Ucraina, la diretta – Putin: “Testato con successo l’ultimo test del super missile nucleare. Può raggiungere qualsiasi angolo del pianeta”

L'annuncio del presidente russo durante una sessione plenaria del think tank Valdai Discussion Club a Sochi. Il presidente ucraino in Andalusia al vertice della Comunità politica europea: l’obiettivo è di fare pressioni per ottenere aiuti militari più urgenti e necessari, come i sistemi di difesa aerea

Aggiornato: 21:29

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    20:54

    Putin: “Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del super missile nucleare”

    “Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera Burevestnik a propulsione nucleare”, capace di raggiungere qualsiasi angolo del pianeta. L’annuncio arriva direttamente dal presidente russo Vladimir Putin, che però al tempo stesso ha voluto parlare di pace, “una pace globale duratura”. A suo dire, “si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro” e cesserà “l’arroganza dell’Occidente” che, ha ricordato, è arrivato anche a respingere la sua proposta di far aderire Mosca alla Nato.

    Intervenendo in una sessione plenaria del Valdai Discussion Club a Sochi, un think tank e forum di discussione russo, il leader del Cremlino ha sostenuto di sentirsi “essenzialmente” investito della missione di “costruire un nuovo mondo”, ma c’è da tener conto del fatto che “l’Occidente ha sempre bisogno di un nemico”, e che l’Europa “si sta isolando da noi e sta creando una nuova cortina di ferro. Non siamo noi a chiudere la porta, è l’Europa a farlo”.

    Come avvenuto appunto con la Nato. In una lunga intervista al regista americano Oliver Stone di anni fa, lo zar raccontò che il presidente Usa Bill Clinton gli disse di “non avere obiezioni”. Tuttavia l’allora segretario generale dell’Alleanza atlantica, l’inglese George Robertson, qualche obiezione l’aveva visto che, come rivelò lo stesso Robertson, Putin voleva che Mosca scavalcasse tutta la prevista trafila della candidatura per non ritrovarsi “in coda a molti altri Paesi che non contano niente”.

    Nel suo intervento Putin ha sostenuto ancora che “la Russia non ha iniziato la cosiddetta guerra in Ucraina ma sta cercando di porvi fine“. Mosca, ha aggiunto, non cerca nuovi territori “anche perché la Russia è il Paese più grande del mondo in termini di territorio”. E soprattutto, “la crisi ucraina non è un conflitto territoriale”, perché in questo caso “stiamo parlando dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale”. Un nuovo ordine che però sarà difficile da realizzare, perché a suo parere “le attuali élite occidentali” sono “irresponsabili rispetto a quelle della Guerra Fredda”. Questo però si può sempre cambiare attraverso il voto, perché “un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni”, ha detto, evidentemente incurante di tutte le accuse rivolte a Mosca di interferenze nei processi elettorali sia negli Usa che in Europa. “In futuro – è stato il suo auspicio che molti hanno letto come l’ennesimo occhiolino strizzato a Donald Trump – la congiuntura in Occidente potrebbe cambiare”.

    Nel frattempo però la Russia rafforza comunque le sue difese. Anche se “nessuna persona ragionevole penserebbe mai di usare armi atomiche contro la Russia”. Mosca, ha detto Putin, ha quasi terminato la preparazione sulle armi strategiche avanzate e in questo quadro “abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. Lo faremo molto presto”, ha garantito lo zar.

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    Putin: “Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del super missile nucleare”

    “Abbiamo condotto con successo l’ultimo test del missile da crociera Burevestnik a propulsione nucleare”, capace di raggiungere qualsiasi angolo del pianeta. L’annuncio arriva direttamente dal presidente russo Vladimir Putin, che però al tempo stesso ha voluto parlare di pace, “una pace globale duratura”. A suo dire, “si stabilirà solo quando tutti si sentiranno al sicuro” e cesserà “l’arroganza dell’Occidente” che, ha ricordato, è arrivato anche a respingere la sua proposta di far aderire Mosca alla Nato.

    Intervenendo in una sessione plenaria del Valdai Discussion Club a Sochi, un think tank e forum di discussione russo, il leader del Cremlino ha sostenuto di sentirsi “essenzialmente” investito della missione di “costruire un nuovo mondo”, ma c’è da tener conto del fatto che “l’Occidente ha sempre bisogno di un nemico”, e che l’Europa “si sta isolando da noi e sta creando una nuova cortina di ferro. Non siamo noi a chiudere la porta, è l’Europa a farlo”.

