Ucraina, la diretta – Jenssen (Nato) rettifica: “Mio errore parlare di cessioni territoriali”. Reuters: “Berlino ritira il piano per 2% spesa militare annuale”

Il capo di gabinetto di Stoltenberg fa marcia indietro, ma le sue parole mostrano i dubbi dell'Alleanza atlantica (leggi). Intanto l'India esclude l'Ucraina dal G20 di settembre. La corrispondente di "Politico" espulsa dalla Russia. Tajani in Cina a settembre per una missione di pace

Aggiornato: 20:38

  • In Evidenza
    17:47

    Il braccio destro di Stoltenberg rettifica: “Errore le mie frasi su cessioni ucraine”

    “Le dichiarazioni facevano parte di un dibattito più ampio sui possibili scenari futuri in Ucraina e non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore”. Così Stian Jenssen, capo di gabinetto del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, rettifica le sue parole di ieri che sembravano subordinare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato ad una sua cessione di territori alla Russia. In un’intervista al giornale norvegese Vg, Jenssen sottolinea che “se si arriverà al punto in cui si potrà negoziare, la situazione militare sul terreno, chi controlla cosa, sarà assolutamente centrale e avrà necessariamente un’influenza decisiva su come si presenterà un eventuale esito di questa guerra: proprio per questo motivo è di fondamentale importanza sostenere gli ucraini con ciò di cui hanno bisogno”. Inoltre, il braccio destro di Stoltenberg riafferma l’impegno per la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina: “Siamo interessati a garantire che l’aggressione russa non succeda di nuovo una volta finita la guerra, indipendentemente da come finisca”.

    Le dichiarazioni di Jenssen ieri avevano immediatamente provocato la reazione delle autorità di Kiev: “È ridicolo, questo significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, cedere ad un criminale globale, proteggere il regime russo, distruggere il diritto internazionale e rimandare la guerra alle prossime generazioni”, aveva dichiarato il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.

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  • 20:37

    Reuters: “Berlino ritira il piano per 2% spesa militare annuale”

    Il governo tedesco si è ritirato da un piano per impegnarsi legalmente a raggiungere l’obiettivo di spesa militare della Nato del 2% su base annua. Lo riporta Reuters sul proprio sito web, citando una fonte governativa di Berlino. Una clausola in merito alla questione all’interno di una bozza della legge sul finanziamento del bilancio approvata oggi dal gabinetto del cancelliere Olaf Scholz è stata cancellata con breve preavviso, ha detto la fonte. Così facendo, Berlino manterrà il suo attuale impegno di raggiungere l’obiettivo del 2% in media su un periodo di cinque anni. Questa formulazione è più morbida della promessa fatta da Scholz in un discorso del 27 febbraio 2022, in cui annunciava un cambiamento epocale tre giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina. “D’ora in poi, anno dopo anno, investiremo più del 2% del Pil nella nostra difesa”, aveva detto Scholz all’epoca. Gli alleati della Nato hanno criticato duramente Berlino in passato per non aver speso annualmente il 2% del suo prodotto interno lordo in difesa. Non è chiaro se Berlino manterrà le spese militari oltre questa soglia una volta esaurito un fondo speciale di 100 miliardi di euro per riportare la Bundeswehr allo standard.

  • 19:45

    Tajani: “A settembre andrò in Cina per la pace”

    “Per noi il tema della pace in Ucraina è fondamentale. Mi auguro che l’India possa far sì che il G20 abbia successo. Mi rendo conto che non è sempre facile far sedere tutti attorno un tavolo, comprendo i problemi che ha la presidenza indiana, ma noi continueremo a insistere sulla necessità di trovare una soluzione per la pace in Ucraina, anche attraverso il dialogo tra tanti Paesi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani a margine di un incontro al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca. “Sosteniamo le iniziative della Turchia e sosteniamo le iniziative per pace di Papa Francesco. Sollecitiamo la Cina, e i primi di settembre sarò li, a spingere la Russia a lavorare per la pace e a ritrarre le proprie truppe dall’Ucraina”, ha concluso Tajani. Nei giorni scorsi il pontefice ha annunciato la missione a Pechino del suo inviato speciale per la pace, il cardinale Matteo Zuppi. 

  • 18:39

    “Il generale Surovikin rimosso dall’incarico, è ai domiciliari”

    Sergei Surovikin, il generale al comando dell’operazione militare in Ucraina, è stato rimosso dall’incarico e posto “in una sorta di arresti domiciliari”, per cui non può lasciare il suo appartamento ma può ricevere visite. Lo scrive il blog VChK-OGPU, considerato vicino alle forze di sicurezza russe. Noto come “il generale Armageddon”, Surovikin è considerato vicino a Evgheny Prigozhin (il capo della brigata Wagner che si è ammutinato a Putin a giugno) e già il mese scorso era circolata la voce di un suo arresto. Viktor Sobolev, deputato ed ex generale, ha reso noto che Surovikin è stato rimosso dal suo incarico, ma potrebbe essere reintegrato in altre posizioni in futuro. 

