Ucraina, la diretta – Kiev: “Controlliamo Bakhmut, russi in trappola”. Cremlino: “Prigozhin ha incontrato Putin. Wagner ribadisce il sostegno”

Il faccia a faccia è avvenuto il 29 giugno: ai mercenari è stato offerto di continuare a combattere. Pechino definisce "irresponsabile" la scelta Usa di fornire bombe a grappolo a Kiev: "Altra benzina sul fuoco". Mosca: "Reazione ferma se l'Ucraina entra nella Nato"

Aggiornato: 09:30

  • In Evidenza
    21:15

    “Russi in trappola a Bakhmut”: la controffensiva di Kiev – IL PUNTO

    In trappola le forze russe che difendono Bakhmut. Ad affermarlo sono i militari di Kiev che da settimane avanzano lentamente sui fianchi nord e sud della città del Donbass, conquistata dai russi in maggio grazie ai mercenari della Wagner dopo mesi di combattimenti feroci e ora presidiata da alcune decine di migliaia di soldati che rischiano di essere tagliati fuori dal resto delle forze di occupazione. “Il nemico è in trappola e la città viene posta sotto il controllo delle forze di difesa”, ha scritto il generale Oleksandr Syrskyi, comandante dell’esercito di terra ucraino. Alle sue parole ha fatto eco la viceministra della Difesa Hanna Malyar, che ha spiegato che le forze di Kiev tengono sotto controllo le entrate, le uscite e i movimenti del nemico in città da diversi giorni, perché “nel corso della loro avanzata, le nostre truppe hanno preso il controllo delle principali alture dominanti intorno a Bakhmut”.

    Ma il quadro d’insieme, dopo oltre un mese di controffensiva, l’ha fornito il portavoce dello stato maggiore ucraino, Andryi Kovaliov: in totale sono stati riconquistati agli invasori russi “193 chilometri quadrati”. Di questi il grosso, pari a circa 169 chilometri quadrati, nella direttrice di avanzata sud, da Zaporizhzhia verso Melitopol e Berdyansk. Un’avanzata di portata strategica elevata che punta in direzione anche della Crimea, a fronte della quale nell’est, sul fronte del Donetsk, in Donbass, di portata strategica minore ma di grande impatto tattico sul morale del nemico la riconquista è di soli 24 chilometri quadrati attorno a Bakhmut.

    Intanto però l’Ucraina continua a subire i continui bombardamenti da parte dei russi, che nelle ultime ore si sono concentrati in particolare sul sud, sulle regioni costiere di Kherson, dove ci sono stati almeno 6 feriti, e Mykolaiv. Il nemico, secondo i bollettini ucraini, colpisce con tutto: artiglieria, mortai, razzi a lancio multiplo Mlrs e missili. A nord invece il continuo stillicidio di colpi di artiglieria sui civili e sulle infrastrutture, che non può essere prevenuto, ha indotto l’amministrazione militare dell’oblast di Sumy ad annunciare lo sgombero di tutti i civili entro una fascia di cinque chilometri dal confine russo, che saranno sistemati provvisoriamente altrove. Nel pomeriggio sono stati colpiti da raid russi anche le cittadine di Avdiivka e di Gostroy, nel Donetsk, uccidendo due civili e ferendone tre.

    Leggi tutto
  • 21:15

    “Russi in trappola a Bakhmut”: la controffensiva di Kiev – IL PUNTO

    In trappola le forze russe che difendono Bakhmut. Ad affermarlo sono i militari di Kiev che da settimane avanzano lentamente sui fianchi nord e sud della città del Donbass, conquistata dai russi in maggio grazie ai mercenari della Wagner dopo mesi di combattimenti feroci e ora presidiata da alcune decine di migliaia di soldati che rischiano di essere tagliati fuori dal resto delle forze di occupazione. “Il nemico è in trappola e la città viene posta sotto il controllo delle forze di difesa”, ha scritto il generale Oleksandr Syrskyi, comandante dell’esercito di terra ucraino. Alle sue parole ha fatto eco la viceministra della Difesa Hanna Malyar, che ha spiegato che le forze di Kiev tengono sotto controllo le entrate, le uscite e i movimenti del nemico in città da diversi giorni, perché “nel corso della loro avanzata, le nostre truppe hanno preso il controllo delle principali alture dominanti intorno a Bakhmut”.

