Ucraina, la diretta – Kuleba: “Abbiamo abbastanza armi per iniziare la controffensiva”. Mosca: “Respinta operazione di Kiev su larga scala”
Il ministro della Difesa dichiara di aver "sventato un’operazione militare nella regione di Donetsk". L'annuncio mentre a Kiev inizia la missione di cardinal Zuppi per arrivare a una mediazione (leggi). La Russia pronta al dialogo con gli Usa sul controllo degli armamenti nucleari
Aggiornato: 12:48
I fatti più importanti
- Podolyak: "L'Ucraina non è coinvolta nel conflitto a Belgorod"
- Kuleba: "Abbiamo abbastanza armi per iniziare la controffensiva"
- Partigiani russi filo-Kiev occupano un villaggio della regione di Belgorod
- Kiev: "Condotte azioni offensive al fronte"
- Russia pronta al dialogo con gli Usa sul controllo degli armamenti nucleari
- Kiev: "La visita di Zuppi è una chance per vedere la realtà dell'aggressione"
- Mosca: "Respinte nuove incursioni nella regione di Belgorod"
- Prigozhin: "Kiev riconquista terreno a nord di Bakhmut, una disgrazia"
- Il Belgio avvia un'indagine sull'uso delle sue armi sul territorio russo
- Il cardinal Zuppi in missione a Kiev oggi e il 6 giugno
- Intelligence Uk: "Oltre 300 droni kamikaze iraniani contro l'Ucraina, il 90% neutralizzato"
- Kiev: "Abbattuti quattro missili da crociera e sei droni kamikaze Shahed"
- Mosca: "Kiev ha lanciato un’offensiva su larga scala nel Donetsk"
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21:16
L’Ue proroga le restrizioni sull’export del grano ucraino
La Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 15 settembre le restrizioni adottate in aprile, e in scadenza oggi, per le esportazioni di grano, mais, semi di colza e semi di girasole dall’Ucraina sul territorio di Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Lo riferisce lo stesso esecutivo comunitario. Le misure limitano a soli motivi di transito l’ingresso dei carichi nei cinque Paesi dell’Est.
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20:08
Podolyak: “L’Ucraina non è coinvolta nel conflitto a Belgorod”
“Molte persone hanno una giusta domanda: cosa sta succedendo esattamente nell’oblast di Belgorod adesso? È semplice. Un classico boomerang, una zona grigia, per la quale c’è un confronto tra l’esercito di Putin e il Corpo dei Volontari Russi (Rvc), cittadini russi che non sono d’accordo con Mosca sulla politica di genocidio. Cioè, la battaglia del Golia russo e del David russo”. Così su Twitter il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak. “L’Ucraina non è coinvolta in questo conflitto. Stiamo osservando l’andamento delle ostilità e chiediamo ancora una volta al regime di Mosca il cessate il fuoco nell’oblast di Belgorod, di sedersi immediatamente al tavolo dei negoziati con il Corpo dei Volontario Russi e di fermare l’insensato spargimento di sangue. Altrimenti, il numero dei “territori contesi” crescerà rapidamente…”, conclude Podolyak.
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20:04
Kuleba: “Abbiamo abbastanza armi per iniziare la controffensiva”
“L’Ucraina ha armi sufficienti per iniziare la sua controffensiva contro la Russia, e l’operazione darà al paese la vittoria di cui ha bisogno per entrare a far parte della Nato. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Lo scrive la Reuters sul suo sito. L’adesione all’alleanza militare sarebbe “probabilmente” possibile per l’Ucraina solo dopo la fine delle ostilità, ha aggiunto Kuleba.
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19:44
Partigiani russi filo-Kiev occupano un villaggio della regione di Belgorod
Il Corpo dei volontari russi ha diffuso un video in cui afferma di aver preso il controllo di un villaggio della regione di Belgorod che è stato completamente abbandonato dai suoi 5mila abitanti. Il video viene rilanciato su Twitter da Anton Gerashchenko, consigliere del ministero ucraino dell’Interno, che sottolinea come le autorità russe non abbiano né smentito, né confermato. “I combattenti del Corpo dei Volontari russi hanno preso il controllo del villaggio di Novaya Tavolzhanka”, affermano due miliziani del gruppo che tengono in mano la loro bandiera in una strada deserta. “Non si tratta di un piccolo villaggio abbandonato, ma di un insediamento dove vivono 5mila persone. Ora è vuoto vi sono solo combattenti del Corpo dei Volontari russi”, affermano i due miliziani del video.
