Ucraina, la diretta – Mosca: “Invio di munizioni all’uranio a Kiev atto disumano”. Cnn: “Musk spense i satelliti per evitare attacco alla flotta russa”

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha condannato la decisione degli Usa di fornire proiettili all’uranio impoverito. Per il segretario della Nato Stoltenberg l'Ucraina sta facendo progressi e iguardo al ritrovamento dei frammenti di droni russi in Romania dichiara che non si è trattato di un atto intenzionale di Mosca

Aggiornato: 09:21

  • 19:26

    Da Europa già 131,9 miliardi di aiuti a Kiev

    Dall’inizio della guerra alla fine dello scorso luglio, l’Unione europea e i Paesi membri dell’Ue si sono impegnati per aiuti, finanziari, militari e umanitari, all’Ucraina per 131,9 miliardi di euro, contro i meno di 70 a cui sono fermi gli Stati Uniti, emerge da uno studio del Kiel Institute for the World Economy (Ifw). Negli ultimi mesi vi è stato un netto aumento del peso europeo grazie soprattutto al nuovo pacchetto di 50 miliardi dell’Ue, valido fino al 2027, dell’impegno di 10,5 miliardi di aiuti militari per quattro anni della Germania, e di programmi significativi da parte di Danimarca, Svezia, Portogallo, Lituania. A cui si aggiungono poi quelli dei Paesi europei ma non Ue Norvegia, Gran Bretagna e Svizzera. Di recente invece gli Stati Uniti non hanno assunto impegni significativi anche se rimangono il Paese unico con maggiori contributi. 

  • 19:24

    Mosca: “Drone abbattuto a Volgograd”

    Un drone “è stato intercettato e neutralizzato” nella regione russa di Volgograd. Lo ha riferito sul canale Telegram della regione il governatore Andrei Bocharov. Come nota il sito indipendente Dozhd, “questa regione non è mai stata attaccata da droni prima d’ora”. Il drone avrebbe tentato di attaccare una delle unità militari nel distretto di Gorodishchevsky. La regione di Volgograd non confina direttamente con l’Ucraina e la distanza in linea retta è di almeno 400 km.

  • 19:22

    Kiev, “Mosca sposta truppe per difendere il sud”

    L”a Russia starebbe spostando le sue forze sul fronte orientale da altre aree del Paese, visti i successi della controffensiva ucraina”. Lo riferisce Mykola Urshalovych, direttore ad interim del Dipartimento di pianificazione degli impieghi della Direzione principale della Guardia nazionale ucraina, come riportato dal Military media centre su Telegram. Secondo il colonnello, nonostante le perdite significative, Mosca starebbe continuando le azioni offensive nelle direzioni di Lyman, Avdiivka e Maryinka e sta cercando di contrattaccare nella direzione di Bakhmut. “Raggruppando forze da altre aree e utilizzando le riserve, sta rafforzando le unità impegnate in azioni difensive nei settori di Berdiansk e Melitopol”, ha detto Urshalovych.

  • 15:49

    Mosca rivendica: prime elezioni in regioni annesse

    La Russia rivendica il primo voto, in alcuni casi già in corso, nelle quattro regioni ucraine annesse lo scorso anno alla Federazione russa, anche se solo parzialmente occupate, malgrado gli intensi combattimenti in corso. Nel Donetsk e a Zaporizhzhia (dove il voto è iniziato già lo scorso 31 agosto a causa della vicinanza della linea del fronte), nel Luhansk e a Kherson (dove si vota dal due di questo mese), si eleggeranno i deputati delle assemblee legislative locali, e “per la prima volta con la legge elettorale russa che in alcuni casi è stata sistemata per rendere possibili le elezioni anche in condizioni di combattimento e bombardamento”.
    Un totale di 1.900 seggi sono stati aperti nelle quattro regioni, molti mobili. Si voterà anche per i consigli municipali. Saranno poi i parlamenti locali, una volta inaugurati, a eleggere i governatori. Secondo la legge speciale firmata da Vladimir Putin lo scorso maggio, le quattro regioni potranno aprire seggi fuori dal loro territorio, in altre entità russe, per gli sfollati. I residenti delle regioni potranno votare con documenti diversi dal loro passaporto.

  • 15:20

    Cnn: “Musk spense i satelliti per evitare un attacco alla flotta russa”

    Elon Musk avrebbe ordinato ai suoi ingegneri di disattivare la rete di comunicazioni satellitari Starlink vicino alla costa della Crimea l’anno scorso per ostacolare un attacco dell’Ucraina contro la flotta russa. Lo sostiene una nuova biografia sul miliardario scritta da Walter Isaacson, biografo di Jobs e Einstein, e intitolata Elon Musk. La decisione del patron di Tesla, che ha poi costretto i funzionari di Kiev a “supplicarlo” di riaccendere i satelliti, è stata dettata dal forte timore che la Russia potesse rispondere ad un attacco ucraino sulla Crimea con armi nucleari, si legge nel libro di cui la Cnn ha ottenuto qualche estratto. 

