Berlusconi, i funerali di Stato: terminato il rito. L’omelia: “Trova in Dio il suo giudizio”. Cori in Duomo, che non è gremito – Diretta

Circa 2mila persone dentro alla cattedrale: l'elenco dei presenti. In piazza due maxischermi e migliaia di persone. Sarà cremato: l'urna potrà essere collocata nel mausoleo di Arcore. Uomo con cartello "Vergogna di Stato", aggredito e cacciato dalla piazza

Aggiornato: 19:45

  • 16:21

    La società delle storiche: “Ha offeso i valori costituzionali”

  • 16:10

    Concluso il funerale di Berlusconi

    L’esecuzione del ‘Silenzio’ ha chiuso la celebrazione dei funerali di Stato di Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano. Un nuovo applauso dei circa 2.300 presenti si è levato, quindi, per rendere ancora una volta omaggio al leader di Forza Italia e lo stessa è avvenuto in piazza. Al termine della cerimonia l’arcivescovo metropolita monsignor Mario Delpini ha salutato i rappresentanti delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e i familiari dell’ex premier. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro lungo la navata del Duomo verso l’uscita.

  • 15:57

    Tre malori durante il funerale

    Sono tre le persone che sono state soccorse dai sanitari del 118 in piazza Duomo nel corso dei funerali di Berlusconi. Lo riferiscono gli stessi sanitari, spiegando che si è trattato di ipotensione per il caldo. I tanti che avevano portato l’ombrello per la pioggia lo hanno infatti trasformato in parasole per difendersi dal caldo. In piazza Duomo comunque non c’è ressa.

  • 15:49

    Fascina in lacrime durante la cerimonia

    Marta Fascina piange guardando fisso il feretro di Silvio Berlusconi durante i funerali del suo compagno, nel duomo di Milano. Le telecamere indugiano spesso sul suo volto. Accanto è seduta la primogenita dell’ex premier, Marina. Al momento dello scambio del segno della pace i figli Pier Silvio e Barbara si sono abbracciati velocemente.

  • 15:37

    L’omelia: “Un uomo d’affari e politico, ma sempre un uomo”

    “Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio”. Così l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini nella sua omelia per i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, in corso nel duomo di Milano. “Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari”, ha spiegato Delpini. E ancora: “Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico nei nostri tempi è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta”, ha concluso.

  • 15:35

    L’omelia: “L’uomo trova in Dio il suo giudizio”

    “Amare e desiderare di essere amato. Amare e cercare l’amore, come una promessa di vita, come una storia complicata, come una fedeltà compromessa. Desiderare di essere amato e temere che l’amore possa essere solo una concessione, una accondiscendenza, una passione tempestosa e precaria. Amare e desiderare di essere amato per sempre e provare le delusioni dell’amore e sperare che ci possa essere una via per un amore più alto, più forte, più grande”. Così l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini nella sua omelia per i funerali di Stato di Silvio Berlusconi, in corso nel duomo di Milano. “Amare e percorrere le vie della dedizione. Amare e sperare. Amare e affidarsi. Amare ed arrendersi. Ecco che cosa si può dire dell’uomo: un desiderio di amore, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento”, ha concluso Delpini.

  • 15:32

    Con cartello “Vergogna di Stato” cacciato dalla piazza

    Aveva un cartello con la scritta ‘Vergogna di Stato’ l’uomo che è stato aggredito e cacciato dalla folla in piazza Duomo durante i funerali di Silvio Berlusconi. Parapiglia in piazza: l’uomo indossava una maglia con la scritta ‘Io non sono in lutto’. Prima una donna lo ha colpito con un ombrello, poi qualcuno gli ha strappato il cartello dalle mani. Poco dopo è partito un coro “scemo, scemo” da alcuni ultras e fan radunati sempre in piazza. È intervenuta anche la polizia, che ha poi scortato fuori l’uomo.

  • 15:25

    Iniziato il rito, silenzio in piazza Duomo

    Dopo l’ingresso del feretro tra gli applausi è calato un silenzio irreale in piazza Duomo quando la bara di Silvio Berlusconi ha percorso la navata centrale del Duomo di Milano. Gli sguardi di migliaia di persone sono puntati sui maxischermi che trasmettono dall’interno della cattedrale.

  • 15:22

    Piazza Duomo non è gremita

    A cerimonia iniziata, ore 15.15, piazza Duomo non si è riempita per il funerale di Silvio Berlusconi. Nonostante le attese che avevano portato a restringere il numero delle persone ammesse in piazza, non si è raggiunto il pienone in Duomo. 

  • 15:08

    Lungo applauso e figli in lacrime all’ingresso

    Lunghissimo applauso delle personalità presenti in Duomo all’arrivo del feretro di Silvio Berlusconi. In lacrime i figli, a piedi dietro la bara del padre, il fratello Paolo e la compagna Marta Fascina. Nelle file gremite, piange Silvia Toffanin, compagna di vita di Pier Silvio Berlusconi, e il coordinatore di Fi Antonio Tajani.