Ucraina, la diretta – Lukashenko: “La guerra si poteva evitare, ora si può fermare”. Stoltenberg: “Posizione della Nato invariata, sui negoziati decide l’Ucraina”
Le dichiarazioni del segretario dell'Alleanza arrivano dopo dopo che uno dei suoi più vicini consiglieri, Stian Jenssen, aveva suggerito che all’Ucraina potrebbe essere concessa l’adesione alla Nato in cambio della cessione di parte del suo territorio alla Russia. Parole bollate da Kiev come ridicole (leggi). Battaglione Azov nuovamente al fronte
Aggiornato: 22:39
I fatti più importanti
- Niente F-16 a Kiev in inverno. Il battaglione Azov torna al fronte
- La Turchia avverte Mosca: "Nessuna escalation nel Mar Nero"
- Lukashenko: "Putin sarà rieletto presidente"
- Lukashenko: "La guerra si poteva evitare, ora si può fermare"
- Seul: "Collaborazione militare ampia tra Corea del Nord e Russia"
- Stoltenberg: "Posizione della Nato invariata, sui negoziati decide Kiev"
- Zelensky proroga la legge marziale fino al 15 novembre
- Bombe russe su Dnipropetrovsk: un morto e sette feriti
- Kiev: “I nostri piloti non avranno gli F-16 questo inverno"
- Kiev: "Dalla guerra danni ambientali per 52 miliardi di euro"
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13:09
Ucraina, “il battaglione Azov è tornato al fronte”
Il battaglione Azov è tornato al fronte in Ucraina ed è già impegnato in combattimenti: lo ha dichiarato oggi il capo del dipartimento di pianificazione della Guardia Nazionale, Mykola Urshalovych, come riporta l’emittente statale Suspilne. I soldati di Azov, ha precisato, hanno iniziato a svolgere missioni di combattimento nell’area della foresta di Serebryanske, nella regione di Lugansk. I comandanti del battaglione erano rientrati l’8 luglio in Ucraina da Istanbul dopo la prigionia in Russia e 300 giorni trascorsi in Turchia in base agli accordi dello scambio di prigionieri con Mosca.
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11:35
Kasparov: “Dopo la vittoria dell’Ucraina il crollo di Putin sarà inevitabile”
La caduta del “dittatore di tipo mafioso” Vladimir Putin “sarà inevitabile dopo la liberazione dell’Ucraina“: ne è convinto il celebre scacchista e oppositore russo, Garry Kasparov, che ha parlato della situazione attuale nel Paese in una lunga intervista a Rbc-Ucraina. “La guerra non può finire mentre Putin è al potere – ha detto Kasparov -. La caduta di Putin sarà il risultato della sconfitta della Russia nella guerra. Il crollo di Putin sarà inevitabile dopo la liberazione dell’Ucraina proprio perché il regime non dura quando il leader perde la sua legittimità”. “Oggi lo Stato di Putin, oltre ai segni evidenti di una dittatura fascista, è anche uno Stato mafioso“, ha sottolineato. “Dal punto di vista di Putin, l’Occidente era debole. E qualsiasi dittatore, specialmente un dittatore mafioso, reagisce alla debolezza. Quando vede la forza, inizia a girare. Ma quando vede la debolezza, continua ad andare avanti – ha osservato -. Pertanto, mi sembra che Putin abbia iniziato a formarsi la chiara convinzione che, in linea di principio, può fare tutto ciò che vuole. E, purtroppo, devo dire che aveva effettivamente ragione”. Secondo Kasparov, inoltre, “non è ovvio che la vittoria dell’Ucraina, la liberazione di tutti i territori ucraini, il pagamento delle riparazioni, il perseguimento dei criminali di guerra equivalgano al completo collasso della Russia. Ma credo che la probabilità di secessione di alcuni territori dalla Russia sia alta”. In ogni caso, “il primo problema è come porre fine alla guerra. Non c’è altro modo, se non la vittoria completa dell’Ucraina. Perché mentre Putin è al potere, combatterà fino all’ultimo dollaro, fino all’ultimo soldato”.
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11:19
Kuleba: “Non rinunceremo a dei territori per aderire alla Nato”
L’Ucraina non rinuncerà ai suoi territori per aderire alla Nato. Lo ha detto il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuleba, nel corso di un’intervista durante il format tv ‘Colazione 1+1’. Lo riporta Rbc-Ucraina. Le parole di Kuleba arrivano dopo quelle del capo di stato maggiore della Nato Stian Jenssen secondo cui l’Ucraina potrebbe diventare un membro dell’alleanza in cambio dei territori occupati dalla Russia. “Il presidente (Volodymyr Zelensky ndr) ha parlato ripetutamente con il Segretario Generale Stoltenberg, mantengo rapporti molto stretti con lui e vi assicuro che la posizione del Segretario Generale è assolutamente chiara ed è esattamente uguale a quella dell’Ucraina, non ci possono essere scambi con i territori ucraini”, ha spiegato Kuleba.
