Pride, la diretta – Roma Pride, migliaia in piazza per i diritti: “Da qui parte la resistenza al governo. Cori anti Roccella e Pro Vita

Al corteo la leader del Pd Schlein e il sindaco di Roma Gualtieri, ma anche Maiorino e Casalino (M5s), Boschi (Iv), Bonino e Magi (+Europa). Paola e Chiara madrine della manifestazione: "La politica aiuti i cittadini a vivere senza disparità". Si è scesi in piazza anche in altre 8 città. Brutto episodio a Pordenone: uova e spazzatura gettati sui partecipanti

Aggiornato: 20:28

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    20:16

    IL RACCONTO DELLA GIORNATA – Roma Pride, migliaia in piazza per i diritti. Al corteo Schlein, ma anche M5s, Iv e +Europa. Cori anti Roccella e Pro Vita

    Arcobaleni e diritti dopo le polemiche. A Roma in migliaia sfilano per il Pride 2023, quest’anno in versione resistente anzi “Queerresistenza”, festa colorata ma militante che nell’azzardo entusiasta degli organizzatori ha portato in strada “un milione di persone” (la questura parla più modestamente di 40mila presente). Trentacinque carri da piazza della Repubblica hanno raggiunto i Fori Imperiali, intorno il popolo dell’Arcobaleno che da tutta Italia ha raggiunto la Capitale per un appuntamento preceduto dalle polemiche per il sostegno all’iniziativa prima concesso poi ritirato da parte della Regione Lazio e anche per le trascrizioni di bimbi nati all’estero da due coppie di mamme da parte del sindaco Roberto Gualtieri.

    Siamo un milione, mai vista tanta gente”, hanno scandito gli organizzatori dal carro che ha aperto il corteo sulle note di Festival e Viva l’amor con le madrine di questa edizione, le icone arcobaleno Paola e Chiara. “Da oggi parte la resistenza della nostra comunità a questa destra, a questo governo e a Meloni – afferma Mario Colamarino, portavoce della manifestazione e presidente del circolo Mario Mieli – Quello che è successo con il patrocinio della regione Lazio è l’ennesima prova di quanto questa destra sia omofoba e cialtrona. È una vergogna”. Al fianco del Mario Mieli, in prima fila, il sindaco Gualtieri che è salito sul carro degli organizzatori da dove ha intonato anche Bella Ciao. “Roma è in prima fila nelle battaglie per riconoscere i diritti a tutti” ha detto il primo cittadino. Alla manifestazione anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Il Partito democratico sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci”. Ma per una volta il fronte dell’opposizione – che con uno slancio di generosità si potrebbe perfino definire centrosinistra – è tutto unito: dall’alleanza Sinistra-Verdi fino a Italia Viva e Azione. Nel corteo ci sono Alessandra Maiorino per il M5s, Maria Elena Boschi per i renziani, il carro di +Europa con sopra Emma Bonino e Riccardo Magi. Sfila anche una Venere di Botticelli, quella del claim “Open to meraviglia”, ma in versione LGBT+: indossa una t-shirt con la scritta “Open to love“. 

    Lungo il percorso, arcobaleno ma declinato anche nel fuxia queer, tanti gli slogan per rivendicare i diritti. Bersaglio “privilegiato” il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che però anche oggi ha ribadito “di sostenere i diritti Lgbt+“. “Viva il Pride. Ora è sempre resistenza”, si urla scendendo verso i Fori Imperiali e ancora “- Rocca + Rocco”, cori contro La Russa e Roccella, e critiche ai Pro Vita indicati come i “mandanti” del patrocinio negato dalla Regione.

    L’onda Pride ha attraversato non solo Roma ma anche il resto d’Italia. Oltre al corteo nella capitale la parata dei diritti ha attraversato anche altre otto città. Eventi ad Avellino, Cuneo, Foggia, Dolo, Genova, Lecco, Messina e Pordenone (col divertente slogan “Proudenone”). E anche all’estero: da Los Angeles a Katmandu passando per Tolosa e Zagabria. “È una giornata di grande mobilitazione per la nostra comunità – spiega Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay -. Questi nove Pride, tappa di una stagione record dell’Onda Pride con oltre 50 parate, sono la migliore risposta al balletto di alcune istituzioni, che ci mostrano il travaglio di chi non sa che parte stare”.

