Ucraina, la diretta – Mosca: “Sventato attacco con droni al ponte di Crimea”. Kiev: “Possiamo colpire obiettivi russi a 1500 km”
Il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver "intercettato e distrutto in tempo nelle acque del Mar Mero un drone marino ucraino". Il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, Olexiy Danilov, ha dichiarato che le armi ucraine possono colpire il nemico a oltre mille chilometri di distanza
Aggiornato: 09:23
I fatti più importanti
- Zelensky: "La controffensiva guadagna terreno, malgrado quello che si dice"
- Forte esplosione a Berdyansk
- Kiev: "Possiamo colpire bersagli russi a 1500 chilometri di distanza"
- New York Times: "Mosca danno fuoco ai campi minati e uccidono gli sminatori ucraini"
- Mosca: “Sventato attacco con droni al ponte di Crimea”
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15:43
Mosca, respinti 5 attacchi a Bakhmut
Cinque attacchi ucraini nella zona di Bakhmut sono stati respinti dalle forze russe. Lo afferma il ministero russo della Difesa, ripreso dalla Tass. Altri tre attacchi sarebbero stati respinti vicino a Maryinka. In totale sarebbero stati uccisi oltre 250 soldati ucraini e distrutto uno dei sistemi di difesa aerea Strela-10. “Le unità del Gruppo di forze del Sud, in collaborazione con l’aviazione e l’artiglieria, hanno respinto cinque attacchi da parte di gruppi d’assalto della 129esima e 241esima brigata di difesa territoriale nell’area della città di Artemovsk (nome russo per Bakhmut ndr)” nonché “tre attacchi da parte di unità della 109esima brigata di difesa territoriale e della 79esima brigata d’assalto aviotrasportata delle forze armate ucraine nell’area dell’insediamento di Maryinka. Sono stati uccisi oltre 250 militari ucraini”, afferma il ministero russo.
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15:12
Zelensky: “La controffensiva guadagna terreno, malgrado quello che si dice”
La controffensiva ucraina va avanti nonostante “quel che si dice” a riguardo. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Le forze ucraine stanno avanzando. Nonostante tutto e qualunque cosa si dica, stiamo facendo progressi e questa è la cosa più importante. Siamo in movimento”, ha affermato il leader di Kiev rispondendo nuovamente alle perplessità sull’andamento della controffensiva ucraina.
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14:08
Forte esplosione a Berdyansk
Una forte esplosione ha scosso oggi la città occupata di Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha riferito su Telegram il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, come riporta Rbc-Ucraina. “Gli abitanti di Berdyansk riferiscono di una forte esplosione. Stiamo chiarendo i dettagli”, ha scritto Fedorov. Al momento non si conoscono le cause dell’esplosione.
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13:54
Kiev: “Possiamo colpire bersagli russi a 1500 chilometri di distanza”
Kiev è in grado di colpire obiettivi in territorio russo a 1.500 chilometri di distanza con armi proprie. Lo ha assicurato il segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, Olexiy Danilov, parlando con la radio nazionale. “L’origine delle armi utilizzate contro il territorio della Federazione russa è ucraina – ha rivendicato – Ci sono due aree che sono state sviluppate per un certo periodo di tempo: il programma missilistico, approvato nel 2020 per creare i nostri missili, e l’uso di veicoli aerei senza pilota, che oggi sono molto potenti, con il coinvolgimento di un gran numero di aziende private. Tutto questo porterà i suoi risultati, dato che non attacchiamo obiettivi civili della Federazione Russa – scuole, asili – come fa lo Stato terrorista. Attacchiamo fabbriche o impianti di produzione militare – i componenti che uccidono i nostri bambini. Dobbiamo porre fine a tutto questo”. Poi, parlando della distanza alla quale possono arrivare le armi ucraine, ha sottolineato che colpire a 700-1.500 km “non è più un problema”. Secondo Danilov, “un numero enorme di professionisti ha lavorato per questo, e tutto questo sta accadendo per poter proteggere il nostro Paese. Gli obiettivi legittimi di questa guerra sono determinati dalla leadership militare. Tuttavia, se nelle foreste russe ci sono partigiani che non sono soddisfatti del regime instaurato sul territorio russo da un moderno Hitler di nome Putin, allora hanno il diritto di usare i mezzi di distruzione appropriati dal loro territorio. Non possiamo controllare cosa sarà colpito raffinerie di petrolio o altro. Questa è una direzione di lavoro separata nel territorio della Federazione Russa, condotta da cittadini russi”.
