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Ucraina, la diretta – Zelensky all’Onu: “Togliere il potere di veto a Mosca”. Lavrov: “L’Occidente aumenta il rischio di conflitto globale”

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Kiev spinge sul piano di pace, vertice a ottobre

L’Ucraina, sfruttando come ariete il presidente Volodymyr Zelensky, ha messo al centro della partecipazione all’Assemblea Generale dell’Onu la sua formula di pace in dieci punti, cercando di convincere in particolare il cosiddetto Sud Globale. I fari erano puntati, com’è normale che sia, sulla presenza nella stessa stanza di Zelensky e Serghei Lavrov al Consiglio di Sicurezza ma il vero (intenso) lavoro diplomatico si porta avanti dietro le quinte. E sfocerà nel prossimo incontro di alto livello tra i consiglieri per la sicurezza nazionale previsto in ottobre. Il luogo resta top secret perché ormai la forma è sostanza – dopo Copenaghen e Gedda la geografia della diplomazia potrebbe riservare altre sorprese. La Cina, all’ultimo round, era presente. Però, stando a diverse fonti, Pechino diserta gli incontri (3 o 4 alla settimana) dei gruppi di lavoro dedicati a ciascuno dei dieci punti indicati nella formula. Ma è qui che si sta creando il consenso necessario. L’India, il Brasile e il Sudafrica, ad esempio, partecipano attivamente.
Il processo di pace sarà uno dei temi discussi nel corso del prossimo Consiglio Affari Esteri dell’Ue, per l’occasione in trasferta a Kiev. La presidenza ucraina ha l’ambizioso progetto di portare il tutto al prossimo livello – quello dei leader – entro la fine dell’anno. Che però è dietro l’angolo. Un’ipotesi al momento in discussione è quella di tentare prima un passaggio intermedio, coi ministri degli Esteri. Anche perché prima o poi la Russia andrebbe coinvolta – al momento non partecipa a nessuna riunione – ed è più probabile ipotizzare la presenza di Lavrov che quella di Vladimir Putin. Ma la situazione, assicurano diverse fonti, resta “fluida”. Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, si è rivolto direttamente alla Cina all’Onu con un appello: “Uniamo le forze per convincere la Russia a porre fine a questa guerra criminale che sta danneggiando così tante persone”.
Gli sforzi per arrivare a una soluzione diplomatica del conflitto sono dunque in corso. Il fatto che Zelensky, al punto nove, parli di “garanzie di sicurezza efficaci” a guerra ultimata nonché di una “rinnovata architettura di sicurezza postbellica nello spazio euro-atlantico che includa l’Ucraina” senza nominare espressamente la Nato viene visto come un passaggio importante per quella costruzione del consenso di cui sopra. Ma per ora si continua a combattere.  

  • 16:08

    “Esplosioni in Crimea, nell’area della flotta del Mar Nero”

    Potenti esplosioni sul territorio della Crimea occupata e fumo vicino al deposito petrolifero della flotta del Mar Nero sono state segnalate dal canale Telegram locale “Crimean Wind” e dal governatore di Sebastopoli Mykhailo Razvozhaev. Lo scrive Rbc-Ucraina. Il fumo vicino alla costa nella città di Inkerman è apparso intorno a mezzogiorno nell’area del principale deposito petrolifero della flotta russa del Mar Nero, dove sono immagazzinate milioni di tonnellate di carburante. In contemporanea le autorità locali riferiscono di esplosioni a Sebastopoli, nella zona di Belbek, dove si trova l’aeroporto. Alcuni canali Telegram scrivono di un “attacco respinto”. Fumo nero è stato notato anche tra il lato settentrionale di Sebastopoli e Inkerman, riporta Rbc-ucraina.  

  • 16:04

    007 Kiev: “Le nostre azioni in Crimea contro obiettivi militari”

    “Possiamo confermare che queste sono state azioni delle forze di sicurezza e difesa ucraine contro obiettivi militari” russi. Si è espresso così il portavoce dell’intelligence militare ucraina, Andrii Yusov, secondo quanto riporta la Cnn dopo una serie di esplosioni segnalate in Crimea e dopo che la rete – sulla base di notizie delle autorità locali – ha riferito dello stop al traffico sul ponte di Kerch, tra la Crimea e la Russia. Alla tv ucraina, come riporta la Cnn, Yusov ha confermato che il “lavoro pianificato delle forze di sicurezza e difesa ucraine continua sulle strutture militari” russe “nei territori temporaneamente occupati, compresa la Crimea ucraina”. “Molto presto le Forze Armate e lo Stato Maggiore riveleranno i dettagli”, ha aggiunto affermando che “l’obiettivo ultimo” è la liberazione della “Crimea ucraina”. “In questa fase dovrebbero essere indebolite le posizioni del nemico – ha proseguito – La Crimea continua a essere utilizzata come hub logistico anche per il trasferimento di forze nemiche e mezzi verso altre aree del fronte. Per distruggere questo hub logistico, vengono attuate alcune operazioni in mare, su terra e nei cieli”.

  • 16:03

    Attacco di Kiev in Crimea: sospeso il traffico sul ponte

    E’ temporaneamente sospeso il traffico sul ponte di Crimea, che collega la Russia con la Penisola. Lo scrive la Cnn citando il Centro informazioni stradali locale e sottolineando che video pubblicati sui canali di social media non ufficiali in Crimea mostrava un grande pennacchio di fumo che si alza da un’area vicino a Verkhnesadovoye, dove si trova una base militare russa. In precedenza l’intelligence ucraina ha confermato un attacco missilistico al deposito petrolifero della flotta del Mar Nero in Crimea, affermando che i dettagli dell’operazione saranno resi noti. 

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