Ucraina, la diretta – Kiev: “Abbiamo usato munizioni a grappolo intorno a Bakhmut”. Agenzia atomica: “Mine antiuomo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”
Nuovi raid russi nella notte, allarme antiaereo a Kiev e in altre 11 regioni. Il Washington Post torna sulla ribellione della Wagner e cita fonti d'intelligence: "Putin sapeva 3 giorni prima dell'attacco, ma non era in grado di rispondere"
Aggiornato: 09:16
I fatti più importanti
- Kiev: "Abbiamo usato munizioni a grappolo intorno a Bakhmut"
- Cremlino: "Per ora è impossibile tornare all'accordo sul grano"
- Washington Post: "Putin sapeva 3 giorni prima della rivolta della Wagner"
- Mosca: "Kiev ha tentato di attaccare una nostra nave nel Mar Nero"
- Kiev: "Continueremo a colpire il ponte di Crimea"
- Agenzia atomica: "Mine antiuomo intorno alla centrale di Zaporizhzhia"
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19:21
Deputato ucraino arrestato per alto tradimento
Il tribunale distrettuale Pechersky di Kiev ha arrestato per alto tradimento il deputato Alexander Ponomarev. Lo riferiscono i media ucraini. Gli investigatori hanno scoperto che durante l’invasione russa, il parlamentare ha registrato nuovamente le sue imprese in conformità con la legislazione della Federazione Russa e alcune aziende di sua proprietà fornivano carburante per l’equipaggiamento militare di Mosca e trasferivano attrezzature per equipaggiare le fortificazioni degli occupanti. Ponomarev, che è stato arrestato per 60 giorni senza cauzione, fa parte del partito messo al bando ‘Oplzh’.
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17:46
Uk: “Inaccettabili i tentativi russi di fermare il grano ucraino”
“Qualsiasi tentativo russo di impedire l’invio del grano dall’Ucraina è del tutto inaccettabile”. Lo ha affermato su Twitter il premier britannico, Rishi Sunak, riferendosi al colloquio telefonico avuto oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Dobbiamo continuare a stare al fianco dell’Ucraina”, ha aggiunto il primo ministro.
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16:50
Kiev: “Abbiamo usato munizioni a grappolo intorno a Bakhmut”
Le forze ucraine stanno “utilizzando l’intera linea di armamenti fornitaci dai nostri partner” in modo efficace. Ha risposto così, in un’intervista televisiva, il portavoce del comando militare orientale dell’Ucraina Serhii Cherevatyi, rispondendo alla domanda se i militari stessero usando intorno a Bakhmut munizioni a grappolo che sono state recentemente consegnate dagli Stati Uniti. Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov aveva dichiarato in un’intervista trasmessa alla Cnn il 23 luglio che condividerà con il Pentagono un rapporto sull’uso di munizioni a grappolo da parte dell’Ucraina nei prossimi giorni.
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14:25
La Duma innalza fino a 30 anni l’età per la leva
La Duma ha approvato in seconda e poi in terza e ultima lettura la proposta di legge per innalzare dai 27 ai 30 anni il limite massimo per la chiamata alla leva. Ma, diversamente da quanto proposto inizialmente, l’età minima resta di 18 anni e non viene innalzata a 21 anni. Questo significa che viene allargato il bacino delle persone che possono essere chiamate a prestare servizio militare fino a includere gli uomini dai 18 ai 30 anni d’età. Per diventare legge, il ddl deve essere approvato dal Senato e poi firmato dal presidente russo. Lo riporta la testata online Meduza.
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13:35
L’Ue versa la sesta tranche di aiuti da 1,5 miliardi a Kiev
La Commissione Europea ha versato oggi una sesta tranche da 1,5 miliardi di euro nell’ambito del pacchetto di assistenza macrofinanziaria per l’Ucraina Amf Plus, che ammonta a 18 miliardi di euro, sbloccandone altre due nei prossimi due mesi per complessivi 4,5 mld. Il pacchetto mira ad aiutare l’Ucraina a coprire il proprio fabbisogno finanziario nel 2023. Con il pagamento di oggi, quest’anno Kiev ha ricevuto 10,5 miliardi nell’ambito dell’Amf Plus. I prestiti aiuteranno l’Ucraina a continuare a pagare stipendi e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per le persone sfollate. Consentiranno inoltre al Paese di garantire la stabilità macroeconomica e ripristinare le infrastrutture distrutte dalla Russia, come infrastrutture energetiche, sistemi idrici, reti di trasporto, strade e ponti. Il pagamento odierno arriva dopo che il 25 luglio la Commissione ha constatato che l’Ucraina ha continuato a compiere “progressi soddisfacenti” verso l’attuazione delle condizioni politiche concordate e ha rispettato gli obblighi di comunicazione, che mirano a garantire un uso trasparente ed efficiente dei fondi. Verrà sbloccato anche il pagamento di due ulteriori tranche da 1,5 miliardi di euro ciascuna, ad agosto e a settembre di quest’anno. In particolare, per la Commissione, l’Ucraina ha compiuto importanti progressi per rafforzare la stabilità finanziaria, rafforzare lo Stato di diritto, migliorare il proprio sistema del gas, incoraggiare l’efficienza energetica e promuovere un clima imprenditoriale migliore. “Oggi – ha detto la presidente Ursula von der Leyen – abbiamo sbloccato altri 4,5 miliardi di euro per l’Ucraina, da versare nei prossimi tre mesi. Mentre Kiev affronta le conseguenze della brutale guerra di aggressione della Russia, continuiamo a fornirle sostegno finanziario. E continueremo finché sarà necessario. Abbiamo proposto fino a 50 miliardi di euro tra il prossimo anno e il 2027, per finanziare riforme e investimenti in Ucraina”. Complessivamente, dall’inizio della guerra, il sostegno Ue all’Ucraina ammonta a 76 miliardi di euro. La cifra include il sostegno finanziario, umanitario, di emergenza e militare da parte dell’Ue, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee, nonché le risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra.
