Biden: “Accordo con Israele ed Egitto, il valico di Rafah aperto entro 48 ore”. Hamas libera due ostaggi statunitensi

Domani al Cairo il vertice internazionale sulla guerra tra Israele e Hamas. Bbc: “Tel Aviv ha detto no al rilascio di ostaggi in cambio di una tregua". L'esercito: "La chiesa ortodossa non era obiettivo. Colpito solo un muro". La Knesset rivela le tre fasi per eliminare Hamas: manovra di terra, eliminazione dei “nidi di resistenza” e “nuova realtà di sicurezza”.

Aggiornato: 22:09

I fatti più importanti

  • 18:12

    Ambasciatore palestinese in Russia: “Scriveremo all’autorità ortodossa sulla chiesa bombardata”

    L’Autorità palestinese scriverà delle lettere al capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirkill e al ministro degli Esteri russo in merito al bombardamento avvenuto sulla chiesa ortodossa di San Porfirio nella Striscia di Gaza nel quale hanno perso la vita almeno 17 persone. L’esercito israeliano ha ammesso di avere colpito “un muro vicino” alla chiesa mentre il patriarcato ortodosso di Gerusalemme la responsabilità è tutta di Tel Aviv. Il bombardamento è stato “un evento catastrofico”, ha aggiunto l’ambasciatore. Oltre 400 civili avevano cercato rifugio nella chiesa per sfuggire ai bombardamenti su Gaza di questi ultimi giorni. 

  • 18:06

    Duemila seguaci di Hezbollah manifestano a Beirut

    Circa duemila seguaci del partito islamista libanese filo-iraniano Hezbollah e del partito sciita Amal si sono radunati nel pomeriggio di oggi alla periferia sud di Beirut per esprimere solidarietà ad Hamas e ai “fratelli palestinesi” di Gaza “e di tutta la Palestina occupata”.

  • 18:00

    Hezbollah rivendica gli attacchi sulle postazioni militari al confine con Israele

    Testimoni oculari sul lato libanese e media locali hanno confermato che i 30 razzi lanciati verso il nord di Israele sono opera di Hezbollah. L’esercito israeliano aveva denunciato l’attacco da parte dei membri del Partito islamista, rispondendo al fuoco sul confine già evacuato. Le stesse fonti riferiscono di bombardamenti di artiglieria israeliani nelle stesse aree della linea blu di demarcazione colpita da parte libanese. 

  • 17:54

    Incontro tra Sunak e al-Sisi: “Necessario coordinamento per evitare guerra regionale”

    Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha incontrato in Egitto il primo ministro britannico Rishi Sunak. Nel colloquio, il presidente egiziano ha sottolineato la necessità di coordinamento e cooperazione per evitare che la regione precipiti in una guerra. “Dobbiamo tutti agire per contenere gli sviluppi che potrebbero sfuggire di mano” ha detto al-Sisi, ribadendo la necessità di dare ai palestinesi “la speranza di costituire il loro Stato sui confini del giugno 1967, con Gerusalemme est come capitale”. Il presidente egiziano ha poi espresso il suo apprezzamento per gli sforzi compiuti dal suo omologo statunitense Joe Biden e dal Regno Unito per convincere Israele a consentire l’apertura del valico di Rafah e per la consegna degli aiuti alla Striscia di Gaza. Ha poi ribadito la necessità di continuare a fornire aiuti medici e umanitari alla Striscia di Gaza.

  • 17:46

    Esercito israeliano: “La Chiesa non era l’obiettivo. Colpito solo il muro”

    L’esercito israeliano ha ammesso di avere “colpito un muro vicino” alla chiesa ortodossa di San Porfirio in un raid aereo nella Striscia di Gaza. L’aviazione israeliana fa sapere che l’obiettivo della missione era un centro di comando e controllo di Hamas, usato nel lancio di razzi e colpi di mortaio. Il portavoce militare Daniel Hagari ha dichiarato: “Sappiamo che ci sono state delle vittime e stiamo esaminando l’incidente”, ha aggiunto, ribadendo che “Hamas colloca di proposito le sue postazioni in aree civili usate dai residenti della Striscia di Gaza”. La Caritas Internationalis ha contato 17 vittime nell’attacco.