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17:16
Capo di Stato Maggiore Usa: “Kiev molto ben preparata per la controffensiva”
L’Ucraina “è molto ben preparata” per lanciare una controffensiva contro la Russia, ma “è troppo presto per dire quale risultato ne verrà fuori”. La valutazione è del capo di stato maggiore americano, generale Mark Milley. Gli ucraini sono impegnati “in una guerra che rappresenta per loro una minaccia esistenziale ed ha un grande significato per il resto del mondo, l’Europa, gli Stati Uniti, ma anche il resto del globo”, ha detto Milley in una intervista alla Cnn, concessa in Normandia. Il generale, che andrà quest’anno in pensione, è arrivato in Francia per partecipare alle celebrazioni del 79esimo anniversario del D-day, lo sbarco sulle spiagge delle Normandia che fu una delle principali operazioni alleate nella Seconda guerra mondiale.
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16:55
Podolyak: “La Russia è in un mondo parallelo, respinge una controffensiva che non c’è”
La Russia vive in una sorta di universo parallelo, è impegnata respingere “una offensiva che ancora non esiste”. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak smentisce così su Twitter le affermazione russe sull’inizio dell’attesa controffensiva ucraina. “Le notizie russe sono diventate da tempo un meta universo virtuale separato. Mosca è attivamente impegnata a respingere… una offensiva globale che ‘ancora non esiste’. L’esercito russo da un milione di uomini sta attivamente respingendo attacchi, distruggendo migliaia di tank, centinaia di Himars e squadroni di F-16. In una parola, c’è la battaglia. L’Ucraina sta guardando questa battaglia epica, anche se con una certa sorpresa. Non vorremmo interrompere questa classica ‘performance russa’, ma comunque: seguite solo le notizie ufficiali ucraine se volete conoscere la verità”, ha twittato Podolyak.
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16:11
Kiev: “Condotte azioni offensive al fronte”
L’Ucraina conferma di aver condotto “azioni offensive” in alcuni settori del fronte, stando a quando dichiara la Difesa di Kiev, che afferma inoltre di aver guadagnato terreno nei pressi di Bakhmut.
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15:36
Yurash: “Accogliamo con favore la missione del cardinale Zuppi”
“Il cardinale Matteo Zuppi ha iniziato la sua visita in Ucraina in qualità di Rappresentante di Sua Santità. l’Ucraina accoglie con favore l’interesse della Santa Sede per la sanguinosa guerra, iniziata dalla Russia, e le intenzioni di comprendere profondamente le realtà. Una stretta conoscenza delle conseguenze della guerra aiuterà sicuramente a trovare risposte appropriate in nome della giustizia e della pace”. Lo afferma su Twitter l’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash.
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15:19
Russia pronta al dialogo con gli Usa sul controllo degli armamenti nucleari
La Russia è pronta al dialogo con gli Usa sul controllo degli armamenti nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Interfax. Peskov ha definito “una dichiarazione importante e positiva” quella fatta venerdì dal consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, secondo il quale Washington è pronta a discutere senza precondizioni con la Russia un nuovo trattato per la limitazione delle armi nucleari per dopo la scadenza del New Start 2, prevista nel 2026. Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che Mosca si aspetta che tale dichiarazione si concretizzi in “passi attraverso i canali diplomatici, e poi sarà possibile considerare il formato del dialogo proposto”. “La Russia rimane aperta al dialogo”, ha sottolineato Peskov, ma è necessario decidere concretamente i passi da intraprendere e non ci si può fermare a una dichiarazione sui media, “specialmente ora che attraversiamo probabilmente il periodo di più acuta mancanza di fiducia reciproca“.
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14:53
Kiev: “La visita di Zuppi è una chance per vedere la realtà dell’aggressione”
“La visita di Zuppi, in quanto inviato del Papa in Ucraina, ha luogo nel contesto del mantenimento di un costante dialogo diplomatico con la Santa Sede. La consideriamo un’altra opportunità per il Vaticano di vedere da vicino la realtà della guerra di aggressione della Russia e avere informazioni dettagliate sulla formula di pace in 10 punti di Zelensky, con lo scopo di portare una pace giusta e duratura in Ucraina“. Lo dice all’Ansa il portavoce del ministero degli Esteri ucraino. Kiev “si aspetta sforzi del Vaticano nell’aiutarci a riportare a casa i bambini ucraini che sono stati portati illegalmente e forzatamente in Russia“.