    Come avvenuto appunto con la Nato. In una lunga intervista al regista americano Oliver Stone di anni fa, lo zar raccontò che il presidente Usa Bill Clinton gli disse di “non avere obiezioni”. Tuttavia l’allora segretario generale dell’Alleanza atlantica, l’inglese George Robertson, qualche obiezione l’aveva visto che, come rivelò lo stesso Robertson, Putin voleva che Mosca scavalcasse tutta la prevista trafila della candidatura per non ritrovarsi “in coda a molti altri Paesi che non contano niente”.

    Nel suo intervento Putin ha sostenuto ancora che “la Russia non ha iniziato la cosiddetta guerra in Ucraina ma sta cercando di porvi fine“. Mosca, ha aggiunto, non cerca nuovi territori “anche perché la Russia è il Paese più grande del mondo in termini di territorio”. E soprattutto, “la crisi ucraina non è un conflitto territoriale”, perché in questo caso “stiamo parlando dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale”. Un nuovo ordine che però sarà difficile da realizzare, perché a suo parere “le attuali élite occidentali” sono “irresponsabili rispetto a quelle della Guerra Fredda”. Questo però si può sempre cambiare attraverso il voto, perché “un cambiamento politico interno è possibile dopo le elezioni”, ha detto, evidentemente incurante di tutte le accuse rivolte a Mosca di interferenze nei processi elettorali sia negli Usa che in Europa. “In futuro – è stato il suo auspicio che molti hanno letto come l’ennesimo occhiolino strizzato a Donald Trump – la congiuntura in Occidente potrebbe cambiare”.

    Nel frattempo però la Russia rafforza comunque le sue difese. Anche se “nessuna persona ragionevole penserebbe mai di usare armi atomiche contro la Russia”. Mosca, ha detto Putin, ha quasi terminato la preparazione sulle armi strategiche avanzate e in questo quadro “abbiamo praticamente completato il nostro lavoro sul Sarmat, un missile super pesante. La questione ora è finalizzare alcune procedure burocratiche e iniziare la sua produzione e dispiegamento di massa. Lo faremo molto presto”, ha garantito lo zar.

  • 18:45

    L’Onu condanna l’attacco a Kupiansk

    Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “condanna fermamente” l’attacco di oggi che, secondo quanto riferito, ha ucciso almeno 49 persone e ne ha ferite molte altre nel distretto di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, in Ucraina. Il portavoce in una nota ha ricordato che “gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente”. Guterres porge le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione ai feriti.

  • 18:44

    Slovacchia congela gli aiuti a Kiev fino al nuovo governo

    La Slovacchia congela ogni decisione sugli aiuti militari all’Ucraina fino alla formazione del nuovo governo. Lo rende noto la presidenza. Il 2 ottobre la presidente Zuzana Caputova ha dato l’incarico di formare un nuovo governo a Robert Fico, leader del partito Smer-Sd, ritenuto filorusso. “La presidente Caputova condivide il punto di vista del primo ministro Odor (uscente, ndr) secondo cui la decisione su questa questione dovrebbe riflettere i risultati delle recenti elezioni legislative”, ha detto all’Afp Martin Strizinec, portavoce della presidenza.

  • 16:29

    Kuleba: “A Granada Zelensky ha ottenuto sistemi di difesa aerea”

    L’Ucraina riceverà più sistemi di difesa aerea dopo gli incontri bilaterali del presidente ucraino Vladimir Zelensky a margine del vertice di Malaga. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Dmitry Kuleba in tv, come riporta Rbc Ukraine. “Il presidente ha accordi specifici, non posso esprimerli ora, ma altri sistemi simili saranno in Ucraina a seguito della visita del presidente a Granada”, ha detto il ministro.

