Inter-Milan 1 a 0: il gol di Lautaro porta Inzaghi a Istanbul. I nerazzurri tornano in finale di Champions dopo 13 anni – La cronaca della partita
Niente rimonta per Pioli, rossoneri battuti anche al ritorno dopo il 2 a 0 dell'andata (l'analisi). Il gol del numero 10 argentino riporta l'Inter in finale: l'ultima era quella del 2010, l'anno del Triplete. Tutto esaurito a San Siro, che batte il record d'incasso di una settimana fa: 12,5 milioni di euro
Aggiornato: 09:36
I fatti più importanti
- Inter in finale dopo 13 anni: il racconto della partita
- Il tabellino della partita
- Partita finita: Inter in finale
- Tre minuti di recupero
- Incasso record a San Siro: 12,5 milioni
- 84' Ultimo cambio Inter: Barella lascia il posto a Gagliardini
- 84' Cambio Inter: Correa per Lautaro
- 82' Ammoniti Lautaro e Tomori
- 81' Giallo anche per Krunic
- 79' Ammoniti Tonali e Barella
- Pioli all'attacco: passa al 4-2-4
- 75' Doppio cambio per il Milan
- 74' Gol di Lautaro, Inter in vantaggio
- 66' Doppio cambio per l'Inter
- 62' Si fa male Thiaw nel Milan, entra Kalulu
- 56' Ammonito Thiaw
- Comincia il secondo tempo
- Fine del primo tempo
- 44' Problemi per Mkhitaryan: entra Brozovic
- 39' Parata di Maignan che salva il Milan
- 38' Occasione per Leao
- 11' Occasione per Brahim Diaz
- "Victoria nobis vita": la coreografia dell'Inter
- Marotta: "Il Milan ha il dente avvelenato"
- Scaroni: "Devo per forza essere ottimista"
- Ceferin: "Grande atmosfera a San Siro"
- La formazione dell'Inter
- La Formazione del Milan
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In Evidenza23:09
Inter in finale dopo 13 anni: il racconto della partita
L’Inter la prima finalista dell’edizione 2023 della Champions League. Nella finale di Istanbul il prossimo 10 giugno i i nerazzurri di Simone Inzaghi affronteranno la vincente dell’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City. Nel Derby di ritorno all’Inter è bastato un gol di Lautaro Martinez a un quarto d’ora dalla fine per piegare le speranze di rimonta di un Milan che ci ha messo l’orgoglio e poco altro. Con un Leao solo lontano parente del giocatore che conosciamo, i rossoneri hanno pagato a caro prezzo il micidiale 0-2 dell’andata. Aldilà di un paio di occasioni nel primo tempo concesse a Brahim Diaz e Leao, l’Inter ha controllato abbastanza agevolmente la partita per poi colpire nel momento decisivo. I nerazzurri tornano a giocare una finale di Champions League per la prima volta dal 2010, quando i Mourinho boys realizzarono uno storico Triplete. Giusto tributare il giusto merito a Simone Inzaghi, troppo spesso bistrattato dalla critica e dai tifosi, che diventa 12esimo allenatore italiano a centrare un finale di Champions League. Nella seconda parte di stagione, il tecnico ha saputo trovare la quadra con un gruppo granitico capace di concedere poco in difesa e di sfruttare al meglio le micidiali capacità di Lautaro in zona gol. Il Milan recupera Rafa Leao nella formazione titolare, Pioli schiera il portoghese con Messias e Brahim Diaz sulla trequarti alle spalle di Giroud. Altra novità la presenza in difesa del giovane Thiaw al posto di Kjaer. Nell’Inter, invece, Inzaghi conferma per intero la formazione dell’andata con Çalhanoglu in regia al posto di Brozovic e la coppia d’attacco formata da Lautaro Martinez e Dzeko. In panchina Lukaku. Come nel Derby di andata, atmosfera da brividi a San Siro. Il Meazza è tutto esaurito con il nuovo record di incassi di 12,5 milioni di euro. In tribuna anche il presidente dell’Uefa Ceferin, oltre a tanti tifosi vip tra cui Amadeus e Paolo Bonolis. Inizio di grande intensità, con le due