della corona, Mattarella ha salutato, tra gli altri, il sindaco di Roma Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Rocca e i massimi vertici militari e le associazioni combattentistiche d’arma.
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09:40
Mattarella all’Altare della Patria. Presenti Meloni, La Russa e Fontana
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile. Ad accoglierlo il ministro della Difesa Guido Crosetto e, tra gli altri, il capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone.
Il capo dello Stato ha ricevuto gli onori militari e, successivamente, ha ascoltato l’Inno nazionale. Già presenti le massime autorità istituzionali: la premier Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, a cui il presidente della Repubblica ha stretto la mano prima di salire all’Altare della Patria.