Ucraina – Kiev abbatte un proprio drone sulla capitale. “Perso il controllo, abbattuto per precauzione”

Le esplosioni sulla sede del potere russo infiammano (ulteriormente) il vocabolario di guerra. Il presidente ucraino ricevuto alla Corte penale: “Vogliamo Putin condannato qui”. Per i russi dietro al raid di ieri “ci sono gli Usa”. Ecco cosa sappiamo. Nella notte Kiev sotto attacco: “Il più duro del 2023”

Aggiornato: 22:49

  • 13:43

    Cremlino: “Putin non interverrà sull’attacco”

    Parola d’ordine a Mosca, sminuire, al di là delle roboanti accuse agli Usa. Il presidente Vladimir Putin non interverrà sull’attacco contro il Cremlino della notte fra martedì e mercoledì, ha riferito a più 24 ore di distanza il portavoce, Dmitry Peskov, precisando che non sarà neanche convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale ma ci sarà solo, domani, un briefing di Putin già in programma con i componenti permanenti del Consiglio. Occasione in cui “è possibile presumere con un alto livello di certezza che sarà affrontata la questione”. L’operazione militare speciale manterrà la sua rotta, ha aggiunto Peskov, senza chiarire se questo significa che non ci sarà, perlomeno nell’immediato, la risposta anticipata da Mosca ieri. “È un no in risposta alle domande. Non è in programma un intervento speciale, non una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza“, ha affermato. 

  • 12:43

    Zakharova: “Un tossicodipendente entusiasta della bomba atomica”

    “Un tossicodipendente entusiasta della bomba atomica”: così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha definito in un commento su Telegram le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Corte penale internazionale, secondo le quali quella con la Russia deve essere “l’ultima guerra”.

  • 12:10

    Confermata la parata della Giornata della vittoria il 9 maggio, ma solo a Mosca

    Confermata la parata della Giornata della vittoria per il 9 maggio ma solo a Mosca, dove comunque è stata cancellata la marcia del Reggimento immortale, la sfilata di cittadini russi con le fotografie dei parenti morti nella ‘Grande guerra patriottica’, una iniziativa nata dal basso nel 2011, dall’idea di tre giornalisti di Tomsk, di cui il Cremlino si è appropriato nel 2015, snaturandone il carattere non politico e spontaneo. In questi anni, il presidente Vladimir Putin aveva guidato la marcia, che si svolgeva dopo la parata militare. La marcia del Reggimento era stata cancellata, già probabilmente per ragioni di sicurezza, il 18 aprile scorso, prima quindi dell’attacco al Cremlino della notte fra martedì e mercoledì. In almeno 21 città del Paese, fra cui Kaluga, Ryazan, Oryol, Saratov, Lipetsk, Elets e Tyumen, sono state cancellate le parate della giornata della Vittoria che commemorano la vittoria di Mosca sulla Germania nazista “per ragioni di sicurezza”, come è stato in questo caso spiegato ufficialmente, ha scritto il sito di notizie indipendenti Verstka. A Pskov e Velikiye Luki la decisione di cancellare le parate è stata presa nel quadro dei timori “per i partecipanti all’operazione militare speciale”. Il governatore della regione di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha spiegato che i reduci di guerra impegnati in un percorso di riabilitazione “percepiscono i fuochi di artificio in modo completamente diverso”. A Kursk, si è solo detto che la parata è stata cancellata “alla luce della situazione attuale”. Gli eventi commemorativi sono stati cancellati anche a Bryansk, Krasnodar e Sochi, ma senza alcuna spiegazione.

  • 12:08

    Zelensky: “Tribunale speciale per Mosca, sia l’ultima guerra”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla Corte penale internazionale dell’Aia ha detto che solo “la creazione di un tribunale speciale per l’aggressione russa sarebbe in grado di rispondere all’aggressione di Mosca”. “È ingiusto nei confronti delle generazioni future lasciare problemi che non possiamo risolvere ora”, è “sbagliato che qualcuno abbia paura di dare piena forza alla giustizia: questa è “la guerra che non volevamo, quella che deve essere l’ultima”. Il presidente ha ricevuto un lungo applauso a conclusione del suo discorso.  

  • 12:07

    Cremlino: “Il Papa vuole la pace, ma non ci risulta un piano”

    “Sappiamo che il Pontefice pensa costantemente alla pace e a come mettere fine a questo conflitto, ma non siamo a conoscenza di alcun piano dettagliato proposto dal Vaticano”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, in merito alla missione di pace di cui ha parlato Papa Francesco

  • 12:07

    Zelensky: “Vogliamo vedere Putin condannato qui all’Aja”

    “Vogliamo tutti vedere qui un Vladimir diverso, Vladimir Putin, colui che merita di essere condannato per azioni criminali, qui all’Aia nella capitale del diritto internazionale”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all’Aia alla sede della Corte internazionale penale (Cpi). E ha aggiunto: “Sono sicuro che succederà”.  

  • 12:06

    Mosca: “Attacchi da Kiev senza precedenti”

    “Le attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine in Russia stanno raggiungendo un livello senza precedenti”: lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca un giorno dopo la denuncia di un attacco con due droni sul Cremlino

  • 11:42

    Peskov: “Gli Usa dietro l’attacco al Cremlino”

    Ci sono gli Usa dietro all’attacco compiuto sul Cremlino con due droni inviati dall’Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • 11:25

    Cina: “La nostra posizione non è cambiata dopo il voto all’Onu”

    La Cina ha detto che la sua posizione sulla guerra in Ucraina “non è cambiata” dopo il voto all’Onu del 26 aprile di sostegno alla risoluzione che descriveva il conflitto come “aggressione da parte della Federazione Russa“. La missione permanente cinese all’Onu, in una email al South China Morning Post (Scmp), ha chiarito che il voto era “sull’intero testo e non un’approvazione di quel paragrafo” specifico. “La posizione della Cina non è cambiata e il voto non ha nulla a che fare con la telefonata tra i capi due di stato” di Pechino e Kiev, Xi Jinping e Volodymyr Zelensky, avvenuta sempre il 26 aprile.

  • 09:51

    La Cina: “Evitare di intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione”

    La Cina invita alla calma e alla moderazione dopo gli attacchi compiuti da droni contro il Cremlino, secondo quanto denunciato dalla Russia. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha affermato nel briefing quotidiano che la posizione di Pechino “sulla crisi ucraina è coerente e chiara: tutte le parti dovrebbero evitare di intraprendere qualsiasi azione che possa aggravare ulteriormente la situazione”.