squadre che non si risparmiano. Il primo tentativo degno di nota è un sinistro da trenta metri di Theo Hernandez di poco alto. Chiamato a rimontare, il Milan si riversa in attacco e sfiora ancora il gol con una sponda di test di Giroud che anticipa Onana in uscita ma non trova nessun compagno pronto a ribadire in rete. L’Inter si compatta dietro per ripartire in contropiede, ma concede troppo campo al Milan che sfiora di nuovo vil vantaggio con un destro da centro area di Brahim Diaz, su assist di Tonali, parato in tuffo da Onana. Immediata la reazione nerazzurra con Dzeko che innesca Dumfries a destra, palla a rimorchio per Barella che trova Maignan pronto a respingere di piede il suo destro. Ma l’arbitro Turpin ferma tutto per un fuorigioco di Dzeko. Dopo qualche minuto di manovra sterile del Milan è ancora l’Inter a rendersi pericolosa prima con Mkhitaryan e poi con un cross basso di Dumfries per Lautaro intercettato da Thiaw. Dopo poco più di mezzora di gioco si accende all’improvviso Leao: il portoghese vince un contrasto con Darmian e dopo essere entrato in area si porta la palla sul sinistro per un diagonale che termina di poco a lato. Brivido per la tifoseria interista. Pronta la replica nerazzurra, con un colpo di testa di Dzeko respinto di istinto da Maignan. Prima dell’intervallo si fa male Mkhitaryan, al suo posto entra Brozovic. Per l’armeno risentimento muscolare al quadricipite della coscia sinistra che sarà valutato nei prossimi giorni. Ritmi bassi in avvio di ripresa, con il Milan che fatica a trovare varchi nell’attenta difesa interista. Dopo poco più di un’ora di gioco, Inzaghi manda in campo Lukaku al posto di Dzeko e Gosens per Dimarco. Un cambio anche nelle file rossonere, dentro Kalulu per l’ammonito Thiaw. La squadra di Pioli continua a spingere e torna a rendersi pericolosa con Leao che, su un cross di Calabria, solo in area invece di colpire verso la porta prova un improbabile sponda per l’inserimento di Messias. Con il passare dei minuti sui volti dei giocatori del Milan inizia a serpeggiare un certo scoramento, l’Inter ne approfitta immediatamente e in modo letale colpisce con il suo uomo simbolo: Lautaro Martinez. Il bomber argentino si destreggia bene in area dopo uno scambio con un compagno e di sinistro batte Maignan sul primo palo. Lenta la difesa rossonera a risalire per metterlo in fuorigioco. E’ il colpo del ko per il Milan, che di fatto alza bandiera bianca e nonostante l’orgoglio non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Onana. Inutili anche gli ingressi di Saelemaekers e Origi per Messias e Diaz con Pioli che passa ad un ultra offensivo 4-2-4. I minuti finali per l’Inter sono solo un lungo avvicinamento verso il sogno della finale, trascinata dai suoi tifosi impazziti e da un Lautaro scatenato che sfiora anche il raddoppio. Solo un eroico Maignan evita un passivo peggiore ai rossoneri, fermando nel recupero anche un violento sinistro di Lukaku. Inzaghi concede poi una meritata standing ovattino al Toro e a Barella, in campo Correa e Gagliardini. Al triplice fischio finale di Turpin esplode di gioia la Milano nerazzurra, a venti anni di distanza vendetta è fatta
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Inter in finale dopo 13 anni: il racconto della partita
