Ucraina, la diretta – Stati Uniti: “Non sappiamo dove sia Prigozhin”. Zelensky arrivato a Praga. Missili russi su Leopoli: 4 morti

Il sindaco di Leopoli: “È l’attacco sui civili più grande da inizio guerra”. Per l'intelligence ucraina calano i rischi di un attacco alla centrale di Zaporizhzhia. Lukashenko: Prigozhin è a San Pietroburgo. Cremlino: non seguiamo i suoi movimenti. Secondo Bloomberg, domani il presidente ucraino incontrerà l'omologo turco

Aggiornato: 13:03

  • 20:18

    Zelensky: “Se volessimo solo combattere, saremmo già in Russia”

    L’Ucraina chiede aiuto perché vuole sopravvivere, “se volessimo solo combattere, saremmo già in Russia”. Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Sofia, dove ha avuto colloqui con il primo ministro bulgaro Nikolai Denkov e il presidente Rumen Radev. Lo riporta Rbc Ukraine.

  • 20:14

    Casa Bianca: “Attenta valutazione sull’invio di bombe a grappolo”

    La fornitura di munizioni a grappolo da parte degli Stati Uniti all’Ucraina è “sotto attenta valutazione”. Lo ha detto un portavoce della Casa Bianca precisando però che non c’è ancora alcun annuncio da fare in merito. Le munizioni a grappolo, vietate da più di 120 paesi, normalmente rilasciano un gran numero di piccole bombe che possono uccidere indiscriminatamente su una vasta area, minacciando i civili.

  • 20:11

    Zelensky in serata a Praga

    Volodymyr Zelensky si recherà oggi in visita nella Repubblica ceca. Lo riferiscono i media locali, anche se la notizia non è stata confermata dalle autorità competenti. Il presidente ucraino dovrebbe avere colloqui con il premier Petr Fiala a Praga. Il Castello è stato chiuso al pubblico a partire dalle ore 15.00, all’aeroporto Vaclav Havel sono state adottate speciali misure di sicurezza, con cecchini e agenti di polizia con mitragliatrici. Zelensky arriva dalla Bulgaria, dove oggi ha avuto colloqui con il suo omologo Rumen Radev e con il premier Nikolai Denkov.

  • 20:11

    Zelensky: “La controffensiva avanza, ma non veloce come vorremmo”

    La controffensiva ucraina “sta avanzando” ma “non così velocemente come vorremmo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in alcune anticipazioni di un’intervista rilasciata ad Abc News. La controffensiva ha permesso alle forze ucraine di prendere “l’iniziativa” nella guerra contro i russi , ma “vogliamo farlo più velocemente”, ha detto il presidente ucraino, aggiungendo di sostenere la valutazione dei suoi militari secondo cui l’operazione, iniziata il mese scorso, “stava andando secondo i piani”. “Tutti vorremmo vedere la controffensiva compiuta in un periodo di tempo più breve, ma c’è la realtà”, ha detto Zelensky. “Non siamo bloccati in un posto” e “oggi l’iniziativa è dalla nostra parte”, ha sottolineato. “Stiamo avanzando, anche se non così velocemente (come vorremmo). Ma stiamo avanzando”. Zelenskyy ha poi affermato nell’intervista che è ancora “troppo presto” per riportare grandi successi sul campo di battaglia.

  • 20:00

    Casa Bianca: “Non sappiamo dove sia Prigozhin”

    “Gli Usa non hanno nessuna informazione sul luogo in cui si trova Prigozhin”. Lo ha detto il vice portavoce della Casa Bianca Andrew Bates in un punto con la stampa a bordo dell’Air Force One che sta portando Joe Biden in South Carolina. “Continuiamo a monitorare il gruppo Wagner”, ha aggiunto.

  • 16:13

    Stoltenberg: “Non vediamo molti uomini Wagner in Bielorussia”

    “Monitoriamo da vicino dove vanno i soldati della Wagner e i movimenti di Prigozhin: abbiamo visto alcuni preparativi per ospitare un vasto numero di personale della Wagner in Bielorussia ma per ora non abbiamo notato un alto numero di arrivi”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

  • 16:13

    Stoltenberg: “Basta ritardi, la Svezia deve entrare nella Nato”

    “La Svezia ha rispettato tutti gli obblighi presi con il memorandum trilaterale firmato a Madrid. Nel meeting di oggi abbiamo concordato che abbiamo fatto progressi, l’ingresso della Svezia è nell’interesse di tutti e vogliamo che entri il prima possibile: ulteriori ritardi avvantaggeranno solo il PKK e Putin”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine dell’incontro con Svezia, Finlandia e Turchia alla vigilia del summit di Vilnius. Lunedì ci sarà un incontro tra Erdogan e il premier svedese nella capitale lituana.

  • 15:40

    Wsj: “Bulgaria pronta a vendere reattori nucleari russi a Kiev”

    La Bulgaria è pronta a vendere due reattori nucleari di fabbricazione russa e altre apparecchiature strategiche alla compagnia energetica statale dell’Ucraina. Lo riferiscono fonti informate al Wall Street Journal. In base all’accordo, che è ancora in fase di negoziazione, la società elettrica statale di Sofia Nek venderà attrezzature all’Energoatom per almeno 600 milioni di euro e, se andrà a buon fine, sarà la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina che reattori nucleari di fabbricazione russa vengono utilizzati per aumentare la produzione di energia per Kiev.

  • 14:30

    New York Times: “Gli Usa annunceranno l’invio di bombe grappolo a Kiev”

    Gli Stati Uniti annunceranno la fornitura all’Ucraina di munizioni a grappolo. Lo scrive il New York Times citando un alto funzionario dell’amministrazione Usa. Kiev da tempo fa pressioni per ricevere queste armi controverse e ampiamente vietate da molti Paesi del mondo, ma Washington ha finora opposto resistenza a causa del suo potenziale in termini di danni indiscriminati ai civili. La scorsa settimana il capo di stato maggiore Mark Milley aveva ammesso in ogni caso che gli Usa stavano valutando la possibilità di fornire le munizioni a Kiev. L’Ucraina – scrive il Nyt – ha affermato che le armi aiuterebbero nella sua controffensiva contro le truppe russe consentendo alle sue forze di colpire efficacemente le posizioni russe trincerate e di superare il suo svantaggio in termini di forza e artiglieria. Il quotidiano Usa ricorda che l’uso delle munizioni a grappolo non è di per sé un crimine di guerra, ma può diventarlo se lanciate contro i civili. A causa di questi rischi, più di 100 Paesi – ma non Stati Uniti, Russia o Ucraina – hanno firmato un trattato del 2008 noto come Convenzione sulle munizioni a grappolo, promettendo di non produrle, utilizzarle, trasferirle o accumularle.  

  • 14:16

    Bloomberg: “Domani Zelensky da Erdogan”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà a Istanbul dove avrà un incontro con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan prima del vertice Nato in programma a Vilnius l’11 e il 12 luglio. Lo fa sapere il quotidiano turco filogovernativo Sabah mentre la notizia non è ancora stata confermata o smentita ufficialmente. L’incontro è in programma domani secondo un articolo pubblicato da Bloomberg sul proprio sito.