Russia, Prigozhin (gruppo Wagner) chiama alla rivolta: “Scendete in strada con noi”. Mosca ordina l’arresto. I servizi: “È un colpo di Stato”

L'ultima giornata di accuse tra il capo dei mercenari Wagner e il Cremlino è sfociato in quello che uno dei massimi vertici dei servizi segreti di Mosca ha definito un tentativo di golpe. Che arriva dopo 24 ore di scambi di accuse velenosissimi. Una guerra, secondo Prigozhin, che non è stata soltanto verbale (leggi). A Mosca e Rostov blindati in strada e posti di blocco: i militari hanno licenza di aprire il fuoco.

Aggiornato: 14:43

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    È guerra tra Mosca e Prigozhin (Gruppo Wagner): accusato di ribellione

    Il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin dichiara ufficialmente guerra ai vertici militari di Mosca, lanciando un appello a “fermare” i capi delle forze armate russi dopo aver accusato le truppe regolari di aver bombardato gli accampamenti dei suoi combattenti, su ordine del ministro della Difesa Sergei Shoigu facendo “un numero enorme” di morti. “Siamo in 25mila”, ha dichiarato il leader dei miliziani invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro e a non opporre resistenza in quello che “non è un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia”.

    Immediata la replica da Mosca: prima il ministero della Difesa russo ha respinto ogni accusa di attacchi ai mercenari. Poi scende in campo direttamente il Cremlino: il presidente Vladimir Putin “è stato informato sulla situazione intorno a Prigozhin” e “si stanno prendendo le misure necessarie”. Poco dopo il comitato nazionale antiterrorismo ha aperto un procedimento penale contro il capo di Wagner “per invito alla ribellione armata“, intimando il leader dei mercenari a “interrompere le azioni illegali”.

    La rivolta lanciata dal leader mercenario giunge al termine di una ennesima giornata di bordate contro gli apparatchik gallonati di Mosca, con il patron della Wagner che ha definito l’esercito russo “una bolla d’aria scoppiata” puntando il dito contro il ministero della Difesa e mettendo apertamente in dubbio anche le motivazioni addotte ufficialmente per la cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina. In un nuovo video Prigozhin ha dichiarato che quando è iniziata l’invasione su vasta scala la situazione del conflitto nel Donbass non era diversa da quella degli ultimi anni e non c’era nessuna “folle aggressione” da parte di Kiev, che – ha affermato ancora – non si apprestava ad attaccare la Russia assieme alla Nato. Secondo Prigozhin quindi, parlando di un’imminente offensiva ucraina il ministero della Difesa russo, ovvero il suo arcinemico Sergey Shoigu, ha “ingannato” sia la società sia Putin. Il capo della Wagner “ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione”, ha commentato il ministro della Difesa Guido Crosetto a Washington per incontrare il collega americano Lloyd Austin. “E’ un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite“, ha aggiunto Crosetto.