Netanyahu: “Ogni membro di Hamas è un uomo morto”. Gantz: “È il tempo della guerra”. Erdogan apre ai negoziati per liberare gli ostaggi

DIRETTA - Israele ha un nuovo governo di unità nazionale e prepara l'offensiva "totale" su Gaza: staccate le forniture di acqua e luce. Usa: "Lavoriamo a corridoi per i civili". In serata una nuova ondata di attacchi aerei sulla Striscia

Aggiornato: 23:18

I fatti più importanti

  • 10:23

    Israele risponde al nuovo attacco dal Libano

    Israele sta rispondendo al nuovo attacco dal Libano nel suo territorio. Poco prima da oltre frontiera è stato lanciato un missile anti tank verso una postazione israeliana. 

  • 10:22

    “Operazione a Gaza non è una vendetta”

    “Il diritto internazionale dice chiaramente che Israele ha l’obbligo, oltre che il diritto, di fare qualsiasi cosa per garantire che ciò che è avvenuto negli ultimi due giorni non avvenga mai più”. A dichiararlo è stato l’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, intervenendo a SkyTg24. “L’operazione di Israele nella Striscia di Gaza – ha poi tenuto a chiarire – non è una vendetta, non sarà una vendetta. Semplicemente è un’operazione mirata a garantire che Hamas non abbia più la protezione, le capacità militari di lanciare un altro attacco contro i civili di Israele. Questo è l’obiettivo: non stiamo parlando di vendetta ma di sicurezza del popolo di Israele”. “Purtroppo Hamas si sta nascondendo in mezzo alla popolazione civile, nella Striscia di Gaza ha depositi di munizioni, ha i suoi quartier generali in edifici dove sono presenti anche civili. Noi faremo tutto ciò che possiamo per evitare di colpire i civili, ma Israele non ha un’opzione, non ha la scelta di non entrare a Gaza e di non assicurarsi che tutte le capacità di Hamas di lanciare altri attacchi come quelli avvenuti contro Israele vengano eliminate. Questo non è stato qualcosa che volevamo: gli abitanti di Gaza e il popolo palestinese non sono nostri nemici, ma Hamas ha scelto di lanciare la guerra contro Israele e noi non abbiamo altre opzioni possibili se non garantire che Hamas non sia mai più in grado di farlo”.

  • 10:14

    Esercito: “Missile anticarro lanciato dal Libano”

    Le forze israeliane (Idf) confermano il lancio di un missile anticarro contro una postazione militare vicina al confine con il Libano. “Un missile anticarro è stato lanciato dal Libano in direzione di una postazione militare adiacente al villaggio di Arab Al-Aramshe sulla Linea Blu (la linea di demarcazione tra il confine di Israele e Libano)”, fanno sapere sul social X le forze israeliane (Idf) nel mezzo dell’escalation dopo l’attacco lanciato sabato da Hamas in Israele.

  • 10:13

    “Almeno 60 le famiglie rapite”

    Israele ritiene che nelle mani di Hamas a Gaza ci siano almeno 60 israeliani, militari e civili. “Abbiamo aggiornato per ora 60 famiglie di rapiti” ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Ha aggiunto che l’esercito ha preparato un centralino da cui i parenti dei rapiti possono ricevere aggiornamenti e a cui possono essere dirette nuove testimonianze.

  • 09:58

    “Hamas pagherà per la strage a Kfar Aza”

    “Hamas pagherà” per la strage a Kfar Aza. Lo assicurano le forze israeliane (Idf) dopo l’orrore in questa comunità rurale vicina al confine israeliano con la Striscia di Gaza dove sono state terribilmente uccise decine di persone, anche neonati. “Questo è il kibbutz di Kfar Aza – si legge in un post delle Idf sul social X con un’immagine dall’area – Sullo sfondo c’è Gaza City. Sabato mattina i terroristi di Hamas attaccato dai campi. Alcuni sono arrivati con il parapendio. I terroristi sono andati casa per casa, massacrando bambini, madri, padri nei loro letti. Hamas pagherà per questo crimine”.