  • 17:37

    Il capo dell’Onu a Rafah: “Ho il cuore a pezzi”. Gli aiuti dell’Oms pronti al valico

    “È impossibile essere al valico di Rafah e non avere il cuore a pezzi. Dietro queste mura ci sono due milioni di persone a Gaza senza acqua, cibo, medicine, carburante. Da questa parte, questi camion hanno ciò di cui hanno bisogno. Dobbiamo farli spostare, il prima possibile, quanti sono necessari”. Queste le parole del segretario generale delle Nazioni unite, Antonio Guterres al valico di Rafah in Egitto, attualmente ancora chiuso. 

    In questi giorni sulla sponda opposta del Rafah Gate, continuano ad accularsi scorte di forniture mediche e alimentari in arrivo dalle diverse organizzazioni internazionali. Da ultimo quello arrivato in mattinata dall’Oms, con scorte sufficienti a coprire 1000 operazioni mediche, tende e serbatoi d’acqua. Le provviste si trovano ad Al Arish, a 20 minuti da Rafah, ma i corridoi umanitari rimangono bloccati. “I partner umanitari sono pronti a schierarsi ma non possono muoversi finché il valico di Rafah non aprirà”, ha scritto sul social media X il capo dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

  • 17:22

    L’inviato cinese per il Medio oriente inizia la missione dal Qatar

    L’inviato cinese per il Medio oriente, Zhai Jun, ha cominciato dal Qatar la sua missione nella regione a fronte del conflitto tra Israele e Hamas. La visita di Zhai fa parte del tentativo di mediazione di Pechino per “raffreddare le tensioni” nella zona ed evitare un’escalation del conflitto ad altri attori regionali. Zhai potrebbe partecipare domani alla conferenza in Egitto sulla crisi israelo-palestinese organizzata da Al Sisi. Secondo quanto riporta il ministero degli Esteri cinese, Zhai ha incontrato a Doha il massimo diplomatico del Qatar Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi. “Il Qatar ha un’importante influenza sulla questione palestinese”, ha osservato Zhai, secondo cui la Cina “è disposta a mantenere la comunicazione e il coordinamento con il Qatar e a svolgere un ruolo costruttivo nell’allentamento delle attuali tensioni”

  • 17:15

    Bbc: “Israele rifiuta la tregua in cambio di alcuni ostaggi”

    Secondo quanto riportano fonti della Bbc, Israele avrebbe rifiutato l’offerta di Hamas di rilasciare alcuni degli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco. Il network britannico fa sapere che al momento non ci sono conferme ufficiali da parte di entrambe le parti in causa, mentre i negoziati per la liberazione delle persone sequestrate il 7 ottobre proseguono a livello internazionale.

  • 17:07

    Dal Libano 30 razzi verso il nord di Israele, l’Idf risponde al fuoco: “Uccisi i terroristi”

    Una trentina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso Monte Dov, nel nord di Israele, a ridosso del confine. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) per bocca del loro portavoce Daniel Hagari, citato dai media israeliani. L’Idf ha risposto al fuoco “uccidendo un’unità di terroristi che stava sparando colpi di mortaio verso il territorio israeliano”. 

     

  • 17:00

    Giorgia Meloni attesa al Cairo per il vertice sulla guerra in Israele

    La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rappresenterà l’Italia al vertice organizzato domani, 21 ottobre, al Cairo dal presidente egiziano Al Sisi sulla guerra tra Israele e Hamas. Tra i Paesi dell’Unione europea che invieranno i propri capi di Stato o di governo anche Spagna, Grecia e Cipro, mentre gli altri Stati membri saranno rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri. Per l’Ue ci sarà il presidente del Consiglio, Charles Michel e l’alto rappresentante Josep Borrell. Al vertice atteso anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres mentre sul fronte arabo saranno presenti il presidente palestinese Abu Mazen, il re del Bahrein Hamad bin Isa Al Khalifa e il principe del Kwuait Meshal al-Ahmad al-Sabah.