Ucraina, la diretta – Mosca: “Sventata invasione”. Zelensky: “Serve chiaro invito per Kiev ad aderire alla Nato”
Il segretario dell'Alleanza Stoltenberg si allinea con la posizione di Londra rispetto agli attacchi di Kiev oltre i confini nazionali. Una linea non condivisa dagli Usa. Raid russi su Kiev, tra i morti anche una bambina
Aggiornato: 22:41
I fatti più importanti
- Scholz: "Garanzie da dare a Kiev siano diversi dall'adesione alla Nato"
- Sunak: "Il posto giusto dell’Ucraina è nella Nato"
- Il nonno veglia il corpo della nipote morta nei raid su Kiev - Foto
- Cremlino: "Gli attacchi a Belgorod non influiranno sul conflitto"
- Londra: "Primo appello da tv filogovernativa per sostituire Putin"
- Kiev: abbattuti tutti i missili lanciati dai russi
- Russia: "Respinto un tentativo di invasione dell'Ucraina"
- Via libera dell'Eurocamera al piano munizioni Ue
- Zelensky: "Ci fermeremo solo quando l'Ucraina vincerà"
- Kiev: bombe russe causano tre morti
- Stoltenberg: “Droni su Mosca? L’Ucraina ha diritto di difendersi”
- Esplosioni a Kiev, allarme in 7 regioni
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In Evidenza22:41
Zelensky, l’appello per l’Ucraina nella Nato e nell’Ue
Tutti i Paesi europei, tutti gli Stati che confinano con la Russia ad Occidente, devono entrare nella Nato e nell’Ue. E’ questa l’unica garanzia di sicurezza oggi necessaria. A poco più di un mese dal summit dell’Alleanza Atlantica Volodymyr Zelensky mette in campo il suo pressing finale. L’Ucraina vuole in qualche modo entrare nella Nato e, a fine anno, punta tutto sul sì di Bruxelles all’apertura dei negoziati per la membership europea. Il presidente ucraino non ha lasciato nulla al caso: lanciando il suo appello ai 45 leader – Giorgia Meloni inclusa – della Comunità politica europea (Epc) riuniti in Moldavia al Mimi Castle. In un Paese che, come l’Ucraina, ha le truppe russe di fatto all’interno dei propri confini. E, come l’Ucraina, aspira a vedersi sigillato l’ingresso nella grande famiglia europea.
Al Mimi Castle, antica tenuta nel villaggio di Bulboaca considerata una leggenda dei vini moldavi a queste latitudine, Zelensky si è presentato di persona, arrivando da Odessa. Il numero uno di Kiev si è imposto subito come la star di un vertice Epc che consolida il format ideato da Emmanuel Macron nel marzo 2022 facendo di fatto da grande contenitore a scambi, dissidi, accordi informali tra i Paesi europei nella loro accezione più larga. Quella che va dall’Islanda alla Georgia, dalla Gran Bretagna al Kosovo. Unica nota stonata, l’assenza di Recep Tayyp Erdogan: il Sultano, fresco di rielezione, rispetto alla prima edizione stavolta ha detto no. Alzando ancora un pò più il muro tra la Turchia e l’Europa, e non solo nella strategia anti-russa.
Al Mimi Castle non sono state tutte rose e fiori. Il presidente serbo Alexandr Vucic e la presidente di Pristina Vjosa Osmani, con il Kosovo tornato in fiamme, ad esempio non se ne sono mandate a dire. Eppure, tutti si sono parlati. E tutti, già con la loro presenza, aumentano il fossato che li divide dalla Russia.