    Ma il quadro d’insieme, dopo oltre un mese di controffensiva, l’ha fornito il portavoce dello stato maggiore ucraino, Andryi Kovaliov: in totale sono stati riconquistati agli invasori russi “193 chilometri quadrati”. Di questi il grosso, pari a circa 169 chilometri quadrati, nella direttrice di avanzata sud, da Zaporizhzhia verso Melitopol e Berdyansk. Un’avanzata di portata strategica elevata che punta in direzione anche della Crimea, a fronte della quale nell’est, sul fronte del Donetsk, in Donbass, di portata strategica minore ma di grande impatto tattico sul morale del nemico la riconquista è di soli 24 chilometri quadrati attorno a Bakhmut.

    Intanto però l’Ucraina continua a subire i continui bombardamenti da parte dei russi, che nelle ultime ore si sono concentrati in particolare sul sud, sulle regioni costiere di Kherson, dove ci sono stati almeno 6 feriti, e Mykolaiv. Il nemico, secondo i bollettini ucraini, colpisce con tutto: artiglieria, mortai, razzi a lancio multiplo Mlrs e missili. A nord invece il continuo stillicidio di colpi di artiglieria sui civili e sulle infrastrutture, che non può essere prevenuto, ha indotto l’amministrazione militare dell’oblast di Sumy ad annunciare lo sgombero di tutti i civili entro una fascia di cinque chilometri dal confine russo, che saranno sistemati provvisoriamente altrove. Nel pomeriggio sono stati colpiti da raid russi anche le cittadine di Avdiivka e di Gostroy, nel Donetsk, uccidendo due civili e ferendone tre.

  • 18:39

    La tedesca Rheinmetall aprirà una fabbrica di carri armati in Ucraina

    Il colosso tedesco della produzione di Rheinmetall sfida la guerra ed entro tre mesi aprirà uno stabilimento in Ucraina occidentale per produrre veicoli corazzati per le forze armate di Kiev e per riparare quelli danneggiati in battaglia, secondo quanto annunciato dal Ceo della società, Armin Papperger, in un’intervista alla Cnn, che ha anche annunciato che addestrerà i militari all’uso e alla manutenzione dei suoi veicoli blindati e corazzati.
    Cnn nell’intervista – ripresa con grande evidenza dalla stampa ucraina – ricorda che in dichiarazioni rese in precedenza al Rheinische Post la Rheinmetall aveva già espresso l’intenzione di aprire una fabbrica di carri armati entro l’anno, capace di produrre circa 400 mezzi corazzati l’anno, e ben al riparo da attacchi missilistici russi, quindi nella parte occidentale dell’Ucraina. Il modello principale in produzione in Ucraina sarà il veicolo corazzato per trasporto truppe Fuchs (volpe in tedesco).

  • 18:04

    Meloni: “Sostegno a Kiev a 360 gradi”

    Sulla guerra in Ucraina “la posizione dell’Italia e della Lettonia sono identiche, sosteniamo” Kiev “a 360 gradi, anche lavorando perché l’Europa possa investire sulla propria sicurezza e difesa“. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni congiunte alla stampa con il primo ministro lettone Krisjanis Karins, a margine del bilaterale al Palazzo del governo a Riga. 

  • 17:04

    Bombe a grappolo, Scholz: “Decisione sovrana degli Usa”

    Quella della consegna delle munizioni a grappolo all’Ucraina “è una decisione sovrana degli Stati Uniti“. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino con il primo ministro australiano, Anthony Albanese. Come Germania “abbiamo firmato una convenzione internazionale che ci proibisce di utilizzare questo tipo di armi. A questo proposito, possiamo dire, per quanto ci riguarda, che non le utilizziamo perché ci siamo impegnati in questo senso”, ha spiegato ancora Scholz, affermando di non voler commentare ulteriormente la decisione degli Usa perché “fuori contesto”.