  • 17:47

    Il braccio destro di Stoltenberg rettifica: “Errore le mie frasi su cessioni ucraine”

    “Le dichiarazioni facevano parte di un dibattito più ampio sui possibili scenari futuri in Ucraina e non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore”. Così Stian Jenssen, capo di gabinetto del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, rettifica le sue parole di ieri che sembravano subordinare l’ingresso dell’Ucraina nella Nato ad una sua cessione di territori alla Russia. In un’intervista al giornale norvegese Vg, Jenssen sottolinea che “se si arriverà al punto in cui si potrà negoziare, la situazione militare sul terreno, chi controlla cosa, sarà assolutamente centrale e avrà necessariamente un’influenza decisiva su come si presenterà un eventuale esito di questa guerra: proprio per questo motivo è di fondamentale importanza sostenere gli ucraini con ciò di cui hanno bisogno”. Inoltre, il braccio destro di Stoltenberg riafferma l’impegno per la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina: “Siamo interessati a garantire che l’aggressione russa non succeda di nuovo una volta finita la guerra, indipendentemente da come finisca”.

    Le dichiarazioni di Jenssen ieri avevano immediatamente provocato la reazione delle autorità di Kiev: “È ridicolo, questo significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, cedere ad un criminale globale, proteggere il regime russo, distruggere il diritto internazionale e rimandare la guerra alle prossime generazioni”, aveva dichiarato il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.

  • 17:39

    La Wagner registrata come impresa “di formazione” in Bielorussia

    La brigata Wagner, la compagnia militare privata russa che a giugno si è ribellata al comando di Vladimir Putin – cessando i combattimenti in Ucraina – è stata iscritta nel registro delle imprese della Bielorussia, dove la sua attività è stata classificata sotto la voce “servizi di formazione”. Lo riferisce l’agenzia statale russa Ria Novosti. Nelle scorse settimane il presidente di Minsk, Aleksandr Lukashenko, aveva comunicato che la Wagner contribuisce alla formazione delle truppe bielorusse.

  • 17:29

    La Russia espelle corrispondente di “Politico”: è la prima da inizio guerra

    La corrispondente a Mosca di Politico Europe, Eva Hartog, è stata espulsa dalla Russia. Lo rende noto la testata. Hartog, già direttrice del Moscow Times (giornale indipendente in lingua inglese), è stata informata lunedì dal ministero degli Esteri della decisione di non rinnovare il suo visto, con la concessione di sei giorni per lasciare il Paese (da cui è già uscita). A Hartog è stato detto che la decisione era stata presa dalle “autorità competenti”, senza ulteriori informazioni in merito: si tratta della prima giornalista straniera a essere espulsa dalla Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

  • 16:13

    Intelligence Kiev: “La Russia non vuol far esplodere Zaporizhzhia”

    L’intelligence ucraina ha smentito le voci secondo cui la Russia sarebbe intenzionata a far saltare in aria la centrale nucleare di Zaporizhzhia, affermando che al momento le probabilità di “provocazioni” presso la centrale sono “minime”. Secondo Kiev queste voci tendono solamente a “creare il panico tra la popolazione ucraina”, ma al momento “non c’è motivo di preoccuparsi”.

  • 15:30

    Intelligence Mosca: “Uccisi quattro sabotatori ucraini al confine”

    I servizi d’intelligence interna russi (Fsb) informano di avere sventato un tentativo di infiltrazione nella regione di Bryansk da parte di sei “sabotatori” ucraini, quattro dei quali sono stati uccisi. Lo si legge in un comunicato citato dall’agenzia governativa Ria Novosti.

  • 15:21

    Nuovi bombardamenti su Kherson, ucciso un uomo

    Le forze armate russe hanno nuovamente bombardato la regione di Kherson, in particolare il distretto di Beryslav, uccidendo un uomo. Lo riporta su Facebook l’ufficio del Procuratore generale regionale. “Secondo le indagini, il 16 agosto, intorno alle 13:00, i militari russi hanno bombardato con l’artiglieria un villaggio del distretto di Beryslav. Un residente locale che si trovava all’esterno al momento del bombardamento è stato ucciso. Sempre in mattinata, gli occupanti hanno attaccato il centro regionale e alcune località” si legge nel messaggio. Inoltre, “almeno tre civili sono stati feriti”.