Ucraina, la diretta – L’annuncio di Zelensky: il giorno della vittoria russa sui nazifascisti diventa la “festa dell’Europa”. Mosca: “Traditore”
Zelensky: "Sconfiggeremo Mosca come fatto coi nazisti. Il 9 maggio celebriamo l'Europa". È una data-simbolo per la Russia: viene festeggiato il "giorno della Vittoria" con la parata sulla Piazza Rossa. La giornata è festa nazionale anche in tutte le ex Repubbliche sovietiche
Aggiornato: 13:32
I fatti più importanti
- 9 maggio, in Russia è il “giorno della vittoria”: cosa si celebra
- Farnesina: "Italiani lascino immediatamente l'Ucraina"
- Zelensky: "Il 9 maggio celebriamo l'Europa che sconfiggerà i russi"
- Mosca: "Zelensky è un collaborazionista fascista 80 anni dopo"
- Cina: "Tuteleremo i nostri interessi"
- Cina: "L'Ue non prenda la strada sbagliata, difenderemo i nostri interessi"
- Von der Leyen martedì a Kiev
- Financial Times: "Ue verso sanzioni alle aziende cinesi che aiutano la Russia"
- VIDEO - I droni russi attaccano Kiev
- Kissinger: "Negoziati possibili entro fine anno grazie alla Cina"
-
16:58
Russia, parata della Vittoria del 9 maggio: leader kazako, kirghiso e armeno accettano l’invito di Putin
Sulla Piazza rossa di Mosca domani, ad assistere alla parata della Vittoria al fianco di Vladimir Putin, che sulla festa del 9 maggio ha costruito il suo discorso politico, ci saranno il presidente del Kazakistan, Kassym Jomart Tokayev, il presidente del Kirghizistan, Sadyr Japarov, e il premier dell’Armenia, Nikol Pashynian. Putin ha provato a cooptare anche il presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedow con una telefonata questa mattina. Ma il quotidiano ufficiale di Ashgabat “Turkmenistan neutrale” che ha dato la notizia del colloquio fra i due presidenti non ha precisato se l’invito è stato accettato o no. Stesso discorso per il Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, anche lui invitato da Putin. Quanto al Presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, la sua presenza (o assenza) ancora non è stata confermata ufficialmente. Le celebrazioni di domani sono state ridotte all’osso, dopo l’attacco con i droni al Cremlino della scorsa settimana ma anche delle difficoltà della Russia sul fronte in Ucraina. Le parate militari sono state cancellate in più di 20 città del Paese, incluso nella lontanissima dal fronte Siberia. In tutta la Russia sono poi state cancellate le sfilate del Reggimento degli immortali, la manifestazione nata dal basso di cui il Cremlino si è appropriato, in cui cittadini normali sfilano con le immagini dei loro cari, reduci della Grande guerra patriottica. Anche se Dmitry Peskov ha sottolineato il rischio terrorismo, la decisione dello stop alla sfilata sembra essere legata al timore delle autorità che quest’anno vengano esibite le foto dei morti nella guerra in corso.
-
16:47
Esercito di Kiev: “Stiamo avanzando in direzione Bakhmut”
I soldati ucraini sono avanzati di un chilometro in direzione di Bakhmut, la città dell’Ucraina orientale dove dall’estate 2022 infuriano battaglie con le forze russe e soprattutto con la milizia privata Wagner. Lo riferisce il comandante dell’unità di terra ucraino Mykola Volokhov, citato da Unian. “Stiamo lavorando, abbiamo un risultato: un chilometro, un intero chilometro di terra ucraina è stato ripulito e liberato dai mercenari Wagner, liberato dagli invasori. Continuiamo a combattere. Penso che non sia tutto per oggi. La vittoria sarà nostra. Gloria all’Ucraina”, ha detto Volokhov.
-
14:44
Mosca: “Zelensky è un collaborazionista fascista 80 anni dopo”
Un “traditore”, la “nuova incarnazione di Giuda nel 21/o secolo”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova definisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per avere anticipato all’8 maggio le celebrazioni per la sconfitta del nazismo, differenziandosi così da Mosca che festeggia questa giornata il 9 maggio. Zelensky, scrive Zakharova su Telegram, è “un collaborazionista fascista 80 anni dopo” che “ha tradito i suoi padri: coloro che hanno combattuto nelle file dell’Armata Rossa, che hanno sofferto e sono stati torturati nei campi di concentramento, che hanno lavorato per la vittoria nella retrovie”.