  • 16:36

    Nato, fonti Berlino: “Non è il momento giusto per un invito a Kiev”

    “Non è il momento giusto per un invito all’Ucraina, per passi concreti in direzione di un’adesione“. A dichiararlo, alla vigilia del summit di Vilnius è una fonte del governo tedesco, sottolineando che dal punto di vista della Germania bisogna puntare sull’aiuto a Kiev nella sua battaglia contro la Russia ed intensificare la partnership con l’Ucraina attraverso un Consiglio Nato-Ucraina.

  • 16:08

    Nato, Stoltenberg: “Adesione Ucraina diventerà processo a una fase”

    Nel pacchetto presentato alla ministeriale Esteri di Oslo c’è quello di “rimuovere i requisiti per il Piano d’azione per l’adesione. Trasformare il processo di adesione per l’Ucraina, spostandolo da un processo in due fasi a un processo in una fase“. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa con il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, alla vigilia del vertice Nato a Vilnius, rispondendo a una domanda sull’accordo per la rimozione del ‘Map‘ (Membership Action Plan) dal percorso di adesione dell’Ucraina. “Ora stiamo discutendo di questi elementi e di questo pacchetto e finalizzando anche le discussioni e i negoziati sul linguaggio preciso – ha spiegato -. Quindi non entrerò nei dettagli su ciò che gli alleati stanno per concordare. Ma accolgo con favore il fatto che ora stiamo costruendo sul pacchetto che è stato lanciato a Oslo e sono fiducioso che avremo un messaggio buono, forte e positivo quando i leader si incontreranno”.

  • 15:42

    Bombe a grappolo, commissario Ue: “Agiremo nel rispetto dei Trattati internazionali”

    “Sul necessario sostegno militare all’Ucraina ci muoveremo nel pieno rispetto dei Trattati internazionali. Non è che se dalla Russia c’è una violazione dei trattati internazionali, noi dobbiamo fare lo stesso”. Lo ha detto il commissario Ue alla Giustizia Diedier Reynders rispondendo, nella conferenza stampa dopo il Consiglio Affari Generali, ad una domanda sull’invio di bombe a grappolo all’Ucraina.

  • 15:28

    Stoltenberg: “Zelensky sarà al vertice di Vilnius”

    Volodymyr Zelensky parteciperà alla riunione inaugurale del Consiglio Nato-Ucraina che si svolgerà il 12 luglio a margine del summit dell’Alleanza Atlantica a Vilnius. Lo ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa congiunta con il presidente lituano Gitanas Nauseda. “Noi anche rafforzeremo i nostri legami politici, il presidente Zelensky si unirà a noi per l’incontro inaugurale del nuovo consiglio Nato-Ucraina”, ha detto il segretario generale.

  • 15:16

    Nato, “Germania contraria a corsia preferenziale per Kiev”

    La Germania sarebbe contraria ad una ‘corsia preferenziale‘ che consenta una rapida adesione dell’Ucraina alla Nato e, per questo, avrebbe ‘bloccato’ un copromesso tra i membri dell’Alleanza. Lo afferma Bild citando un documento interno del governo tedesco e persone a conoscenza della trattativa per l’ingresso di Kiev nella Nato. I negoziatori stanno discutendo da giorni sul documento finale del vertice di Vilnius in programma domani e mercoledì, che dovrebbe comprendere anche il sostegno all’invito all’adesione per l’Ucraina una volta sancito il cessato il fuoco con la Russia. L’invito sarebbe sostenuto da diversi Paesi, con in testa Francia, Regno Unito e Polonia. Germania e Stati Uniti, invece, sono favorevoli al rispetto del ‘Piano d’azione per l’adesione’ formulato per l’Ucraina nel 2008 che comprende diversi passaggi e condizioni che Kiev deve soddisfare prima dell’adesione alla Nato. Tra questi, oltre alla pace, ci sono riforme politiche ed economiche.