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10:31
Kuleba: “Nessuna pressione dell’Occidente sulla controffensiva”
Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha dichiarato all’Afp che l’Ucraina non è sotto pressione da parte dei suoi alleati occidentali per accelerare la sua controffensiva contro le postazioni russe. “Non ne abbiamo la sensazione”, ha detto riconoscendo che è in aumento il numero dei commentatori ed esperti nello spazio pubblico che analizzano l’avanzata del fronte ucraino nell’est e nel sud del Paese.
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10:10
Londra: “Kiev ha riserve di combustibile sufficienti per l’inverno”
L’Ucraina ha abbastanza riserve di combustibile per potersi riscaldare durante un altro inverno di guerra. E’ quanto afferma il bollettino giornaliero dell’intelligence britannica. “Malgrado le forti pressioni della guerra, gli sforzi dell’Ucraina di costituire riserve di combustibile avranno probabilmente successo nell’assicurare sufficienti riserve durante l’inverno in arrivo”, nota il bollettino diffuso su Twitter. “L’Ucraina – si legge ancora – è stata efficace nel mobilitare il suo settore minerario per mantenere la produzione, assicurando una continua fornitura di carbone per gli impianti termoelettrici e gli impianti di riscaldamento in inverno, mentre sostanziali stock di gas rappresentano un’ulteriore riserva”. “Malgrado sia probabile che quest’inverno continuino gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine, l’Ucraina ha dimostrato lo scorso inverno di aver la manodopera specializzata e l’expertise necessaria per mantenere la rete energetica anche in condizioni di guerra”, concludono i servizi britannici.
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10:09
Zelensky proroga la legge marziale fino al 15 novembre
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato i provvedimenti per la proroga della legge marziale e della mobilitazione generale per altri 90 giorni, ovvero sino al 15 di novembre. Lo rende noto Suspilne. La firma di Zelensky segue l’approvazione da parte della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, dei decreti che stabilivano l’estensione delle due misure, adottate a seguito dell’invasione russa.
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10:08
Bombe russe su Dnipropetrovsk: un morto e sette feriti
Attacchi russi a Mezhivskyi e Nikopol nella regione ucraina di Dnipropetrovsk hanno provocato un morto e sette feriti, ha riferito ieri sera il governatore dell’oblast Serhii Lysak citato dai media locali. L’attacco che ha preso di mira la comunità di Mezhivskyi nel distretto di Synelnykivskyi ha ucciso una persona, ne ha ferite sei e ha causato gravi distruzioni alle infrastrutture civili: sono scoppiati tre incendi e quasi 50 abitazioni private sono state danneggiate, oltre a strutture agricole, un istituto scolastico e diverse automobili. Le forze russe hanno bombardato anche Nikopol e la comunità di Marhanets, con artiglieria pesante. Un uomo di 63 anni è stato ricoverato in ospedale per le ferite causate dall’esplosione di una mina e da schegge. L’attacco ha danneggiato un caffè locale, 14 edifici residenziali, otto aziende agricole, cinque linee di trasmissione di energia e alcuni veicoli.
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10:07
Kiev: “I nostri piloti non avranno gli F-16 questo inverno”
Kiev non sarà in grado di difendere il proprio spazio aereo con i caccia F-16 statunitensi entro il prossimo autunno o inverno, a causa dei ritardi nell’avvio della formazione dei suoi piloti. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Aeronautica militare ucraina Yurii Ihnat, citato dai media locali. “È ovvio già ora che non saremo in grado di difendere l’Ucraina con gli F-16 questo autunno-inverno”, ha detto Ihnat ammettendo che “speranze significative sono state riposte su questo velivolo” e prevedendo che “nel prossimo futuro” i piloti ucraini “riceveranno addestramento all’interno dei paesi membri della coalizione” Nato.
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10:05
Kiev: “Dalla guerra danni ambientali per 52 miliardi di euro”
La guerra in Ucraina ha sinora provocato danni all’ambiente per 52 miliardi di euro. Lo scrive su Facebook la vicepremier e ministra ucraina dell’Economia Yulia Svyrydenko, secono cui in “oltre 500 giorni di guerra su larga scala, sono stati registrati quasi 2.500 casi di danni ambientali”. Non solo: “A causa dell’invasione della Russia, 174mila chilometri quadrati di terra ucraina sono potenzialmente contaminati da materiale esplosivo”.