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12:57
Cremlino: “Per ora è impossibile tornare all’accordo sul grano”
“Sfortunatamente, al momento è impossibile tornare” all’accordo sul grano “perché non è in fase di attuazione”: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, aggiungendo che il presidente Vladimir Putin “ha chiarito che la Russia è pronta a riprendere immediatamente l’accordo non appena sarà attuato”. Lo riporta l’agenzia Interfax. La settimana scorsa Mosca ha annunciato di non rinnovare l’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini dopo aver dichiarato che, a suo dire, non sarebbero stati rimossi “gli ostacoli” alle esportazioni russe di cereali e fertilizzanti.
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11:49
Washington Post: “Putin sapeva 3 giorni prima della rivolta della Wagner”
I servizi di sicurezza russi avevano avvertito il presidente Vladimir Putin con almeno due o tre giorni di anticipo che il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, stava preparando una possibile ribellione: lo scrive il Washington Post, che cita valutazioni dell’intelligence condivise con il giornale.
Alla luce di questa indicazione, sono state prese misure per aumentare la sicurezza in diverse strutture strategiche, tra cui il Cremlino, dove è stato aumentato il personale della guardia presidenziale e sono state distribuite più armi. Tuttavia, sottolinea il quotidiano statunitense, non sono state prese altre misure. Quando Prigozhin ha lanciato il suo tentativo di ammutinamento la mattina del 24 giugno, riporta il Wp citando funzionari della sicurezza ucraina e di altri Paesi europei, Putin era paralizzato e incapace di agire con decisione. E per la maggior parte della giornata non è stato impartito alcun ordine, hanno sottolineato i funzionari. “Putin ha avuto il tempo di prendere la decisione di liquidare (la ribellione) e arrestare gli organizzatori”, ha detto uno dei funzionari di sicurezza europei che, come gli altri, ha parlato a condizione di anonimato. “Poi, quando (la rivolta) è cominciata, c’è stata la paralisi a tutti i livelli… C’è stato sgomento e confusione assoluti. Per molto tempo non hanno saputo come reagire”. -
11:47
Mosca: “Kiev ha tentato di attaccare una nostra nave nel Mar Nero”
Il ministero della Difesa russo denuncia “un fallito tentativo ucraino di attaccare il pattugliatore Sergey Kotov nel Mar Nero a largo di Sebastopoli che non ha causato vittime”. Lo riferisce la Tass. La nave della flotta del Mar Nero, aggiunge il ministero, continua ad assolvere le missioni che le sono state assegnate vicino alla base navale della Crimea.
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11:42
Kiev: “Avanziamo a nord e sud di Bakhmut”
“Le forze ucraine hanno allontanato le truppe russe dalle loro posizioni vicino ad Andriivka, nel settore di Bakhmut, e continuano ad avanzare a nord e a sud di Bakhmut”: lo ha detto il portavoce dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, Andriy Kovalev, come riporta su Telegram l’emittente statale ucraina Suspilne.
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11:40
Kiev: “Controffensiva in ritardo rispetto al previsto”
La controffensiva ucraina è in ritardo rispetto al previsto, ma si sta svolgendo secondo i piani: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un’intervista alla Cnn. Reznikov ha comunque assicurato di “non essere preoccupato”, definendo allo stesso tempo errata l’opinione secondo cui “ogni controffensiva dovrebbe essere rapida”. Il ministro ha elencato diversi motivi per cui la controffensiva potrebbe essere più lenta del previsto. “Si tratta di una questione di difesa aerea. È una questione di fatto che abbiamo una linea del fronte molto lunga. E abbiamo un gran numero di nemici contro di noi. Questa è una guerra, non un videogioco. I nostri generali e comandanti vedono la situazione reale sul campo di battaglia. Il valore principale per noi sono le vite dei soldati”, ha affermato. Reznikov ha aggiunto che l’avanzata sul fronte meridionale è in gran parte rallentata dalle mine disseminate dalle truppe russe, sottolineando che molto spesso i solfati ucraini devono bonificare manualmente i percorsi attraverso questi campi. “Dobbiamo usare molto lentamente i nostri soldati, genieri e preparare molto lentamente i corridoi per un vero movimento offensivo”, ha aggiunto.