Ucraina, la diretta – Nyt: “Usa non consentono a Kiev di addestrarsi sugli F-16 europei”. Esplosioni senza precedenti sulla capitale

La difesa aerea di Kiev è al lavoro da questa notte per contrastare quelli che sono stati definiti attacchi "senza precedenti per potenza, intensità e varietà". Diverse esplosioni sono state avvertite anche in altre parti del Paese dove l'allarme è ancora attivo

Aggiornato: 19:38

  • 19:38

    Nato: “Fiducia in Kiev per la controffensiva”

    “Dall’inizio della guerra abbiamo provveduto ad un livello di aiuti senza precedenti per l’Ucraina e sono fiducioso che le forze ucraine abbiano la capacità di riprendere le aree occupate. Il nostro supporto si è evoluto. Accolgo con favore i recente annuncio da parte degli Alleati di inviare missili da crociera a Kiev e di voler addestrare i piloti ucraini”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa da Lisbona. “Staremo a fianco dell’Ucraina finché sarà necessario”, ha aggiunto.

  • 18:31

    Uk: “I nostri missili Storm Shadow sono già stati utilizzati”

    I missili a lungo raggio Storm Shadow forniti dal Regno Unito all’Ucraina sono già stati usati in combattimento. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace durante una conferenza stampa. “Tutto quello che posso dire è che sono stati utilizzati da quando abbiamo annunciato il dispiegamento in Ucraina, ma non entrerò in ulteriori dettagli”, ha detto Wallace.

  • 16:35

    Zelensky al G7 solo in videoconferenza

    Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha affermato, parlando con i giornalisti a Hiroshima, che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky non parteciperà di persona al vertice del G7 ma prenderà parte ad una sessione del G7 domenica in videoconferenza. Lo riporta il Guardian.

  • 16:35

    Wagner: “Gli ucraini stanno inviando rinforzi a Bakhmut”

    “I combattenti della Wagner a Bakhmut avanzano fiduciosi, ma il nemico continua a non scappare, continua a inviare rinforzi. Le condizioni nei quartieri occidentali di Bakhmut sono molto difficili. La maggior parte delle case è completamente distrutta, per questo motivo è molto pericoloso muoversi sotto il fuoco dell’artiglieria e dei mortai ucraini che non smettono di sparare. Anche gli elicotteri nemici appaiono spesso nel cielo. Ma la cattura della città non sarà il punto finale del fronte di Bakhmut. Il nemico continua a premere sui fianchi e si prepara a difendere Krasny e Khromovo”, scrive su Telegram uno dei gruppi di assalto della milizia privata Wagner commentando la situazione dei combattimenti a Bakhmut, nel Donetsk, diventata la città-simbolo dei combattimenti tra russi e ucraini.

  • 16:35

    Duma: “Sì alla deportazione forzata dalle regioni occupate”

    La Duma, il ramo basso del Parlamento russo, ha approvato in terza e ultima lettura alcuni emendamenti che prevedono la possibilità della “deportazione forzata e controllata” di persone dai territori in cui è stata introdotta la legge marziale, e quindi le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, in parte occupate dalle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa. Inoltre, il progetto di legge prevede che le forze di sicurezza possano trattenere per 30 giorni le persone accusate di aver violato “divieti e restrizioni” stabiliti dai decreti presidenziali nei territori in cui vige la legge marziale. Nella legge si prevede che si potranno svolgere elezioni o referendum nelle regioni ucraine occupate solo col consenso del ministero della Difesa di Mosca e dei servizi di sicurezza russi (Fsb).

  • 16:33

    Kiev: “Abbiamo avanzato di 2 chilometri a Bakhmut”

    Svolta nella periferia occidentale di Bakhmut: la terza brigata d’assalto è avanzata di 2.000 metri di larghezza e 700 metri di profondità, 50 soldati russi sono stati uccisi e 4 sono stati fatti prigionieri. “E’ stata effettuata un’operazione offensiva alla periferia occidentale di Bakhmut, creando una testa di ponte per un’ulteriore controffensiva”, annuncia la terza brigata separata, come riportano i media ucraini, annunciando che sono stati distrutti diversi magazzini di armi russe.

  • 16:32

    Tajani: “Non vediamo le condizioni per un negoziato”

    In Ucraina “non vediamo al momento le condizioni per l’avvio di negoziati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Esteri e Difesa sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali. Gli ucraini “non intendono aprire al negoziato finché i russi non si ritirano da territori invasi”, ha spiegato Tajani, aggiungendo che lo stesso ministro degli esteri ucraino ha spiegato questo all’inviato cinese. Quanto alla posizione italiana, ha ribadito, resta quella che “siamo per una pace giusta”, che significa “libertà e indipendenza dell’Ucraina”. E’ allo stesso tempo utile “mantenere i canali aperti diplomatici” per avviare un dialogo “non appena le condizioni lo consentiranno”. Per quanto riguarda il nuovo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, l’undicesimo, Tajani ha riferito che sarà centrato sul “contrasto all’aggiramento” delle misure restrittive già in vigore. Il riferimento è ai “Paesi terzi” che riforniscono Mosca, al posto degli occidentali.

  • 14:56

    Kiev: “Vogliamo Pechino coinvolta nella nostra formula di pace”

    “Siamo interessati a coinvolgere la Cina nell’attuazione della formula di pace ucraina”, ha scritto su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, che ieri ha preso parte all’incontro con la delegazione cinese guidata dall’inviato di Pechino Li Hui. “Abbiamo anche discusso degli attacchi della Russia alle nostre infrastrutture, del rapimento dei nostri figli, dell’ecocidio e di altri problemi causati dalla guerra russa”, ha dichiarato Yermak, “e abbiamo parlato in dettaglio dei dieci punti della formula di pace del presidente Volodymyr Zelenskyy: poiché l’aggressione avviene sul territorio del nostro Paese, il piano di pace ucraino contiene risposte esaurienti a tutte le sfide poste da questa guerra”.

  • 14:54

    Russia: “Colpiti depositi di armi occidentali e truppe di riserva di Kiev”

    Il ministero della Difesa russo ha affermato che nei bombardamenti della scorsa notte in Ucraina sono stati colpiti “grandi depositi di armi e attrezzature militari di fabbricazione straniera e truppe di riserva nemiche”. “Tutti i bersagli designati sono stati colpiti”, dice il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti, aggiungendo che è stato anche “impedito l’avanzamento delle riserve ucraine nelle aree di combattimento”. Le forze russe, ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, hanno compiuto i bombardamenti con “missili di precisione a lunga gittata lanciati dal mare e da aerei”.

  • 13:43

    Wagner: “I soldati russi si sono ritirati a nord di Bakhmut”

    Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo mercenario russo Wagner, ha accusato le unità regolari dell’esercito russo di essersi ritirate a 570 metri a nord della città ucraina orientale di Bakhmut, lasciando scoperti i fianchi dei suoi stessi combattenti. Lo riporta il Guardian. “Sfortunatamente, unità del ministero della Difesa russo si sono ritirate fino a 570 metri a nord di Bakhmut, esponendo i nostri fianchi”, ha detto Prigozhin in un messaggio vocale. “Faccio appello ai vertici del ministero della Difesa pubblicamente perché le mie lettere non vengono lette”, ha detto Prigozhin.