Ucraina, la diretta – Diga distrutta, Sunak: “Non abbiamo ancora prove contro la Russia”. Zuppi: “La mia non è una mediazione, devo parlare col Papa”
Si allargano le zone inondate. Usa inclini a pensare che ci sia il Cremlino dietro la distruzione dell'impianto. Il New York Times concorda coi funzionari ucraini: l'infrastruttura sarebbe "esplosa dall'interno". Kiev: “L’acqua ha fatto arretrare i russi di 5-15 km”. Mosca accusa gli ucraini di avere sabotato una conduttura per l'ammoniaca: "Vittime tra i civili"
Aggiornato: 09:25
I fatti più importanti
- Zuppi: "La mia non è una mediazione, devo riferire al Papa"
- Sunak: "Sulla diga non abbiamo ancora certezze contro Mosca"
- Mosca: "Positivi gli sforzi del Vaticano per la pace"
- Leader africani a luglio da Putin con un piano di pace
- Mosca: "Vittime tra i civili per la conduttura di ammoniaca sabotata"
- Kiev: "Non abbiamo ancora lanciato la controffensiva"
- Erdogan a Putin: "Serve indagine internazionale sulla diga"
- Kiev: “L’acqua ha fatto arretrare i russi di 5-15 km”
- Zelensky: "I russi non hanno evacuato le zone inondate"
- Medvedev: "Kiev ha iniziato la controffensiva"
- A chi conveniva far saltare la diga sul Dnepr?
- In un video sui social si vede gigantesca area inondata nel Kherson
- Diga distrutta, Zelensky: "Enorme chiazza di petrolio verso il Mar Nero"
- Cnn: "Usa inclini a ritenere la Russia responsabile dell'attacco alla diga"
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16:14
Stati Ue più vicini a un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Nel Coreper (organo che coordina e prepara i lavori di tutte le riunioni del Consiglio) di oggi a Bruxelles si è notato un chiaro avvicinamento delle posizioni tra gli Stati membri dell’Ue sull’undicesimo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia per la guerra scatenata in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles. Il pacchetto, che mira principalmente a contrastare l’aggiramento delle misure già adottate attraverso triangolazioni che coinvolgono Paesi terzi, è in discussione da circa un mese.
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15:54
Mosca: “Vittime tra i civili per la conduttura di ammoniaca sabotata”
L’attacco di “un gruppo ucraino di sabotaggio e ricognizione” all’oleodotto di ammoniaca Togliatti-Odessa ha causato “vittime tra i civili“. Lo afferma il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, come riporta l’agenzia Tass. Secondo Konashenkov l’esplosione è avvenuta “il 5 giugno, intorno alle 21.00 ora di Mosca, vicino all’insediamento di Masyutovka nella regione di Kharkiv”. “Attualmente, i residui di ammoniaca vengono scaricati dal territorio ucraino attraverso le sezioni danneggiate dell’oleodotto”, ha aggiunto Konashenkov, “non ci sono vittime tra i militari russi”.
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15:39
Putin a Erdogan: “Azione barbara di Kiev”
Il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con quello russo Recep Tayyip Erdogan, ha definito la distruzione della diga di Kakhovka “un’azione barbara di Kiev”, compiuta su suggerimento dei suoi “curatori occidentali”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass.
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15:31
Zelensky a Erdogan: “La Turchia si faccia sentire”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha detto lo stesso Zelensky su Twitter spiegando di aver parlato con Erdogan “delle conseguenze umanitarie e ambientali dell’atto terroristico russo alla centrale idroelettrica di Kakhovka, compresi i rischi per la centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Zelensky ha quindi elencato a Erdogan le “necessità urgenti dell’Ucraina per eliminare il disastro. La voce della Turchia è importante quando si tratta del ritiro delle truppe di occupazione dal territorio ucraino. E’ importante anche quando si tratta del ritorno dei nostri cittadini detenuti illegalmente, in particolare dei tatari di Crimea, e della continuazione dell’iniziativa per il grano”.
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15:28
Kiev: “Non abbiamo ancora lanciato la controffensiva”
“L’Ucraina non ha ancora lanciato la controffensiva pianificata per riconquistare il territorio occupato dalla Russia, e il suo inizio sarà evidente a tutti quando accadrà”. Lo ha detto oggi il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza Oleksiy Danilov, respingendo le dichiarazioni dei funzionari russi che hanno affermato che la controffensiva fosse già iniziata. Lo riporta il Guardian.
