Duma: “La Wagner non combatterà più in Ucraina”. Mosca: “Non ci sono le condizioni per una pace negoziata”. Kirill al cardinale Zuppi: “Le chiese lavorino insieme in tal senso” – La diretta
Le dichiarazioni di Peskov gettano il gelo sul colloquio tra l'emissario del Papa, il cardinale Zuppi, e il patriarca Kirill, nel contesto del piano di pace proposto dal Vaticano tra Russia e Ucraina. La Bbc: "Wagner sta ancora reclutando in Russia". Sono diventate 12 le vittime del raid su Kramatorsk
Aggiornato: 12:58
I fatti più importanti
- Bbc: "Il gruppo Wagner sta ancora reclutando combattenti in tutta la Russia"
- "L'Ue si prepara per un sostegno all'Ucraina in una guerra lunga"
- Putin: "Il mondo non è crollato con le sanzioni dell'Occidente"
- "La Wagner non combatterà più in Ucraina"
- La figlia di Surovikin smentisce: "Mio padre non è stato arrestato"
- No comment di del Cremlino sull'arresto di Surovikin
- Financial Times conferma l'arresto del generale Surovikin
- Russia: "A Kramatorsk uccisi due generali ucraini"
- Cremlino: "Nessun accordo specifico raggiunto con Zuppi"
- Cremlino: "Non ci sono le condizioni per una pace negoziata"
- Media russi: "Arrestato il capo delle operazioni militari in Ucraina Surovkin. Ha favorito Prigozhin"
- Oggi Zuppi incontra il patriarca Kirill
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09:31
Kiev: “L’offensiva prosegue, ci sono progressi”
“Siamo riusciti a prendere l’iniziativa strategica, le Forze di sicurezza e di difesa dell’Ucraina continuano a condurre operazioni offensive e stanno facendo progressi”: lo scrive su Telegram il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valerii Zaluzhnyi, riferendo di una conversazione telefonica con il capo di Stato Maggiore congiunto, Mark Milley. “Ha avuto una conversazione telefonica con il capo dello Stato Maggiore congiunto, il generale Mark Milley. Abbiamo discusso della situazione al fronte… – si legge nel messaggio -. Il nemico oppone una forte resistenza, ma allo stesso tempo subisce pesanti perdite. Sta cercando di mantenere le proprie posizioni con un continuo lavoro di minamento nell’area”. “Ho comunicato al generale Milley le attuali necessità delle nostre truppe in termini di armi, munizioni e attrezzature per lo sminamento. L’ho anche ringraziato per il pacchetto di assistenza militare annunciato dagli Stati Uniti” martedì, conclude Zaluzhnyi.
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09:31
Putin: “Nessun dubbio sul sostegno dell’intero Paese”
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere dubbi sul sostegno dell’intero Paese per le sue decisioni riguardo il tentativo di ribellione del 24 giugno. “Non dubitavo di quale sarebbe stata la reazione in Daghestan e in tutto il Paese”, ha detto Putin durante il suo incontro con il presidente del Daghestan Sergei Melikov, rispondendo alle parole del capo della regione secondo cui l’intera popolazione del Daghestan ha sostenuto le decisioni del presidente della Federazione Russa.
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09:30
Isw: “Forse negoziati ancora in corso tra Prigozhin e Putin”
“Rapporti recenti suggeriscono che le parti coinvolte nell’accordo per porre fine alla breve ribellione del Gruppo Wagner, mediazione a cui ha preso parte anche il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, potrebbero ancora metterlo a punto”. Lo ha reso noto l’Institute of the Study of War (Isw), citando “un gruppo di monitoraggio bielorusso indipendente chiamato ‘Progetto Hayun’che si riferisce a dati di tracciamento di un volo del 27 giugno dell’aereo del fondatore del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, che avrebbe lasciato l’aeroporto di Machulishchy, in Bielorussia, per dirigersi prima a Mosca e subito dopo a San Pietroburgo”. “Rapporti precedenti – scrivono gli analisti del think tank statunitense -indicavano che Prigozhin inizialmente aveva cercato di entrare in contatto con il presidente russo Vladimir Putin mentre la colonna Wagner si dirigeva a nord di Rostov, ma Putin si era rifiutato di parlare con lui. I social media filo-russi hanno affermato che Prigozhin è tornato in Russia per negoziare con i funzionari russi. L’Isw non è in grado di confermare se Prigozhin sia effettivamente volato in Russia, ma è probabile che sia tornato per elaborare i dettagli dell’accordo mediato da Lukashenko”.
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09:30
Sono 12 i morti nel raid sul ristorante di Kramatorsk
E’ salito a 12 il numero dei morti nell’attacco missilistico russo di martedì a Kramatorsk. Lo ha reso noto il Servizio statale per le situazioni di emergenza su Telegram, come riporta Rbc-Ucraina.