  • 09:54

    “Più di 100 persone in ostaggio”

    “Mi dispiace ma è ancora troppo presto per dire qualcosa: non abbiamo ancora nemmeno informazioni precise sui nomi delle persone che sono in ostaggio, sappiamo che sono moltissime persone, donne, bambini, anziani, tenuti da Hamas dopo essere stati rapiti dalle loro case. Adesso la nostra aspettativa è che vengano rilasciati immediatamente e che venga loro consentito di tornare alle loro case”. A parlare degli ostaggi in mano a Hamas è stato l’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, intervenendo a SkyTg24. “Non abbiamo ancora informazioni precise neanche sui numeri”, ha spiegato, parlando di “numeri molto elevati, più di cento persone, quante esattamente non lo sappiamo ancora”.

  • 09:51

    Papa: “Gli ostaggi vengano subito rilasciati”

     “Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina. Tante persone uccise, altre ferite. Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto, e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati“. Così Papa Francesco nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro davanti ai pellegrini e ai fedeli riuniti. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace: di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità” ha detto il pontefice. Il papa ha detto che “chi è attaccato” ha “diritto di difendersi”, ma di essere preoccupato l’assedio di Gaza. “Vi invito a rivolgere il pensiero a Maria, invocata in questo mese di ottobre come Regina del Rosario. Perseverate insieme con Lei nella preghiera per quanti soffrono la fame, le ingiustizie e la guerra, specialmente per la cara e martoriata Ucraina“.

  • 09:42

    Msf: “Gli ospedali di Gaza sono pieni”

    Gli ospedali di Gaza sono pieni e soffrono di carenza di farmaci, forniture mediche ed elettricità. Lo riferisce Medici Senza Frontiere (Msf). Israele ha intensificato la sua offensiva aerea nella Striscia in seguito all’assalto di Hamas del fine settimana, lasciando centinaia di migliaia di sfollati, molti dei quali tagliati fuori da cibo ed elettricità. In una dichiarazione, Avril Benoît, direttore esecutivo di Msf-Usa, ha affermato che Medici Senza Frontiere “sta riscontrando carenza di acqua, elettricità e carburante, su cui gli ospedali fanno affidamento per i loro generatori. Alcuni ospedali hanno carburante sufficiente solo per quattro giorni”. Una clinica di Msf a Gaza City è stata “leggermente danneggiata” da un’esplosione lunedì, ma è ancora operativa, ha detto Benoît. Un’infermiera e l’autista di un’ambulanza sono rimasti uccisi ni raid e molti altri sono rimasti feriti, ha aggiunto. Il bilancio delle vittime a Gaza è salito a 950 e altre 5.000 persone sono rimaste feriti negli attacchi aerei israeliani, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. Secondo le forze di difesa israeliane, almeno 1.200 persone sono morte in Israele in seguito all’attacco senza precedenti di Hamas sabato. Msf ha affermato che attualmente non gestisce programmi medici in Israele, ma ha offerto il suo sostegno agli ospedali israeliani che hanno in cura “un numero elevato di vittime” della guerra.

  • 09:39

    “Un canale per elencare i morti”

    L’emittente pubblica israeliana Kan sta aprendo un nuovo canale dove elencherà i nomi degli israeliani uccisi nell’attacco di Hamas e durante i combattimenti in corso, riferiscono i media del Paese. Il Canale 26 scorrerà i nomi dei morti, proprio come le trasmissioni del Giorno della Memoria in Israele.

  • 09:36

    “Almeno sette i giornalisti uccisi a Gaza”

    Sarebbero almeno sette i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza da quando Hamas ha lanciato il suo attacco contro Israele. Lo riferiscono gruppi per la libertà di stampa, secondo cui questo numero potrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi giorni. Israele continua a effettuare attacchi contro Hamas, mentre il gruppo terroristico continua a condurre la sua offensiva contro lo Stato ebraico. Lo spargimento di sangue – scrive la Cnn – sottolinea il rischio reale che i giornalisti corrono mentre riferiscono da zone di conflitto, raccogliendo informazioni in circostanze straordinariamente difficili per tenere il mondo informato e ritenere le autorità responsabili di ciò che accade sul campo.