L’Inter la prima finalista dell’edizione 2023 della Champions League. Nella finale di Istanbul il prossimo 10 giugno i i nerazzurri di Simone Inzaghi affronteranno la vincente dell’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City. Nel Derby di ritorno all’Inter è bastato un gol di Lautaro Martinez a un quarto d’ora dalla fine per piegare le speranze di rimonta di un Milan che ci ha messo l’orgoglio e poco altro. Con un Leao solo lontano parente del giocatore che conosciamo, i rossoneri hanno pagato a caro prezzo il micidiale 0-2 dell’andata. Aldilà di un paio di occasioni nel primo tempo concesse a Brahim Diaz e Leao, l’Inter ha controllato abbastanza agevolmente la partita per poi colpire nel momento decisivo. I nerazzurri tornano a giocare una finale di Champions League per la prima volta dal 2010, quando i Mourinho boys realizzarono uno storico Triplete. Giusto tributare il giusto merito a Simone Inzaghi, troppo spesso bistrattato dalla critica e dai tifosi, che diventa 12esimo allenatore italiano a centrare un finale di Champions League. Nella seconda parte di stagione, il tecnico ha saputo trovare la quadra con un gruppo granitico capace di concedere poco in difesa e di sfruttare al meglio le micidiali capacità di Lautaro in zona gol. Il Milan recupera Rafa Leao nella formazione titolare, Pioli schiera il portoghese con Messias e Brahim Diaz sulla trequarti alle spalle di Giroud. Altra novità la presenza in difesa del giovane Thiaw al posto di Kjaer. Nell’Inter, invece, Inzaghi conferma per intero la formazione dell’andata con Çalhanoglu in regia al posto di Brozovic e la coppia d’attacco formata da Lautaro Martinez e Dzeko. In panchina Lukaku. Come nel Derby di andata, atmosfera da brividi a San Siro. Il Meazza è tutto esaurito con il nuovo record di incassi di 12,5 milioni di euro. In tribuna anche il presidente dell’Uefa Ceferin, oltre a tanti tifosi vip tra cui Amadeus e Paolo Bonolis. Inizio di grande intensità, con le due squadre che non si risparmiano. Il primo tentativo degno di nota è un sinistro da trenta metri di Theo Hernandez di poco alto. Chiamato a rimontare, il Milan si riversa in attacco e sfiora ancora il gol con una sponda di test di Giroud che anticipa Onana in uscita ma non trova nessun compagno pronto a ribadire in rete. L’Inter si compatta dietro per ripartire in contropiede, ma concede troppo campo al Milan che sfiora di nuovo vil vantaggio con un destro da centro area di Brahim Diaz, su assist di Tonali, parato in tuffo da Onana. Immediata la reazione nerazzurra con Dzeko che innesca Dumfries a destra, palla a rimorchio per Barella che trova Maignan pronto a respingere di piede il suo destro. Ma l’arbitro Turpin ferma tutto per un fuorigioco di Dzeko. Dopo qualche minuto di manovra sterile del Milan è ancora l’Inter a rendersi pericolosa prima con Mkhitaryan e poi con un cross basso di Dumfries per Lautaro intercettato da Thiaw. Dopo poco più di mezzora di gioco si accende all’improvviso Leao: il portoghese vince un contrasto con Darmian e dopo essere entrato in area si porta la palla sul sinistro per un diagonale che termina di poco a lato. Brivido per la tifoseria interista. Pronta la replica nerazzurra, con un colpo di testa di Dzeko respinto di istinto da Maignan. Prima dell’intervallo si fa male Mkhitaryan, al suo posto entra Brozovic. Per l’armeno risentimento muscolare al quadricipite della coscia sinistra che sarà valutato nei prossimi giorni. Ritmi bassi in avvio di ripresa, con il Milan che fatica a trovare varchi nell’attenta difesa interista. Dopo poco più di un’ora di gioco, Inzaghi manda in campo Lukaku al posto di Dzeko e Gosens per Dimarco. Un cambio anche nelle file rossonere, dentro Kalulu per l’ammonito Thiaw. La squadra di Pioli continua a spingere e torna a rendersi pericolosa con Leao che, su un cross di Calabria, solo in area invece di colpire verso la porta prova un improbabile sponda per l’inserimento di Messias. Con il passare dei minuti sui