Zelensky è arrivato a Bulboaca fedele alla sua linea. Kiev necessita e vuole di una coalizione di Paesi per i jet di combattimento, ritiene che solo i Patriot possano assicurare uno scudo aereo vincente. Non c’è tregua, non c’è cessate il fuoco all’orizzonte. “Vinceremo finché non ci fermeremo”, è stata la promessa di Zelensky, maglietta verde militare d’ordinanza. Ma di piano di pace, al Mimi Castle, si parla. “Siamo nella fase di organizzazione, certamente vogliamo coinvolgere più Paesi possibili”, ha spiegato Zelensky rispondendo a chi gli chiedeva se il vertice si terrà davvero a Parigi a inizio luglio. “Una data non c’è”, ha frenato il leader di Kiev. Ma una cosa appare certa: il vertice si baserà su un piano elaborato dall’Ucraina e la presenza della Russia, almeno al momento, non è contemplata. -
22:41
Zelensky, l’appello per l’Ucraina nella Nato e nell’Ue
Tutti i Paesi europei, tutti gli Stati che confinano con la Russia ad Occidente, devono entrare nella Nato e nell’Ue. E’ questa l’unica garanzia di sicurezza oggi necessaria. A poco più di un mese dal summit dell’Alleanza Atlantica Volodymyr Zelensky mette in campo il suo pressing finale. L’Ucraina vuole in qualche modo entrare nella Nato e, a fine anno, punta tutto sul sì di Bruxelles all’apertura dei negoziati per la membership europea. Il presidente ucraino non ha lasciato nulla al caso: lanciando il suo appello ai 45 leader – Giorgia Meloni inclusa – della Comunità politica europea (Epc) riuniti in Moldavia al Mimi Castle. In un Paese che, come l’Ucraina, ha le truppe russe di fatto all’interno dei propri confini. E, come l’Ucraina, aspira a vedersi sigillato l’ingresso nella grande famiglia europea.
Al Mimi Castle, antica tenuta nel villaggio di Bulboaca considerata una leggenda dei vini moldavi a queste latitudine, Zelensky si è presentato di persona, arrivando da Odessa. Il numero uno di Kiev si è imposto subito come la star di un vertice Epc che consolida il format ideato da Emmanuel Macron nel marzo 2022 facendo di fatto da grande contenitore a scambi, dissidi, accordi informali tra i Paesi europei nella loro accezione più larga. Quella che va dall’Islanda alla Georgia, dalla Gran Bretagna al Kosovo. Unica nota stonata, l’assenza di Recep Tayyp Erdogan: il Sultano, fresco di rielezione, rispetto alla prima edizione stavolta ha detto no. Alzando ancora un pò più il muro tra la Turchia e l’Europa, e non solo nella strategia anti-russa.
Al Mimi Castle non sono state tutte rose e fiori. Il presidente serbo Alexandr Vucic e la presidente di Pristina Vjosa Osmani, con il Kosovo tornato in fiamme, ad esempio non se ne sono mandate a dire. Eppure, tutti si sono parlati. E tutti, già con la loro presenza, aumentano il fossato che li divide dalla Russia.
Zelensky è arrivato a Bulboaca fedele alla sua linea. Kiev necessita e vuole di una coalizione di Paesi per i jet di combattimento, ritiene che solo i Patriot possano assicurare uno scudo aereo vincente. Non c’è tregua, non c’è cessate il fuoco all’orizzonte. “Vinceremo finché non ci fermeremo”, è stata la promessa di Zelensky, maglietta verde militare d’ordinanza. Ma di piano di pace, al Mimi Castle, si parla. “Siamo nella fase di organizzazione, certamente vogliamo coinvolgere più Paesi possibili”, ha spiegato Zelensky rispondendo a chi gli chiedeva se il vertice si terrà davvero a Parigi a inizio luglio. “Una data non c’è”, ha frenato il leader di Kiev. Ma una cosa appare certa: il vertice si baserà su un piano elaborato dall’Ucraina e la presenza della Russia, almeno al momento, non è contemplata. -
20:54
Scholz: “Garanzie da dare a Kiev siano diversi dall’adesione alla Nato”
“Le garanzie” da dare a Kiev per la sua sicurezza futura “dovranno essere più efficaci possibili” ma “diverse” dall’adesione dell’Ucraina alla Nato. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al termine del summit Epc in Moldavia. “Data la situazione attuale, non si tratta di stabilire un’adesione” all’Alleanza atlantica: “Dobbiamo tutti concentrarci su come possiamo sostenere l’Ucraina”, ha evidenziato Scholz, indicando che il processo per fornire a Kiev garanzie di sicurezza “richiede tempo”.