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13:52
New York Times: “Mosca danno fuoco ai campi minati e uccidono gli sminatori ucraini”
I russi hanno cambiato tattica e hanno iniziato a dare fuoco ai campi minati in Ucraina per colpire gli sminatori di Kiev: lo riporta oggi il New York Times. “Anche i russi si stanno adattando”, scrive il giornale citando i marine ucraini, “utilizzando nuove tattiche per rendere ancora più letali i già infidi campi minati“. Ad esempio, prosegue il giornale, “cospargono un pascolo pieno di mine con un agente infiammabile. Una volta che gli ucraini si mettono al lavoro per liberare un varco, i russi lanciano una granata da un drone, innescando un mare di fuoco ed esplosioni”.
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13:50
Fondazione Nobel: revoca degli inviti a Russia e Bielorussia
Retromarcia della Fondazione Nobel sull’invito agli ambasciatori di Russia, Bielorussia e Iran alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti il 10 dicembre a Stoccolma, invito fortemente contestato dall’Ucraina ma non solo. “Prendiamo atto delle forti reazioni in Svezia, che hanno completamente oscurato questo messaggio. Pertanto, abbiamo scelto di ripetere l’eccezione dell’anno scorso alla prassi regolare, ossia di non invitare gli ambasciatori di Russia, Bielorussia e Iran alla cerimonia di consegna del Premio Nobel a Stoccolma”, ha dichiarato la fondazione, aggiungendo che, come in precedenza, tutti gli ambasciatori saranno invece invitati alla cerimonia di Oslo, dove avviene la consegna del solo Nobel per la pace.
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13:49
Medvedev: “Biden, Macron e Scholz complici dei nazisti”
Il presidente americano Joe Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e la premier Giorgia Meloni sono alcuni tra i leader mondiali “complici diretti” dei nazisti: lo scrive questa mattina sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. “I leader dell’’Ucrainà banderiniana parlano sempre più spesso della necessità di ‘consegnare tutti i russi alla giustizia’ (è chiaro che per ‘russi’ intendono l’intera popolazione del nostro Paese, indipendentemente dalla nazionalità) – afferma l’ex presidente e premier russo riferendosi al nazionalista ucraino Stepan Bandera -. Questo è già successo da qualche parte, eh?”.
“Bandero-Ucraina è sostenuta da quasi tutti i capi dei Paesi occidentali. Pertanto Biden, (il premier canadese Justin, ndr) Trudeau, (il premier britannico Rishi, ndr) Sunak, Scholz, Macron, Meloni, e anche i leader della Polonia più vile, dei Paesi scandinavi ossificati, del Giappone militarista, degli animali marsupiali dell’Australia e della Nuova Zelanda e di altre pulci pestilenziali come il Baltico, sono complici diretti ed evidenti dei nazisti. E dovrebbero essere trattti come leader dei Paesi della coalizione nazista”, prosegue Medvedev. “Non per abbandonarsi a dolci fantasticherie, su come ci riconcilieremo e vivremo in una grande famiglia poliamorosa, non binaria e non di genere”, conclude. -
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13:38
Mosca: “Sventato attacco con droni al ponte di Crimea”
Le forze armate russe hanno distrutto nella notte una barca sommergibile senza equipaggio che tentava nuovamente di colpire il ponte della Crimea. Lo scrive l’agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo. Il drone navale è stato colpito verso le 2.10 ora locale nel Mar Nero. Le forze armate russe hanno distrutto nella notte altri due droni navali diretti contro il ponte della Crimea. Lo riporta sempre l’agenzia Tass, citando il ministero della Difesa russo.