volti dei giocatori del Milan inizia a serpeggiare un certo scoramento, l’Inter ne approfitta immediatamente e in modo letale colpisce con il suo uomo simbolo: Lautaro Martinez. Il bomber argentino si destreggia bene in area dopo uno scambio con un compagno e di sinistro batte Maignan sul primo palo. Lenta la difesa rossonera a risalire per metterlo in fuorigioco. E’ il colpo del ko per il Milan, che di fatto alza bandiera bianca e nonostante l’orgoglio non riesce più a rendersi pericolosa dalle parti di Onana. Inutili anche gli ingressi di Saelemaekers e Origi per Messias e Diaz con Pioli che passa ad un ultra offensivo 4-2-4. I minuti finali per l’Inter sono solo un lungo avvicinamento verso il sogno della finale, trascinata dai suoi tifosi impazziti e da un Lautaro scatenato che sfiora anche il raddoppio. Solo un eroico Maignan evita un passivo peggiore ai rossoneri, fermando nel recupero anche un violento sinistro di Lukaku. Inzaghi concede poi una meritata standing ovattino al Toro e a Barella, in campo Correa e Gagliardini. Al triplice fischio finale di Turpin esplode di gioia la Milano nerazzurra, a venti anni di distanza vendetta è fatta
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23:08
Il tabellino della partita
Il tabellino di Inter-Milan 1-0, ritorno della semifinale di Champions League.
INTER-MILAN 1-0
RETI: 74′ Lautaro Martinez (I).INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Çalhanoglu, Barella (83′ Gagliardini), Mkhitaryan (43′ Brozovic), Dimarco (65′ Gosens); Dzeko (65′ Lukaku), Lutaro Martinez (83′ Correa). A disp.: Handanovic, Cordaz, De Vrij, Bellanova, Asllani, D’Ambrosio, Stankovic. All.: Simone Inzaghi.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw (63′ Kalulu), Tomori, Hernandez; Krunic, Tonali; Messias (78′ Saelemaekers), Diaz (78′ Origi), Leao; Giroud. A disp.: Mirante, Nava, Touré, Rebic, Kjaer, Florenzi, Pobega, Gabbia, De Ketelaere. All.: Pioli. Arbitro: Turpin (FRA).
NOTE: ammoniti Thiaw (M), Barella (I), Tonali (M), Krunic (M), Tomori (M), Lautaro Martínez (I). Spettatori 75.567, per un incasso record di 12.547.765 di euro
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23:04
Partita finita: Inter in finale
L’Inter supera il Milan per 1-0 nella gara di ritorno della semifinale di Champions League. Il gol di Lautaro Martinez al 74′. Con questo risultato Inter in finale di Champions League per la prima volta dal 2010. Il 10 giugno a Istanbul i nerazzurri affronteranno la vincente dell’altra semifinale tra Real Madrid e Manchester City.
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22:51
Tre minuti di recupero
Si giocherà fino al 93esimo minuto.
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22:50
Incasso record a San Siro: 12,5 milioni
Incasso record a San Siro per il derby Inter-Milan, gara di ritorno della semifinale di Champions League. Al Meazza sono presenti 75.567 spettatori, per un incasso lordo di 12.547.765 euro. Si tratta del nuovo primato a San Siro, di circa 2 milioni superiore all’incasso ottenuto dal Milan per la gara di andata.
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22:49
84′ Ultimo cambio Inter: Barella lascia il posto a Gagliardini
Finisce le sostituzioni Inzaghi, che manda in campo anche Gagliardini per Barella.
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22:43
84′ Cambio Inter: Correa per Lautaro
Inzaghi sostituisce l’autore del gol, Lautaro, con Correa.
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22:41
82′ Ammoniti Lautaro e Tomori
Discussione accesa tra Tomori e Lautaro: giallo anche per il difensore del Milan e per l’attaccante dell’Inter.