Ucraina, la diretta – Erdogan: “Presto risultati sul rilancio del patto sul grano”. Kiev, approvate le dimissioni del ministro della Difesa
L'incontro tra il presidente turco e Putin non ha portato ad alcuna decisione sul rientro di Mosca nell’accordo sul grano, ma Erdogan assicura che a breve ci saranno svolte. Mosca: "66mila soldati ucraini eliminati nella controffensiva". Il Parlamento ucraino dà il via libera al passo indietro di Reznikov, dopo gli scandali corruzione che hanno investito il suo ministero
Aggiornato: 09:22
I fatti più importanti
- Putin: "Disgustoso che l'ebreo Zelesnky copra il neonazismo"
- Erdogan: "Putin ha posto due condizioni per l'accordo sul grano"
- Shoigu: "66mila soldati ucraini eliminati nella controffensiva”
- Media: "Dopo assemblea Onu nuovo incontro Putin-Erdogan"
- Erdogan: "Presto ci saranno risultati sul rilancio del patto sul grano"
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16:55
Putin: “Disgustoso che l’ebreo Zelesnky copra il neonazismo”
E’ “disgustoso” che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di origine ebraica, si presti a “coprire la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l’Olocausto in Ucraina” con “lo sterminio di 1,5 milioni di persone”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia Ria Novosti.
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16:17
Zelenska: “Mi manca mio marito, come manca ai miei figli”
“Mi addolora vedere che i miei figli non hanno progetti, eppure sono così giovani…”. E’ solo una delle preoccupazioni che la first lady ucraina Olena Zelenska confessa in un’intervista intima alla Bbc. L’ex sceneggiatrice parla della famiglia divisa, della mancanza del marito e di come la guerra abbia stravolto la loro vita privata.
Con lo scoppio del conflitto nel febbraio 2022 Zelenska aveva iniziato a nascondersi con i propri figli. Circa un anno fa la decisione di iniziare a viaggiare per sensibilizzare il mondo alla causa ucraina e vivere la vita “così com’è adesso”. “Non viviamo insieme con mio marito”, racconta emozionata, “abbiamo l’occasione di vederci, ma non quanto vorremmo. Ai miei figli manca il loro padre”. La first lady è consapevole di essere al primo posto nella lista degli obiettivi del Cremlino, accanto al marito e ai figli, di 10 e 19 anni. Ma “restiamo forti”, dice, “abbiamo sia forza emotiva che fisica”. -
16:13
Guardian: in un video il primo tank britannico distrutto
Un tank britannico Challenger 2 fornito da Londra a Kiev come armamento chiave per contrastare l’invasione russa appare distrutto e in fiamme sul campo di battaglia in Ucraina secondo un video ripreso dal sito del Guardian il cui contenuto il quotidiano non è peraltro in condizioni di certificare. Stando al giornale comunque alcuni esperti confermano che si tratti di un Challenger 2. Sarebbe quindi il primo distrutto in combattimento dei 14 inviati dal Regno Unito alle forze corazzate ucraine.
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16:09
Ucraina, il Parlamento approva le dimissioni di Reznikov
Il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha approvato oggi le dimissioni del ministro della Difesa Oleksii Reznikov con 327 voti a favore su 450. Il passo apre la strada alla nomina del successore Rustem Umerov, che verrà messa domani ai voti. Il cambio è stato annunciato dal presidente Volodymyr Zelensky dopo scandali di corruzione che hanno investito il ministero della Difesa all’inizio dell’anno, ma non Reznikov personalmente. Dopo il voto di oggi, il dicastero ha reso omaggio a Reznikov sul social X, scrivendo che nei 22 mesi del suo mandato “ha reso possibile l’impossibile, assicurando forniture di armi su larga scala per l’esercito ucraino da parte del mondo libero”.
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15:36
Peskov tace sul rilascio di Surovikin
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha voluto rispondere a una domanda sulla sorte del generale russo Serghei Surovikin. Lo riporta la Tass. L’alto ufficiale russo, infatti, secondo un articolo pubblicato dal New York Times, sarebbe stato rilasciato a seguito della morte del fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Quando un giornalista ha chiesto a Peskov di poter fare una domanda su Surovikin, il portavoce del Cremlino ha risposto: “No, non puoi”.
