Israele, diretta | L’esercito: “Vasto attacco su obiettivi di Hamas a Gaza”. Netanyahu ai soldati: “Pronti alla prossima fase”

Israele apre due corridoi per l'evacuazione in vista dell'attacco via terra, ma Oxfam denuncia: "Bombe contro i civili in fuga" (leggi). E Borrell (Ue) boccia il piano di evacuazione. L’esercito di Tel Aviv conferma il ritrovamento di cadaveri degli ostaggi. L'Iran minaccia: "Il mondo non interviene? La Resistenza risponderà"

Aggiornato: 11:15

I fatti più importanti

  • 17:28

    Netanyahu ai soldati: “Pronti? La prossima fase sta arrivando”

    “Siete pronti? La prossima fase sta arrivando”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un incontro con i soldati al confine con la Striscia di gaza, secondo quanto riferito dal suo ufficio, che ha allegato un video che mostra il premier parlare con i militari.

  • 17:12

    “Egitto blocca l’ingresso degli americani da Gaza”

    Le autorità egiziane non stanno ancora permettendo ai cittadini americani e di altri Paesi di entrare in Egitto attraverso il valico di Rafah come era stato annunciato, insistendo sulla necessità che debba essere facilitato anche l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Lo riferisce l’emittente Alqahera News, secondo cui “le autorità egiziane hanno respinto l’idea di usare il valico di Rafah solo per gli stranieri: ‘la posizione egiziana è chiara’ e prevede che sia facilitato l’ingresso ed il passaggio di aiuti alla Striscia”.

  • 17:10

    Crosetto: “Faremo rientrare il contingente di carabinieri che si trova a Gerico”

    “Oggi probabilmente faremo rientrare” il contingente di carabinieri che si trova a Gerico, città palestinese situata in Cisgiordania, a 25 km da Gerusalemme.  Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un’intervista alla festa del Foglio. “Ieri sera la situazione era tranquilla, oggi non lo è più – ha sottolineato -. Stiamo valutando e oggi dovrebbero rientrare. Si tratta di 22 carabinieri“.

     

  • 17:01

    Sopralluogo di Netanyahu nei kibbutz colpiti da Hamas

    Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha compiuto un sopralluogo oggi nei kibbutz di Beeri e di Kfar Aza, nella zona di Israele a ridosso del confine con la striscia di Gaza. “Là è passato fra le rovine delle abitazioni in cui è avvenuto il terribile massacro”. Lo rende noto un comunicato ufficiale emesso dopo che il premier aveva abbandonato la zona. Netanyahu, precisa il comunicato, ha incontrato i combattenti sul terreno, fra cui il comandante della brigata dei paracadutisti. Quei villaggi sono ormai deserti perchè gli abitanti sono stati evacuati in località sicure.

  • 16:49

    ActionAid: “A Gaza 50.000 donne incinte lasciate senza cure”

    La figlia è incinta del primo figlio e non può lasciare Gaza né andare negli ospedali ormai pieni. E’ la situazione che racconta ad ActionAid Amal Abu Aisha, una donna della Striscia di Gaza fuggita dalla sua casa, per andare verso Sud. La figlia Razan, incinta e pronta a partorire, è rimasta nella sua casa sola: “Non so cosa fare, visto che suo marito sta svolgendo il suo dovere di medico negli ospedali di Gaza in questa difficile situazione. Non posso raggiungerla e lei non può spostarsi in ospedale a causa dei continui attacchi e del sovraffollamento degli ospedali. Ho solo bisogno di starle accanto… è il suo primo figlio. Non riesco a immaginare come possa sopportare da sola i forti dolori del travaglio'”.
    Riham Jafari, coordinatore Advocacy e Comunicazione per la Palestina, spiega che “mentre migliaia di persone fuggono verso sud abbandonando le proprie case e comunità, è preoccupante assistere alle minacce di colpire ospedali e infrastrutture civili, una enorme violazione del diritto internazionale e disprezzo per le vite umane. Siamo particolarmente preoccupati per l’impatto devastante sulle 50.000 donne incinte presenti a Gaza in questo momento e sui neonati, che vengono lasciati senza cure mediche essenziali e senza la sicurezza che meritano, mentre viene chiesto alla popolazione civile di compiere la scelta impossibile di fuggire senza alcuna garanzia di sicurezza o di rimanere a rischio di morte quasi certa”.
    ActionAid chiede l’immediata revoca dell’ordine di evacuazione e la garanzia della piena protezione e sicurezza dei civili.

  • 16:38

    Hezbollah rivendica lancio di razzi dal sud del Libano

    Hezbollah, il partito armato libanese filo-iraniano, ha rivendicato la responsabilità dei razzi sparati dal lato libanese verso le postazioni israeliane sui territori contesi delle colline di Kfar Shuba e delle Fattorie di Shebaa, nel settore orientale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce la tv al Manar dello stesso movimento jihadista sciita alleato dell’Iran.

  • 16:17

    Il capo di Hamas: “Da Israele crimini di guerra”

    Il capo di Hamas Ismail Haniyeh – che di solito è nel Qatar – ha scritto una lettera al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in cui accusa Israele di “crimini di guerra“. Nella lettera – postata sul sito della fazione e ripresa dai media – si accusa Israele anche di impedire l’ingresso nella Striscia di aiuti umanitari.

  • 15:54

    Gaza, appello ad Al Sisi per aprire il valico di Rafah

    Le fazioni palestinesi a Gaza hanno fatto appello al presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi di agire con urgenza per aprire il valico di Rafah nella Striscia in modo da evacuare feriti e fornire aiuto umanitario. Lo ha riferito Haaretz secondo cui il portavoce del ministero della sanità di Hamas Asraf el-Qudra si è mosso nella stessa direzione. Secondo quest’ultimo, senza una immediata fornitura di attrezzature e generatori, migliaia di pazienti sono in pericolo.

  • 15:41

    Accordo Usa-Egitto per consentire agli americani di lasciare Gaza

    L’accordo tra Usa ed Egitto per consentire agli americani di lasciare Gaza per l’Egitto è stato confermato anche da un alto dirigente del Dipartimento di Stato americano. L’intesa è uno dei risultati della missione del segretario di stato Antony Blinken.

  • 15:38

    Cina: “Usa abbiano un ruolo responsabile nel conflitto”

    La Cina chiede agli Usa di “avere un ruolo responsabile” nel conflitto tra Hamas e Israele. È quanto ha sollecitato il massimo diplomatico Wang Yi nella telefonata con il suo omologo americano Antony Blinken, su richiesta di quest’ultimo. “Il conflitto si sta intensificando e rischia di sfuggire al controllo e la Cina si oppone a tutte le azioni che danneggiano i civili e condanna qualsiasi pratica che violi il diritto internazionale”, ha detto Wang, nel resoconto della diplomazia di Pechino. “La Cina ritiene che la salvaguardia della sicurezza non debba avvenire a costo di danneggiare civili innocenti”, ha aggiunto.