L’Iran avverte: la crisi può diventare incontrollabile. Gli Usa: “Rischio escalation, agiremo se necessario”. Telefonata tra il Papa e Biden

DIRETTA - L'esercito di Tel Aviv intensifica i raid e ammette di aver "colpito accidentalmente una postazione egiziana vicino al confine nella zona di Kerem Shalom". Unicef: "A Gaza 120 neonati a rischio nelle incubatrici". Francesco chiede aiuti umanitari e liberazione degli ostaggi. Poi parla col presidente Usa al telefono sui "percorsi di pace". Israele: "Sfida senza precedenti identificare le vittime"

Aggiornato: 21:02

I fatti più importanti

  • 13:19

    Gaza, il ministero della Sanità: “4.651 morti”

    E’ salito a 4.651 il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245.

  • 13:04

    Iran: “Situazione può diventare incontrollabile”

    L’Iran ha messo in guardia Israele e gli Usa sul rischio che la situazione mediorientale possa diventare “incontrollabile”. Lo afferma il governo di Teheran.

  • 12:58

    Unicef: “120 neonati in incubatrici a rischio”

    La vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza devastata dalla guerra è a rischio a causa dell’esaurimento del carburante nell’enclave assediata. E’ l’avvertimento lanciato oggi dall’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese, più di 1.750 minori sono già stati uccisi negli attacchi israeliani lanciati contro la Striscia di Gaza in rappresaglia ai raid di Hamas del 7 ottobre

  • 12:53

    Sirene di allarme vicino a Gerusalemme

    Le sirene di allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando nell’area di Beit Shemesh non molto distante da Gerusalemme, ma anche nel sud e nel centro di Israele. Lo ho fatto sapere il portavoce militare di Israele.

  • 12:27

    Papa: “Fermatevi. La guerra è sconfitta”

    “La guerra, ogni guerra che è nel mondo – penso anche alla martoriata Ucraina – è una sconfitta. La guerra sempre è una sconfitta. E’ una distruzione della fraternità umana. Fratelli, fermatevi. Fermatevi”. Così Papa Francesco affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per l’Angelus. “Ricordo che per venerdì prossimo 27 ottobre ho indetto una giornata di digiuno, di preghiera, di penitenza” per “implorare la pace nel mondo”.

  • 12:17

    Il Papa: “Aiuti umanitari e liberare gli ostaggi”

    “Penso alla grave situazione umanitaria a Gaza, e mi addolora che anche l’ospedale anglicano e la parrocchia greco-ortodossa siano stati colpiti nei giorni scorsi”. Così Papa Francesco affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per l’Angelus. “Rinnovo il mio appello affinché si aprano degli spazi, si continuino a far arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi”.

  • 11:40

    Hezbollah rivendica razzi su Israele

    Hezbollah rivendica di aver colpito con razzi lanciati dal Libano una torre di trasmissione israeliana nella località di al Abad. Israele ha confermato l’attacco con missili anti carro. Sarebbe stato invece colpito un bersaglio vicino ad Har Dov. Israele ha risposto al fuoco. Proiettili di artiglieria sono caduti su Kafr Chouba e vicino a Joula e al-Marj.

  • 11:30

    Lavrov domani in visita a Teheran

    Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sarà in visita a Teheran domani, ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri a Mosca, Maria Zakharova.

  • 11:30

    Identificati 1075 israeliani uccisi da Hamas

    La polizia israeliana ha annunciato di aver identificato fino ad ora i corpi di 1075 israeliani nell’attacco di Hamas ai kibbutz del sud. Di questi, 769 sono civili e 307 soldati. Secondo la stessa fonte ci sono i corpi di altri 200 israeliani civili le cui identità non sono ancora state confermate.

  • 11:11

    Le Chiese di Gerusalemme: “Condanna per i raid”

    I Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme esprimono la loro “forte condanna” per “gli attacchi aerei israeliani” alla chiesa di San Porfirio a Gaza e sottolineano che non lasceranno la Striscia. “Nonostante la devastazione causata alle nostre e ad altre istituzioni sociali, religiose e umanitarie, restiamo comunque pienamente impegnati ad adempiere al nostro sacro e morale dovere di offrire assistenza, sostegno e rifugio a quei civili che vengono da noi in un bisogno così disperato. Anche di fronte alle incessanti richieste militari di evacuare le nostre istituzioni di beneficenza e i nostri luoghi di culto, non abbandoneremo questa missione cristiana, perché non c’è letteralmente nessun altro posto sicuro al quale questi innocenti possano rivolgersi”.