Il generale era stato arrestato dopo la rivolta del gruppo Wagner dello scorso giugno. Si era guadagnato l’appellativo di ‘Generale Armageddon’ per le tattiche brutali usate in Siria, e non si era più visto in pubblico dal tentato colpo di mano della Wagner contro la leadership militare russa. Funzionari americani – prosegue il Nyt – sostengono che Surovikin fosse stato avvertito in anticipo della rivolta. Poche ore dopo le autorità russe hanno diffuso un video in cui si vedeva Surovikin, a disagio, che esortava i combattenti della Wagner a ritirarsi. -
14:31
Cremlino: “Le nuove nomine non cambieranno la natura del regime di Kiev”
“Non pensiamo che eventuali nomine possano ora in qualche modo cambiare la natura del regime di Kiev nel suo complesso. Questa natura sembra rimanere invariata per il momento, il che è qualcosa che possiamo solo deplorare”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato le dimissioni del ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e la nomina di Rustem Umerov come suo sostituto. Lo riporta l’agenzia Tass. Peskov non ha aggiunto altro affermando che si tratta di “una questione interna dell’Ucraina”.
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14:16
Erdogan: “Putin ha posto due condizioni per l’accordo sul grano”
L’ingresso della Banca agricola russa nel sistema Swift e garanzie per le navi utilizzate per il trasporto del grano. Queste le due condizioni che il presidente russo Vladimir Putin ha posto al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan nell’incontro di ieri a Sochi per rianimare l’iniziativa per l’esportazione del grano attraverso il Mar Nero. Lo ha detto lo stesso Erdogan ai giornalisti turchi spiegando che Putin ha chiesto “in primo luogo l’inclusione della banca agricola russa nel sistema Swift. Attualmente le banche russe sono fuori dal sistema Swift a causa delle sanzioni”. Erdogan ha aggiunto che il leader del Cremlino ha posto come seconda condizione che “le navi utilizzate per il trasporto devono essere assicurate. Le navi devono essere assicurate per trasportare merci nei porti europei o in altri porti”.
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13:40
Zelensky visita il fronte a Bakhmut
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha visitato la linea del fronte vicino a Bakhmut, nell’Ucraina orientale, ha annunciato la presidenza ucraina.
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13:40
Il Belgio non vuole consegnare gli F-16. “Sono vecchi”
Il Belgio afferma di non poter consegnare gli F-16 promessi all’Ucraina, in qualto i velivoli sarebbero vecchi e “in cattive condizioni”, secondo quanto si legge su Unian. “Non è che non vogliamo (consegnarli), ma quando i nostri aerei vengono messi fuori servizio, si logorano. Questi aerei hanno già volato così tante ore da essersi usurati. Non puoi inviare in Ucraina aerei che tu non useresti”, ha dichiarato un portavoce belga, Frederick Getink, citato dall’agenzia ucraina.
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13:39
Oltre 900 vittime delle bombe a grappolo in Ucraina nel 2022
L’Ucraina ha registrato oltre 900 uccise o ferite da bombe a grappolo nel 2022, ampiamente utilizzate dalla Russia, anche se vietate, portando il numero delle vittime globali a un livello record. Lo ha segnalato oggi il gruppo di monitoraggio della Coalizione per le munizioni a grappolo (Cmc) nel suo report annuale. Da quando la Russia ha lanciato l’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio dello scorso anno ha utilizzato “in maniera estesa” scorte di vecchie munizioni a grappolo e di quelle di recente sviluppo, e anche le forze ucraine hanno impiegato tali armi “in misura minore”, ha affermato la Coalizione. In totale l’Ucraina lo scorso anno ha registrato 916 morti e feriti causati dalle munizioni a grappolo, che hanno colpito essenzialmente i civili, secondo il rapporto. Queste vittime rappresentano la stragrande maggioranza della cifra globale, che è salita a 1.172 nel 2022, il numero annuale più alto da quando Cmc ha iniziato a riferire nel 2010. Quasi tutte le vittime registrate in Ucraina – 890 delle quali 294 hanno perso la vita – sono state causate da attacchi che utilizzavano munizioni a grappolo, che possono essere sganciate dagli aerei o sparate dall’artiglieria, prima di esplodere a mezz’aria e spargere bombe su un’ampia area. Tali armi rappresentano anche una minaccia duratura, poiché molte non esplodono all’impatto, continuano a restare sul terreno come mine terrestri, che possono esplodere anni dopo essere state lanciate.