  • 16:27

    Zelensky: “Russi hanno ucciso 49 civili a Kupiansk”

    “Un crimine russo chiaramente brutale: un attacco missilistico contro un normale negozio di alimentari, un attacco terroristico completamente deliberato. Quartiere di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. Al momento sono state uccise più di 49 persone. Condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! Si stanno prestando i soccorsi ai feriti…”. Lo ha dichiarato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Il terrore russo deve essere fermato” ha aggiunto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, perché “chiunque aiuti la Russia a eludere le sanzioni è un criminale. Chiunque sostenga ancora la Russia sta sostenendo il male”. “La Russia ha bisogno di questo e di altri attacchi terroristici simili per una sola cosa: rendere la sua aggressione genocida la nuova normalità per il mondo intero. E ringrazio ogni leader, ogni nazione che ci sostiene nella difesa della vita! Ora stiamo parlando con i leader europei, tra le altre cose, di rafforzare la nostra difesa aerea, di rafforzare le nostre forze armate e di proteggere il nostro Paese dal terrore. E risponderemo ai terroristi. Assolutamente giusto. E potente” ha concluso il presidente ucraino.

  • 16:27

    Blitz di russi filo-Ucraina a Belgorod: 5 morti

    I combattenti filo-ucraini della Legione Libertà della Russia hanno annunciato, con un video postato su Telegram, di essere entrati nuovamente nella regione russa di Belgorod dal territorio ucraino, portando a termine “tutti i compiti assegnati”, uccidendo 5 russi e ferendone altri 13. “Le squadre d’assalto della 1/a e 2/a compagnia della 1/a Legione Omb hanno svolto un’operazione tattica nella regione di Belgorod ieri” hanno scritto i volontari della Legione rivendicando che “tutti i compiti assegnati sono stati portati a termine e tutti i legionari sono tornati vivi e vegeti. Ci è piaciuto, torneremo ancora Perdite del nemico: 13 feriti, 5 morti”.

  • 16:17

    Fonti Berlino: “Scholz contrario a fornire missili Taurus”

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è contrario all’ipotesi di fornire missili da crociera Taurus all’Ucraina, malgrado le ripetute richieste in questo senso arrivate da Kiev. A confermarlo oggi alla Dpa sono state fonti governative tedesche. Secondo le stesse fonti Scholz è aperto alla possibilità di tornare sulla decisione in altra data ma per il momento non è intenzionato ad approvare la fornitura di missili di fabbricazione tedesca a Kiev. La Germania, hanno ancora sottolineato, intende invece focalizzarsi sulla consegna di artiglieria e sistemi di difesa. Ieri la Bild aveva riferito che la Germania ha già informato Kiev della decisione presa. L’Ucraina aveva cominciato a chiedere pubblicamente i Taurus a maggio, sostenendo che i missili servono a colpire le linee di difesa non raggiungibili con il fuoco dell’artiglieria. Ma i missili – con gittata 500 chilometri – preoccupano Berlino, dove c’è chi ha espresso il timore che vengano usati per colpire bersagli in territorio russo. Se Scholz ha ripetutamente espresso scetticismo riguardo l’invio a Kiev di quei missili, hanno espresso parere contrario i leader dei Verdi e dei Liberali della Fdp, partner di coalizione nel governo federale tedesco dei socialdemocratici di Scholz.

  • 14:01

    Zelensky: “Con Meloni discusso di nuovi aiuti militari”

    “Durante il nostro incontro, con Giorgia Meloni abbiamo riaffermato il forte partenariato italo-ucraino. Ho ringraziato l’Italia per il suo sostegno di principio e costante nel proteggere la nostra libertà, il nostro popolo, le nostre famiglie. Ho informato il Primo Ministro dei progressi della nostra controffensiva e delle nostre esigenze prioritarie di difesa. Abbiamo discusso del prossimo pacchetto di aiuti militari dell’Italia, compresi i modi per rafforzare la nostra difesa aerea”. Lo scrive in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky.  

  • 13:53

    Zelensky: “Se Mosca congela la guerra, dal 2028 l’Europa sarà un target”

    “La Russia sta cercando di congelare la situazione. Se ci riesce, ci sarà un nuovo momento critico: il 2028. Se si permette alla Russia di adattarsi ora, entro il 2028 avrà ripristinato il potenziale militare che abbiamo distrutto e sarà abbastanza forte da attaccare i Paesi al centro della sua espansione. Oltre all’Ucraina, si tratta sicuramente degli Stati baltici e di altri Paesi in cui sono presenti contingenti russi. I nostri dati di intelligence sono chiari. Sta imparando dai propri errori e si sta preparando ad andare avanti”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky intervenendo al vertice della Cpe a Granada.