Ucraina, la diretta – Nuovo audio attribuito a Prigozhin: “Presto altre vittorie”. Medvedev: “Probabile un’apocalisse nucleare”
Continuano gli attacchi russi in territorio ucraino, l'ultimo è stato sferrato utilizzando 17 droni. Kiev annuncia di aver riconquistato 37 chilometri quadrati in una settimana. Pechino: "Rafforzare rapporti tra esercito cinese e russo". La Nato spiega di avere piani, anche se non specifici su Zaporizhzhia, per reagire a una provocazione nucleare dei russi
Aggiornato: 13:02
I fatti più importanti
- Nuovo audio attribuito a Prigozhin: "Presto altre vittorie"
- Nato: "Abbiamo piani per reagire a un incidente nucleare"
- Shoigu: "Destabilizzazione fallita per la fedeltà delle forze armate"
- La Russia ridurrà l'export di petrolio ad agosto
- Pechino: "Rafforzare rapporti tra esercito cinese e russo"
- Medvedev: "Un'apocalisse nucleare è probabile"
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11:02
Mosca: “Sventato attentato di Kiev contro il governatore filorusso della Crimea”
Il servizio russo di sicurezza (Fsb) avrebbe sventato un attentato ucraino contro il governatore filorusso della Crimea, Sergei Aksyonov. Lo riporta la Tass, che cita un comunicato dell’Fsb secondo cui un cittadino russo reclutato allo scopo di realizzare l’attentato è stato arrestato. “Un attentato al capo della Repubblica di Crimea, Sergei Aksyonov, organizzato dai servizi speciali dell’Ucraina, è stato sventato – afferma l’Fsb -, nel corso delle attività di ricerca, un cittadino russo nato nel 1988 è stato identificato e arrestato. Era stato formato dai servizi ucraini e aveva frequentato un corso di addestramento di intelligence sul territorio dell’Ucraina”. Aksyonov, su Telegram, si è detto sicuro che gli organizzatori “di questo crimine saranno trovati e puniti. E’ possibile eliminare completamente la minaccia terroristica di Kiev solo realizzando gli obiettivi dell’operazione militare speciale (come Mosca definisce la guerra, ndr) fissati dal presidente. E così sarà”.
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10:45
Bombe nel Donetsk: due morti e tre feriti
Due civili sono stati uccisi e tre sono rimasti feriti a seguito degli attacchi russi sulla regione di Donetsk nell’ultima giornata. Lo afferma Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare dell’oblast, in un messaggio su Telegram citato da Ukrinform. “Il 2 luglio, i russi hanno ucciso due residenti della regione di Donetsk: a Pokrovsk e Novyi Komar. Altre tre persone sono rimaste ferite”, ha dichiarato, aggiungendo che è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha. La sera del 2 luglio le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, ferendo due civili.
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10:10
Pechino: “Rafforzare rapporti tra esercito cinese e russo”
La Cina ha auspicato di poter continuare ad approfondire il rapporto tra le sue forze armate e quelle russe, e di espandere la cooperazione tra le Marine militari dei due Paesi. Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu, incontrando a Pechino il comandante in capo della Marina russa Nikolay Yevmenov, ha detto di ritenere che, “attraverso gli sforzi congiunti, il rapporto tra i due eserciti continuerà ad approfondirsi e a solidificarsi, e continuerà a fare nuovi progressi per raggiungere un nuovo livello”, ha riferito una nota del ministero della Difesa di Pechino.
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09:44
Kiev: “Liberati 37 chilometri quadrati in una settimana”
Nell’ultima settimana, le forze ucraine hanno liberato in totale più di 37 chilometri quadrati a est e sud del Paese. Lo sostiene la viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar in un aggiornamento su Telegram.
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09:41
Attacco russo con 17 droni
Le Forze Armate ucraine affermano di aver abbattuto 13 droni lanciati nelle ultime ore dalle forze russe contro il territorio ucraino. Secondo lo Stato Maggiore dell’Esercito di Kiev, “le forze di occupazione russe hanno sferrato un altro attacco da sudest con droni iraniani ‘Shahed’”. Un attacco per il quale sono stati utilizzati “17 droni”. “Sono stati distrutti 13 droni Shahed, gli altri non hanno raggiunto gli obiettivi, non ci sono perdite”, fanno sapere.
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09:41
Media russi: “Prigozhin è uscito di testa per i soldi”
Il leader di Wagner Prigozhin “è andato fuori di testa a causa dei grandi soldi” fatti in questi anni: lo ha detto l’opinionista tv Dmitry Kiselev, nel suo programma televisivo settimanale Rossija 1, come riporta il Moscow Times. “Pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo stato stesso e il presidente”, ha aggiunto sostenendo che il gruppo Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro (circa 17 mila miliardi di rubli), divisi in contratti governativi (860 miliardi di rubli) e servizi forniti dalla holding Concord (845 miliardi di rubli) in mano all’ex cuoco di Putin.
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09:40
Putin sentirà i leader di Cina e India
Il presidente russo Vladimir Putin avrà questa settimana colloqui con il presidente cinese Xi Jinping e con il primo ministro indiano Narendra Modi per quello che è il primo vertice multilaterale dalla ribellione del gruppo Wagner. I tre leader si riuniranno virtualmente domani per un vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, un gruppo di sicurezza fondato da Russia e Cina per contrastare le alleanze occidentali dall’Asia orientale all’Oceano Indiano. Il forum è importante per Mosca che vuole dimostrare che l’Occidente non è riuscito a isolarla. Il gruppo comprende le quattro nazioni dell’Asia centrale di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan. Dal 2017 fa parte il Pakistan, mentre l’Iran dovrebbe aderire martedì. Anche la Bielorussia è in attesa dell’adesione.
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09:32
Medvedev: “Un’apocalisse nucleare è probabile”
“Noterò una cosa che i politici di ogni parte non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile”. Lo ha scritto Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, su Telegram. “Ci sono almeno due ragioni – prosegue – Primo. Il mondo è impegnato in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi, perché i nostri avversari hanno deciso di sconfiggere la più grande potenza nucleare: la Russia. Sono, senza dubbio, degli idioti squattrinati, ma è proprio così”. Medvedev aggiunge che “la seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù!”.
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09:30
Senatore russo: “In questi anni abbiamo portato via dall’Ucraina 700mila bambini”
La Russia ha trasferito “negli ultimi anni” 700.000 bambini dalle zone di conflitto dell’Ucraina in territorio russo. Lo ha riferito il capo del comitato internazionale del Consiglio della Federazione, la camera alta del parlamento russo, Grigory Karasin. “Negli ultimi anni, 700.000 bambini hanno trovato rifugio da noi, fuggendo dai bombardamenti delle zone di conflitto in Ucraina”, ha detto Karasin sul suo canale Telegram, citato dal Guardian.
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09:28
Mosca: “Nessuna mobilitazione dopo il ritiro della Wagner”
“Non c’è bisogno di una nuova ondata di mobilitazione in Russia e non ce ne sarà alcuna dopo il ritiro della Wagner dalla zona dell’operazione militare speciale in Ucraina”. Lo ha detto alla Tass il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov. “Il presidente Putin – ha aggiunto – è stato chiaro e preciso affermando che non ci sarà una nuova mobilitazione. C’è un reclutamento pianificato di militari su base contrattuale, c’è una formazione pianificata di unità e distaccamenti, compresa la riserva, e il loro addestramento è in corso. Non c’è bisogno di organizzare un’altra ondata di mobilitazione oggi e non ce ne sarà nel prossimo futuro”