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  • 20:27

    Paola e Chiara: “La politica aiuti i cittadini a vivere senza disparità”

    “Ci aspettiamo che la politica si occupi dei cittadini. La politica deve muoversi ad aiutare i cittadini a vivere bene. Non è corretto che ci siano disparità, tutti hanno diritto a vivere una vita che sia uguale per tutti. Le istituzioni sono qui per quello”. È l’appello di Paola e Chiara dal carro di testa del Pride di Roma che hanno rappresentato come madrine. Il duo pop ha fatto ballare con le proprie canzoni le migliaia di fan e manifestanti lungo tutto il percorso del corteo da Piazza Repubblica ai Fori Imperiali. 

  • 20:24

    Anche Rocco Casalino al Roma Pride

    C’era anche Rocco Casalino alla festa dei diritti del Roma pride. Il capo della comunicazione M5s ha preso parte alla manifestazione che si è snodata oggi nella capitale tra piazza della Repubblica e via dei Fori Imperiali.

  • 20:23

    Roma Pride: migliaia a ballare “Furore” di Paola e Chiara, anche Schlein in prima fila

    Sulle note di Furore le madrine del Roma Pride hanno chiuso il corteo. A ballare le canzoni di Paola e Chiara, assieme a migliaia di persone, la segretaria del Pd Elly Schlein e l’esponente dem Marta Bonafoni. In piazza Madonna di Loreto, sotto il Campidoglio, chiude così il corteo: “Viva il Pride e viva la libertà. Ora e sempre resistenza “.

  • 20:22

    Rifiuti e uova lanciati sul corteo Fvg Pride a Pordenone

    Uova e immondizia sono state lanciate da qualche finestra, non individuata, di un condominio di Pordenone, al passaggio del corteo del Fvg Pride. Lo hanno segnalato gli stessi partecipanti alla parata dell’orgoglio Lgbtqia+, che hanno anche documentato il fatto scattando fotografie e girando brevi video. Non è chiaro se uova e rifiuti abbiano colpito i manifestanti, tuttavia non sono state registrate persone ferite. Alcune persone hanno denunciato il fatto alle forze dell’ordine, che hanno assicurato che saranno effettuati accertamenti per chiarire le circostanze dell’accaduto.

  • 20:16

    IL RACCONTO DELLA GIORNATA – Roma Pride, migliaia in piazza per i diritti. Al corteo Schlein, ma anche M5s, Iv e +Europa. Cori anti Roccella e Pro Vita

    Arcobaleni e diritti dopo le polemiche. A Roma in migliaia sfilano per il Pride 2023, quest’anno in versione resistente anzi “Queerresistenza”, festa colorata ma militante che nell’azzardo entusiasta degli organizzatori ha portato in strada “un milione di persone” (la questura parla più modestamente di 40mila presente). Trentacinque carri da piazza della Repubblica hanno raggiunto i Fori Imperiali, intorno il popolo dell’Arcobaleno che da tutta Italia ha raggiunto la Capitale per un appuntamento preceduto dalle polemiche per il sostegno all’iniziativa prima concesso poi ritirato da parte della Regione Lazio e anche per le trascrizioni di bimbi nati all’estero da due coppie di mamme da parte del sindaco Roberto Gualtieri.

    Siamo un milione, mai vista tanta gente”, hanno scandito gli organizzatori dal carro che ha aperto il corteo sulle note di Festival e Viva l’amor con le madrine di questa edizione, le icone arcobaleno Paola e Chiara. “Da oggi parte la resistenza della nostra comunità a questa destra, a questo governo e a Meloni – afferma Mario Colamarino, portavoce della manifestazione e presidente del circolo Mario Mieli – Quello che è successo con il patrocinio della regione Lazio è l’ennesima prova di quanto questa destra sia omofoba e cialtrona. È una vergogna”. Al fianco del Mario Mieli, in prima fila, il sindaco Gualtieri che è salito sul carro degli organizzatori da dove ha intonato anche Bella Ciao. “Roma è in prima fila nelle battaglie per riconoscere i diritti a tutti” ha detto il primo cittadino. Alla manifestazione anche la segretaria del Pd, Elly Schlein: “Il Partito democratico sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci”. Ma per una volta il fronte dell’opposizione – che con uno slancio di generosità si potrebbe perfino definire centrosinistra – è tutto unito: dall’alleanza Sinistra-Verdi fino a Italia Viva e Azione. Nel corteo ci sono Alessandra Maiorino per il M5s, Maria Elena Boschi per i renziani, il carro di +Europa con sopra Emma Bonino e Riccardo Magi. Sfila anche una Venere di Botticelli, quella del claim “Open to meraviglia”, ma in versione LGBT+: indossa una t-shirt con la scritta “Open to love“. 