-
-
14:43
Cina: “Tuteleremo i nostri interessi”
La Cina si oppone a ogni misura che usi i legami Pechino-Mosca come “pretesto” per danneggiare la cooperazione commerciale. Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin – commentando le prime sanzioni che l’Ue, secondo il Financial Times, si avvia ad adottare contro 7 aziende cinesi accusate di “sostegno alla macchina da guerra russa” contro l’Ucraina – ha detto che “se le notizie dei media si rivelassero vere, tali azioni minerebbero seriamente la fiducia reciproca e la cooperazione Ue-Cina”. Bruxelles “non dovrebbe commettere errori, altrimenti Pechino sarà costretta a proteggere con forza i suoi diritti e interessi”.
-
14:12
Kiev: “La Russia ha perso 100mila soldati a Bakhmut”
Circa 100mila soldati russi sono morti nella battaglia per catturare Bakhmut nell’Ucraina orientale. A sostenerlo è Serhiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate ucraine, parlando di “calcoli approssimativi” in un’intervista alla TV ucraina rilanciata dal Guardian. “Sono sicuro che ulteriori verifiche mostreranno solo un aumento di questo numero. Questo è naturale in quanto il nemico utilizza i cosiddetti ‘assalti di carne’ come metodo principale per fare la guerra”, ha affermato, aggiungendo che la Russia ha lanciato circa 415 attacchi di artiglieria nelle ultime 24 ore e 64 soldati russi sono stati uccisi domenica. Cherevaty ritiene che la Russia non sembra essere a corto di munizioni, nonostante le affermazioni del capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin. “Tali dichiarazioni sono molto probabilmente collegate al fatto che ha fatto troppe promesse sulla cattura di Bakhmut e ha inventato questa assurdità sulla carenza di munizioni poiché, a parte le perdite di uomini, non ha altre ‘vittoriè”.
-
13:33
Governatore russo: “Massiccio attacco ucraino a Belgorod”
Nella regione russa di Belgorod, le autorità locali riferiscono di “massicci bombardamenti da parte delle forze armate ucraine. La città di Shebekino è stata attaccata, ci sono quattro feriti”, ha riferito il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov, citato da Ria Novosti. “Oggi, Shebekino è stata colpita da massicci bombardamenti delle forze armate ucraine. Al primo attacco non ci sono stati danni, al secondo c’è stata un’esplosione vicino a tre condomini: ci sono 4 feriti”, ha detto Gladkov. La città di Shebekino si trova a quattro chilometri dal confine con l’Ucraina.
-
-
13:07
Bombe russe su Kherson: 6 feriti
L’esercito russo ha bombardato la regione di Kherson, provocando il ferimento di sei persone. Lo afferma il servizio stampa della regione di Kherson.
-
12:36
Ue: “Proposto ai 27 l’undicesimo pacchetto di sanzioni”
La Commissione “venerdì ha inviato agli Stati membri la proposta per l’undicesimo pacchetto di sanzioni”. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer. La prima discussione sul pacchetto alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 presso l’Ue (Coreper II) è prevista per mercoledì. I tempi dell’approvazione, a quanto si apprende, non si prevedono eccessivamente lunghi.
-
12:34
Cina: “L’Ue non prenda la strada sbagliata, difenderemo i nostri interessi”
“Esortiamo l’Ue a non prendere questa strada sbagliata. Altrimenti la Cina adotterà azioni risolute per salvaguardare i nostri diritti e interessi legittimi e leciti”. Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, dopo l’articolo del Financial Times secondo cui per la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina, dal 24 febbraio dello scorso anno, Bruxelles ha proposto sanzioni contro aziende cinesi per il sostegno alla macchina da guerra russa.
-
-
12:16
Von der Leyen martedì a Kiev
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarà domani a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e “riaffermare l’incrollabile sostegno dell’Ue nei confronti dell’Ucraina”. Lo annuncia il portavoce di von der Leyen, Eric Mamer, sottolineando che la visita coincide con la giornata dell’Europa.