“Purtroppo – ha aggiunto il cancelliere – siamo lontani dal poterci porre la questione di come garantire la pace una volta che esisterà, perché siamo nel mezzo della guerra e la Russia bombarda quotidianamente città, paesi, infrastrutture in Ucraina”. -
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20:16
Sunak: “Il posto giusto dell’Ucraina è nella Nato”
“Il posto giusto dell’Ucraina è nella Nato“, ma prima gli alleati occidentali devono concentrarsi ad aiutare Kiev a condurre “una controffensiva di successo” nei confronti della Russia. Lo ha dichiarato Rishi Sunak ai giornalisti del suo seguito a conclusione in Moldavia del vertice della Comunità Politica Europea (Epc). “Sono d’accordo col segretario generale Jens Stoltenberg – ha detto il premier britannico dopo un faccia a faccia con Volodymyr Zelensky – che il posto giusto dell’Ucraina è nella Nato. Ma ora stiamo parlando anche con Kiev di come garantire il sostegno necessario a una controffensiva di successo”.
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19:11
Macron: “Francia sempre disponibile per parlare”
“La Francia è sempre disponibile per parlare con tutto il mondo. Se l’occasione si presenta e può portare a delle conclusioni non saremo noi ad escluderla. Se la questione nucleare lo giustifica non mi tiro indietro”. Lo ha detto il presidente della Francia Emmanuel Macron al vertice Epc spiegando che il vertice ha fornito un messaggio di “unità e sostegno” a Kiev. E dal summit della Nato ci sarà “un messaggio di sostegno molto chiaro” per l’Ucraina.
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18:46
Il nonno veglia il corpo della nipote morta nei raid su Kiev – Foto
Sta facendo il giro del web e dei social l’immagine di un anziano seduto per strada a Kiev, con lo sguardo disperatamente rivolto in basso, verso la coperta di stagnola che cela il corpo senza vita di sua nipote, adagiato accanto ad un muro scrostato: la bambina di 9 anni è stata uccisa insieme a sua madre nell’attacco russo che questa notte ha colpito la capitale ucraina.
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18:00
Zelensky: “Solo Nato ci dà garanzie di sicurezza”
“Noi possiamo avere un dibattito su questo. Di che piano di pace parliamo e con chi? La Nato dà garanzie. Fuori dalla Nato cosa c’è? Noi abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza, se fossimo stati membri della Nato la Russia non avrebbe attaccato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al Mimi Castle al termine del vertice dell’Epc. “Dobbiamo pensare quale altra garanzia di sicurezza ci possa essere al di fuori dalla Nato. Noi vorremmo la garanzia di sicurezza offerta dall’Alleanza”, ha aggiunto.
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16:59
Musk si accorda col Pentagono per Starlink in Ucraina
Elon Musk ottiene un contratto con il Pentagono per Starlink in Ucraina. Il Dipartimento della Difesa, riporta l’agenzia Bloomberg, sta acquistando i terminali di comunicazione via satellite del patron di Tesla per usarli in Ucraina. “Continuiamo a lavorare con partner globali per assicurare che l’Ucraina abbia le affidabili capacità via satellite e di comunicazione di cui ha bisogno”, afferma il Pentagono.
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16:15
Metsola: “Aprire negoziati per Ucraina e Moldavia nell’Ue il prossimo anno”
“Io penso che il tema della tempistica” per l’apertura dei negoziati per l’ingresso in Ue di Ucraina e Moldavia “sia legato alla volontà politica. E’ un fatto di coraggio, di mostrare una leadership che oggi abbiamo mostrato”. Lo ha detto la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola nel punto stampa a margine del vertice della Comunità politica europea.
“Il Pe è stata la prima istituzione ha valutare che la Moldavia doveva essere un candidato”, ha sottolineato Metsola spiegando che, “certo, ogni Paese ha il suo percorso, ma iniziamo con i negoziati l’anno prossimo. Ma non bisogna sottovalutare gli effetti di trasformazione che può avere un Paese diventando un candidato“. -
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15:57
Zelensky: “Serve chiaro invito per l’Ucraina ad aderire alla Nato”
“In estate a Vilnius, al vertice della Nato, è necessario un chiaro invito per l’Ucraina ad aderire all’Alleanza, proprio come sono necessarie garanzie di sicurezza sul cammino verso l’adesione. È necessaria anche una chiara decisione positiva sull’adesione dell’Ucraina all’Ue“. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un vertice della Comunità politica europea a Chisinau. Zelensky fa riferimento al vertice Nato dell’11-12 luglio a Vilnius.