    Lungo il percorso, arcobaleno ma declinato anche nel fuxia queer, tanti gli slogan per rivendicare i diritti. Bersaglio “privilegiato” il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che però anche oggi ha ribadito “di sostenere i diritti Lgbt+“. “Viva il Pride. Ora è sempre resistenza”, si urla scendendo verso i Fori Imperiali e ancora “- Rocca + Rocco”, cori contro La Russa e Roccella, e critiche ai Pro Vita indicati come i “mandanti” del patrocinio negato dalla Regione.

    L’onda Pride ha attraversato non solo Roma ma anche il resto d’Italia. Oltre al corteo nella capitale la parata dei diritti ha attraversato anche altre otto città. Eventi ad Avellino, Cuneo, Foggia, Dolo, Genova, Lecco, Messina e Pordenone (col divertente slogan “Proudenone”). E anche all’estero: da Los Angeles a Katmandu passando per Tolosa e Zagabria. “È una giornata di grande mobilitazione per la nostra comunità – spiega Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay -. Questi nove Pride, tappa di una stagione record dell’Onda Pride con oltre 50 parate, sono la migliore risposta al balletto di alcune istituzioni, che ci mostrano il travaglio di chi non sa che parte stare”.

  • 19:39

    La questura: a Roma 40mila persone in piazza

    Sono circa 40mila le persone che stanno prendendo parte al Roma Pride 2023, secondo i dati forniti dalla Questura. Il corteo è partito da piazza della Repubblica per raggiungere i Fori Imperiali. 

  • 19:24

    Imma Battaglia: “Oggi sono Battaglia Imma, lottare sempre”

    “Io oggi sono Battaglia Imma e non Imma Battaglia, lottare sempre”. Così Imma Battaglia, una dei leader del movimento Lgbt+ in Italia, al Roma Pride. Accanto la sua inseparabile compagna Eva Grimaldi. “Ci fa ridere” il mancato patrocinio della Regione Lazio al Pride, “le istituzioni, in questo caso, e la politica hanno perso una grande occasione di rappresentare quello che è il loro compito, la politica deve interessarsi della cittadinanza – ha aggiunto – Non siete idonei, vi bocciamo, non vi rimandiamo nemmeno a settembre, tornate alle scuole elementari”.

  • 19:03

    Ronzulli (Forza Italia): “I veri intolleranti sono in piazza oggi”

    “A sentire gli slogan e le dichiarazioni che arrivano dal gay pride, emerge chiaramente come i veri intolleranti siano quanti oggi in piazza attaccano il governo e la maggioranza solo per il fatto di pensarla in modo diverso non sul rispetto che debba essere sempre garantito alla comunità Lgbtq, sul quale siamo tutti d’accordo, ma sull’utero in affitto, una pratica che consideriamo aberrante. Le parole più usate contro il centrodestra sono ‘parafascisti’ e ‘squadristi’. Per rispondere a queste accuse farneticanti, è sufficiente citare le dichiarazioni rilasciate oggi al Foglio dall’ex ministro per le Pari opportunità, Anna Finocchiaro, che certo non può essere definita una pericolosa nostalgica del ventennio fascista: ‘Non tutti i desideri sono un diritto. La mia ostilità si fonda sul fatto che spesso la gestazione per altri è finalizzata alla produzione di corpi destinati allo scambio commerciale’. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro”. Così, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.

  • 19:02

    Roma Pride, il corteo dei manifestanti è arrivato al Colosseo

    Ha raggiunto via Labicana, alle spalle del Colosseo, il corteo del Roma Pride. Durante la marcia, migliaia di persone hanno accompagnata i 34 carri che compongono il coloratissimo serpentone della manifestazione. Tanti gli slogan a difesa del diritti della comunità Lgbtqia+ e quelli di scherno nei confronti della Regione Lazio, che nei giorni scorsi aveva concesso di poi revocato il patrocinio alla manifestazione. Il percorso su concluderà, superato il Colosseo, in via dei Fori Imperiali