  • 13:24

    Kiev, “19 morti negli attacchi russi delle ultime 24 ore”

    Almeno 19 persone sono morte e altre 48 sono rimaste ferite durante gli attacchi russi in Ucraina nelle ultime 24 ore, che hanno danneggiato case e infrastrutture civili: lo hanno reso noto le autorità regionali, come riporta il Kyiv Independent. Nel complesso, sono state prese di mira 10 regioni: Dnipropetrovsk, Sumy, Lugansk, Mykolaiv, Chernihiv, Zaporizhzhia, Donetsk, Kherson, Odessa e Kharkiv e le vittime sono state segnalate nelle ultime cinque. In particolare, ieri un attacco russo che ha colpito un mercato nella città di Kostiantynivka, nel Donetsk, ha provocato 16 morti e 33 feriti. 

  • 13:23

    L’Ucraina inizia l’export di cereali attraverso la Croazia

    L’Ucraina ha iniziato ad esportare grano attraverso i porti della Croazia. Lo ha affermato la prima vice primo ministro dell’Ucraina e la ministra dell’Economia Yuliya Svyridenko, durante l’incontro bilaterale con il primo ministro della Croazia Andrey Plenkovich, al vertice dell’iniziativa dei Tre Mari a Bucarest, in Romania. Lo riferisce Ukrinform. “Il grano ucraino è già stato esportato attraverso i porti croati. Grazie per questa opportunità”, ha detto Svyridenko, “sebbene questa rotta commerciale sia di nicchia, è già popolare. Siamo pronti a svilupparla, ampliando le possibilità del corridoio di trasporto. Riteniamo che questa via logistica svolgerà un ruolo importante nel commercio bilaterale tra i nostri paesi anche dopo la guerra”. 

  • 12:48

    La polizia ucraina rivede le stime: 16 vittime al mercato del Donetsk

    La polizia ha rivisto il bilancio dei morti nell’attacco russo di ieri sul mercato di Kostiantinyvka, nella regione ucraina di Donetsk. “Secondo le informazioni ufficiali, finora ci sono 16 corpi di persone morte e 33 feriti. Inizialmente c’erano informazioni su 17 morti, ma, quando abbiamo condotto un’ispezione visiva approfondita dei resti dei corpi, abbiamo scoperto che appartengono a 16 persone”, fa sapere Oleksandra Gavrilko, capo del dipartimento delle comunicazioni della polizia della regione di Donetsk, parlando in diretta tv. Lo riporta Ukrainska Pravda. Quasi tutti i morti sono stati identificati. 

  • 12:42

    Finlandia: “Prendere sul serio l’uso delle armi nucleari”

    Il presidente della Finlandia Sauli Niinisto ha avvertito della possibilità che la guerra in Ucraina si estenda ad altri paesi della regione e ha chiesto alla comunità internazionale di “prendere sul serio” il rischio dell’uso di armi nucleari. “È facile dire che i timori sono infondati, ma i politici devono essere preparati al rischio di un’escalation”, ha detto Niinisto durante un incontro con i membri dell’Associazione dei giornalisti. E’ necessario, ha affermato, “prendere sul serio il rischio dell’uso delle armi atomiche”, un pericolo che è “assolutamente enorme”. “Se verranno usate le armi nucleari, sarà la fine del mondo”. Riguardo alla caduta dei droni russi sul territorio rumeno, il presidente finlandese ha affermato che ciò dimostra che in Europa esiste un “equilibrio del terrore” a seguito dell’invasione dell’Ucraina. “Ricordiamo tutti che un missile è caduto in Polonia, ma siamo molto ragionevoli. Anche queste piccole cose possono cambiare tutto, purtroppo, in peggio”.

  • 12:40

    Stoltenberg: “A volte bisogna investire nelle armi per assicurare la pace”

    “Tutti vorremmo investire in qualcos’altro”, ma “il problema è che, a volte, bisogna investire in armamenti per assicurare la pace”, ha dichiarato Stoltenberg. Quando era primo ministro della Norvegia, spiega, anche lui in passato ha tagliato il bilancio della difesa, “perché le tensioni calavano, vedevamo meno minacce e credevamo nella possibilità di lavorare con la Russia“. Oggi, come segretario generale della Nato, “vorrei che tutti gli alleati rispettassero l’impegno” di spendere almeno il 2% del Pil per la difesa. Attualmente “11 Paesi” rispettano quella soglia, “ma sono incoraggiato” dal fatto che gli altri Stati dell’Alleanza hanno “aumentato le spese” per la difesa, inclusa la Germania, conclude.