Ucraina, la diretta – I droni russi attaccano un porto sul Danubio al confine con la Romania. Bucarest: “Violato il diritto internazionale”

Bombardata la città fluviale di Reni: i russi affermano di aver mirato "depositi di carburante utilizzati per rifornire l’equipaggiamento militare delle forze armate" ucraine. Kiev: "Abbattuti 22 droni". Domani a Sochi incontro Putin-Erdogan: si parlerà del corridoio del grano

Aggiornato: 20:07

  • In Evidenza
    12:41

    Mosca: colpito porto ucraino sul Danubio, vicino alla Romania

    Mosca ha reso noto di aver colpito un porto ucraino sul Danubio al confine con la Romania e la Moldavia: lo ha dichiarato l’Esercito. “Oggi, nella notte, l’esercito russo ha effettuato un attacco di gruppo con droni contro i depositi di carburante utilizzati per rifornire l’equipaggiamento militare delle forze armate dell’Ucraina nel porto di Reni, nella regione di Odessa”, ha dichiarato l’esercito. “Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti”, ha aggiunto.
    Da parte sua, la Procura generale ucraina ha dichiarato su Telegram che la Russia ha colpito con droni siti “industriali civili” nella zona del Danubio, nell’angolo sud-occidentale del Paese vicino alla Romania. “Il nemico ha attaccato le infrastrutture industriali civili della zona del Danubio”, si legge nel messaggio: “A seguito dell’attacco, due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale”.  

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  • 20:07

    Kiev: “Inizieremo a usare gli F-16 nel 2024”

    L’Ucraina potrebbe iniziare a utilizzare i caccia F-16 nella primavera del 2024. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov in un’intervista rilasciata a Ukrinform. “Oggi abbiamo un permesso per l’addestramento, abbiamo Paesi che hanno accettato di fornire l’addestramento e anche quelli che hanno accettato di inviarci gli F-16 al completamento dell’addestramento e dei preparativi per le infrastrutture”, ha spiegato Reznikov.

  • 20:04

    Kiev: “Attacchi russi a porti per provocare carestia mondiale”

    “I terroristi russi continuano ad attaccare le infrastrutture portuali nella speranza di poter provocare una crisi alimentare e una carestia nel mondo”. È quanto scrive in un messaggio su Telegram il capo dell’ufficio di presidenza ucraino Andriy Yermak, commentando il raid russo al porto sul Danubio di Reni, nella regione ucraina di Odessa. “Il compito principale per noi e i nostri partner oggi è eliminare la capacità del complesso militare-industriale russo di produrre armi per colpire l’Ucraina”, scrive Yermak, “e aumentare la responsabilità di coloro che aiutano il nemico ad aggirare le sanzioni”.

  • 17:44

    Zelensky sente Macron sulla sicurezza nel mar Nero

    Volodymyr Zelensky ha parlato con il suo omologo francese Emmanuel Macron affrontando “questioni specifiche sulla sicurezza nel mar Nero, il nostro “corridoio del grano”, che dovrebbe essere ampliato”. I due capi di Stato hanno “concordato di rafforzare la cooperazione nella protezione delle rotte marittime”. Lo ha riferito su Telegram lo stesso presidente ucraino. Zelensky ha inoltre parlato con Macron della situazione sul campo di battaglia e ha comunicato al capo dell’Eliseo le “esigenze di difesa”, ringraziandolo per “il suo forte sostegno alla difesa e per la continua assistenza nel potenziamento dei nostri soldati”.

  • 15:55

    Romania: “Attacchi contro il diritto internazionale”

    La Romania “ribadisce con forza che questi attacchi contro obiettivi civili e infrastrutture in Ucraina sono ingiustificati e in profonda contraddizione con le regole del diritto internazionale umanitario”. È quanto si legge in una nota del ministero della Difesa di Bucarest. “Le strutture responsabili hanno monitorato in tempo reale la situazione causata dagli attacchi dei droni russi alle infrastrutture del porto di Reni la scorsa notte. In nessun momento i mezzi di attacco utilizzati dalla Federazione russa hanno generato una minaccia militare diretta al territorio nazionale o alle acque territoriali della Romania. Il Ministero della Difesa nazionale continua, come abbiamo ripetutamente affermato, ad attuare le misure di maggiore vigilanza nello spazio terrestre, marittimo e aereo nazionale e quelle di rafforzamento della difesa e della deterrenza sul fianco orientale, stabilite secondo i piani nazionali e alleati”, conclude il comunicato. 

  • 13:47

    Romania: “Ingiustificati gli attacchi russi sul Danubio”

    La Romania ha condannato con forza gli attacchi russi nella regione ucraina del Danubio, definendoli “ingiustificati”. 

  • 13:37

    Domani a Sochi incontro Putin-Erdogan

    Il punto più importante all’ordine del giorno dell’incontro di domani a Sochi tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo russo Vladimir Putin sarà il corridoio del grano: lo scrive oggi il canale di notizie turco Trt Haber. “Si prevede che il presidente Vladimir Putin discuterà in dettaglio sia le questioni bilaterali sia quelle regionali durante l’incontro a Sochi. Tuttavia, il punto più importante all’ordine del giorno sarà il corridoio del grano”, si legge in un articolo pubblicato online. Prima della visita di Erdogan, prosegue il media, il ministro degli Esteri Hakan Fidan ha incontrato a Mosca il suo omologo russo, Sergey Lavrov. “Si prevede che i due leader affronteranno la questione nei loro colloqui da una prospettiva più strategica“, aggiunge, sottolineando che “all’ordine del giorno ci sarà anche il progetto di trasferire il gas russo in Europa attraverso la Turchia“.
    Erdogan e Putin “valuteranno inoltre gli sviluppi regionali, compresa la guerra”. Altro tema dell’incontro, lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.  

  • 13:09

    La Moldavia condanna l’attacco al porto sul Danubio

    “Condanno fermamente il brutale attacco della Russia alle infrastrutture portuali nella regione di Odessa. La Russia deve essere ritenuta responsabile per ogni infrastruttura distrutta. Il mio pensiero va a tutte le persone colpite. La Moldavia è fermamente al fianco dell’Ucraina”: lo scrive su X la presidente della Moldavia, Maia Sandu

  • 12:41

    Mosca: colpito porto ucraino sul Danubio, vicino alla Romania

    Mosca ha reso noto di aver colpito un porto ucraino sul Danubio al confine con la Romania e la Moldavia: lo ha dichiarato l’Esercito. “Oggi, nella notte, l’esercito russo ha effettuato un attacco di gruppo con droni contro i depositi di carburante utilizzati per rifornire l’equipaggiamento militare delle forze armate dell’Ucraina nel porto di Reni, nella regione di Odessa”, ha dichiarato l’esercito. “Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti”, ha aggiunto.
    Da parte sua, la Procura generale ucraina ha dichiarato su Telegram che la Russia ha colpito con droni siti “industriali civili” nella zona del Danubio, nell’angolo sud-occidentale del Paese vicino alla Romania. “Il nemico ha attaccato le infrastrutture industriali civili della zona del Danubio”, si legge nel messaggio: “A seguito dell’attacco, due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale”.  

  • 12:16

    Medvedev: “Da gennaio arruolate 280mila persone”

    Il vice capo del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev ha affermato che circa 280mila persone sono state arruolate nelle forze armate russe dal 1 gennaio 2023. Medvedev ha precisato che alcune di queste persone erano di riserva, mentre altre erano volontari.