Ucraina, la diretta – Il capo della Wagner: “L’operazione ‘tritacarne Bakhmut’ è completata. Mosca ci ha fornito le munizioni, restiamo al fronte”

Il giorno dopo le accuse rivolte alla Difesa russa per i mancati rifornimenti e le minacce di ritiro, Prigozhin dichiara completata la missione dei suoi uomini nella cittadina martoriata dallo scontro tra russi e ucraini. E annuncia che Mosca ha esaudito le richieste del gruppo che, così, rimarrà al fronte. Preoccupa la situazione intorno alla centrale di Zaporizhzhia, code di persone in fuga

Aggiornato: 18:09

  • 09:35

    “La situazione intorno alla centrale di Zaporizhzhya è pericolosa”

    “La situazione generale intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa. Sono estremamente preoccupato per i reali rischi per la sicurezza e la sicurezza nucleare che l’impianto deve affrontare”. Lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Gross: “Dobbiamo agire ora – ha dichiarato sul sito dell’agenzia – per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l’ambiente. Questo grande impianto nucleare deve essere protetto. Continuerò a sollecitare tutte le parti a impegnarsi a raggiungere questo obiettivo vitale e l’Aiea continuerà a fare tutto il possibile per contribuire a garantire la sicurezza nucleare”.

  • 09:33

    Intelligence Kiev: “La Russia potrebbe preparare provocazioni per il 9 maggio”

    Secondo Andriy Yusov, rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, la Russia potrebbe creare delle provocazioni, nella giornata della vittoria, il prossimo 9 maggio: “Lo stato aggressore russo sceglie spesso date simboliche per commettere provocazioni, è dal 2014 che gli occupanti usano questo tipo di provocazione, ed è probabile che lo possano fare anche adesso”. Yusov, durante una intervista televisiva ha aggiunto che le provocazioni, “potrebbero essere dirette dai servizi speciali russi contro la popolazione civile russa, e programmate in determinate date, ad esempio il 9 maggio”. Allo stesso tempo, secondo Yusov, i russi potrebbero anche dirigere provocazioni contro la Bielorussia: “una simile operazione sotto falsa bandiera russa potrebbe mirare a trascinare l’esercito bielorusso in una guerra contro l’Ucraina”.
     
     

     

  • 09:30

    Kiev: “Attacco missilistico su regione Mykolaiv”

    “Le truppe russe hanno lanciato di notte un attacco missilistico nella regione di Mykolaiv, l’edificio di un’impresa industriale è stato danneggiato”, così riporta su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Mykolaiv, Vitaly Kim. Si tratterebbe di un ordigno del tipo “Kh-22 Burya”, ovvero di un missile da crociera supersonico sovietico a lungo raggio. Come riportato da Ukrinform, secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina, “il nemico ha effettuato circa 50 attacchi nelle ultime 24 ore”.
     
     

  • 09:29

    Ucraina: allarmi antiaereo nel Paese, abbattuto drone su Kiev

    Allarmi antiaerei in funzione nella notte in buona parte dell’Ucraina: la difesa ha abbattuto un certo numero di droni, incluso uno sopra lo spazio aereo di Kiev. Lo ha riferito la Reuters, citando funzionari ucraini. “Durante l’ultimo allarme aereo, un drone da ricognizione nemico e’ stato rilevato nello spazio aereo di Kiev” ed e’ stato “distrutto”, ha dichiarato l’amministrazione militare di Kiev, precisando che “non ci sono state vittime o danni”.  
     
     

  • 09:25

    Attacchi notturni con i droni in Crimea

    Le forze ucraine hanno attaccato la Crimea nella notte lanciando 10 droni. Lo ha riferito il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, su Telegram: “Nel corso della notte, le forze di difesa aerea e EOD hanno respinto un altro attacco a Sebastopoli. Un drone ha perso il controllo e si è schiantato in un’area boschiva, i rottami sono stati trovati da funzionari del Ministero degli Affari Interni e del Ministero delle Emergenze”, spiega il post. “Nessuna struttura della città è stata danneggiata. Tutti i servizi continuano a monitorare la situazione”.

  • 09:24

    Prigozhin annuncia: “L’operazione ‘tritacarne Bakhmut’ è completata”

    “L’operazione ‘Tritacarne Bakhmut’ del gruppo Wagner è stata completata”. Lo ha detto il capo della compagnia privata militare, Yevgheny Prigozhin, secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti, che cita il servizio stampa Wagner. “Va notato – ha spiegato Prigozhin – che l’operazione del tritacarne Bakhmut è stata progettata principalmente non per prendere l’insediamento di Bakhmut, ma per ‘macinare’ le unità delle forze armate ucraine e organizzare una tregua per l’esercito russo per ripristinare la sua capacità di combattimento. Il tritacarne Bakhmut ha ha svolto completamente il suo compito”. “Il 95% del territorio di Bakhmut è sotto il controllo delle forze russe, il restante 5% non influisce sul corso dell’intera operazione militare speciale”, ha spiegato. Una volta lasciata Bakhmut, Wagner “si ripiegherà per riorganizzare la sua capacità di combattimento”. In caso di minaccia “Wagner difenderà immediatamente la sua patria”, ha spiegato ancora. Prigozhin ha confermato la sua disponibilità a trasferire al leader ceceno Ramzan Kadyrov le posizioni a Bakhmut a partire dal 10 maggio, data annunciata ieri per il suo ritiro dalla città dell’Ucraina orientale, sotto assedio da mesi.