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15:26
Erdogan a Putin: “Serve indagine internazionale sulla diga”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello russo Vladimir Putin hanno discusso oggi in una telefonata la situazione dopo il crollo della diga di Kakhovka in Ucraina. Lo riferisce l’ufficio presidenziale turco, citato dalle agenzie russe. Erdogan ha sottolineato l’esigenza di un’inchiesta esaustiva su quanto avvenuto. Secondo quanto riferito dopo la telefonata dall’ufficio della presidenza turca, Erdogan ha detto che per l’inchiesta sul crollo della diga si potrebbe istituire “una commissione con la partecipazione di esperti russi e ucraini, delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, compresa la Turchia“, affermando che Ankara ” è pronta a fare la sua parte in questo contesto”, riferisce ancora l’agenzia Anadolu. Nel colloquio si è parlato anche dell’accordo sul grano, con Erdogan che ha sottolineato “l’importanza che il mondo intero attribuisce alla prosecuzione” di questo accordo che “svolge un ruolo fondamentale nell’affrontare la crisi alimentare globale. Ed ha affermato di considerare vantaggioso continuare “le consultazioni con le Nazioni Unite per rimuovere gli ostacoli all’esportazione di grano e fertilizzanti russi”. Infine Erdogan ha ribadito che “la Turchia è determinata a continuare a compiere gli sforzi necessari per stabilire una pace giusta”.
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14:03
Kiev: “L’acqua ha fatto arretrare i russi di 5-15 km”
Sulla riva sinistra del fiume Dnipro, nella regione di Kherson, le truppe russe stanno arretrando di 5-15 chilometri, in seguito alle inondazioni provocate dall’esplosione della diga di Kakhovka: “Questo ha complicato la capacità dell’esercito russo di bombardare la riva destra controllata dagli ucraini ma gli attacchi continuano”. Lo ha riferito Natalia Gumenyuk, capo del centro stampa delle Forze di Difesa Sud di Kiev, citata da Unian.
Secondo la Gumenyuk, anche in queste condizioni, i russi continuano a bombardare la riva destra e a terrorizzare i civili anche di fronte all’evacuazione umanitaria. “Monitorando la situazione con il comportamento del nemico sulla riva sinistra, si può affermare che stanno ritirando le loro unità, hanno iniziato questo movimento pochi giorni prima di questo attacco terroristico e sapevamo che si stavano preparando”, ha detto Humenyuk. -
14:02
Mosca: “Attacco alla conduttura è un colpo alla lotta alla fame”
Il sabotaggio ucraino alla conduttura dell’ammoniaca Togliatti-Odessa “è un colpo agli sforzi personali del segretario generale dell’Onu nella lotta alla fame nei Paesi bisognosi”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. La riapertura della conduttura per permettere l’esportazione di ammoniaca, utilizzata nella produzione di fertilizzanti agricoli, è una delle condizioni poste da Mosca per acconsentire all’estensione dell’accordo sull’esportazione del grano ucraino, in scadenza il 17 luglio prossimo. Secondo Zakharova, per riparare la conduttura sarebbero necessari tra gli uno e i tre mesi, ma a condizione che venga consentito l’accesso dei tecnici russi nella regione ucraina di Kharkiv, dove sarebbe avvenuto il sabotaggio.
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14:01
Russia: ucraini hanno sabotato conduttura che trasporta ammoniaca a Odessa
Un “gruppo di sabotatori ucraini” ha fatto saltare in aria nella regione ucraina di Kharkiv la conduttura che trasporta ammoniaca dalla Russia al porto ucraino di Odessa, provocando feriti tra la popolazione e una dispersione di ammoniaca nell’ambiente. Lo riferisce il ministero della Difesa russo sul suo canale Telegram. L’attacco, precisa il ministero, è avvenuto nei pressi del villaggio di Masyutovka. Secondo il ministero della Difesa russo, il sabotaggio alla conduttura Togliatti-Odessa è avvenuto la sera del 5 giugno. La conduttura è stata costruita negli anni ’70 e circa 2,5 milioni di tonnellate di ammoniaca, utilizzata per la produzione di fertilizzanti agricoli, vi transitavano ogni anno. Il transito è però stato sospeso il 24 febbraio del 2022, giorno dell’invasione dell’Ucraina. La riapertura della conduttura per permettere la ripresa delle esportazioni russe è una delle condizioni poste da Mosca per rinnovare l’accordo sull’esportazione del grano ucraino, attualmente rinnovato fino al 17 luglio.